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martedì 2 dicembre 2014

ÉL VIENE DESPUÉS DE MI Ju 1,24-28


3 commenti:

  1. STUPORE - Karol Wojtyla
    Seno di bosco discende al ritmo di montuose fiumare.
    Questo ritmo mi rivela Te, eterno Verbo.
    Com'é stupendo il Tuo silenzio in tutto ciò che da ogni dove propala
    un mondo reale... che assieme al seno di bosco scende giù da ogni versante...
    in tutto ciò che con sé trascina l'argentata cascata del torrente,
    che dal monte cade ritmato,trasportato dalla propria corrente...- dove trasportato?
    Che mi dici , torrente di monte? In che luogo t'incontri con me?
    Con me che sono altresì perituro come te, siffatto....Ma così siffatto come te?
    ( Di fermarmi qui, acconsenti – consentimi di fermarmi alla soglia di uno di questi semplici stupori.) Non si stupisce una fiumana scendente e silenziosamente discendono i boschi
    al ritmo del torrente – l'uomo però si stupisce!
    La soglia che il mondo trapassa nell'uomo è dello stupore la soglia
    ( Una volta , proprio questo stupore ebbe nome Adamo.)
    Ed era solo, col suo stupore, tra le creature che non si stupivano
    per le quali esistere e scorrere era sufficiente.
    L'uomo, con loro, scorreva sull'onda dello stupore.
    Meravigliandosi, sempre emergeva dall'onda che lo trasportava,
    come per dire a tutto il mondo : “ Fermati! - in me hai un porto, in me c'è il luogo dell'incontro con l'eterno Verbo -
    Fermati, questo scorrere ha un senso,
    ha un senso...un senso...un senso!”

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  2. Lettura del Giorno

    Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
    1Gv 2,22-28

    Figlioli, chi è il bugiardo se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L'anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio. Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre. Quanto a voi, quello che avete udito da principio rimanga in voi. Se rimane in voi quello che avete udito da principio, anche voi rimarrete nel Figlio e nel Padre. E questa è la promessa che egli ci ha fatto: la vita eterna. Questo vi ho scritto riguardo a coloro che cercano di ingannarvi. E quanto a voi, l'unzione che avete ricevuto da lui rimane in voi e non avete bisogno che qualcuno vi istruisca. Ma, come la sua unzione vi insegna ogni cosa ed è veritiera e non mentisce, così voi rimanete in lui come essa vi ha istruito. E ora, figlioli, rimanete in lui, perché possiamo avere fiducia quando egli si manifesterà e non veniamo da lui svergognati alla sua venuta.
    Vangelo del Giorno

    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 1,19-28

    Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elìa?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa». Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elìa, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell'acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.


    Parole del Santo Padre

    È una voce che grida dove sembra che nessuno possa ascoltare - ma chi può ascoltare nel deserto? - che grida nello smarrimento dovuto alla crisi di fede. Noi non possiamo negare che il mondo di oggi è in crisi di fede. Si dice “Io credo in Dio, sono cristiano” – “Io sono di quella religione…”. Ma la tua vita è ben lontana dall’essere cristiano; è ben lontana da Dio! La religione, la fede è caduta in una espressione: “Io credo?” – “Sì!”. Ma qui si tratta di tornare a Dio, convertire il cuore a Dio e andare per questa strada per trovarlo. Lui ci aspetta. Questa è la predicazione di Giovanni Battista: preparare. Preparare l’incontro con questo Bambino che ci ridonerà il sorriso. (Udienza generale, 7 dicembre 2016)

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  3. FAUSTI – Giudei, sacerdoti,leviti e farisei sono le autorità riconosciute del popolo. Invece di farlo crescere nella via del Signore, lo soffocano sotto il loro potere. Il rapporto tra profezia e istituzione è sempre “critico” . Il profeta infatti richiama a obbedire e servire la verità, non a servirsi di essa per farsi obbedire dalla gente e, se possibile , da Dio stesso.
    Giovanni è inviato per battezzare ; solo dopo capirà il perché profondo. Egli proclama “un battesimo di conversione per il perdono dei peccati”. Il suo battesimo può rientrare in un simbolismo religioso comune . Immergersi e uscire dall'acqua significa morire a una vita morta per rinascere a un'esistenza bella e giusta. Se l'immergersi esprime la realtà della morte, l'emergere esprime il desiderio di vita. La stessa coscienza di morte e di ingiustizia è già protesta contro l'ingiustizia e la morte, aspirazione a una vita piena e giusta.
    Con il suo battesimo Giovanni intende preparare quello del Messia, che battezzerà nello Spirito.”In mezzo a voi sta colui che voi non conoscete” Nel mondo c'è sempre una presenza dell'Ignoto che attende di rivelarsi. Giovanni la richiama a tutti.

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