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giovedì 28 gennaio 2016

SU VOZ Ju 10, 3 - 4


3 commenti:

  1. S. FAUSTI – A LUI IL PORTIERE APRE, LE PECORE ASCOLTANO LA SUA VOCE -
    Il pastore è riconosciuto come tale. Ogni uomo riconosce ed apre il suo cuore alla libertà, all'amore e alla vita, che sa ben distinguere dalla schiavitù, dall'egoismo e dalla morte.
    Il popolo oppresso riconosce chi gli propone una via d'uscita. L'ex cieco, che ha ascoltato il pastore, è stato espulso dal tempio ed è venuto alla luce. Anche Lazzaro udrà la sua voce e uscirà dalla tomba.
    Il popolo, in quanto oppresso, è sensibile alla voce della libertà . Quando si fa udire, l'ascolta volentieri.
    Per ladri e briganti le vittime non hanno né volto, né nome . È una massa anonima da soggiogare e spogliare... per il pastore, invece, ogni pecora ha il suo nome : chiama ciascuna per nome, in un rapporto personale di amicizia.
    Quando viene la luce, il pastore conduce le pecore fuori dal recinto.
    Gesù, luce del mondo, porta il popolo fuori dal recinto della legge e del tempio,
    per farlo camminare alla sua luce.
    L'ex cieco è il prototipo delle pecore che hanno raggiunto la libertà, il primogenito dei molti fratelli che seguiranno.
    Giovanni è ebreo, come la sua comunità. Vive il dramma dell'espulsione dei cristiani dal popolo eletto e lo interpreta alla luce della croce di Gesù.
    Essa rappresenta il sommo male, il peggiore che possa capitare ; eppure il Signore ne ha fatto la salvezza per tutti, giudei compresi. Questi stanno tanto a cuore all'evangelista, che indirizza il c. 10 ai loro capi religiosi, perchè riconoscano il pastore promesso. Solo in questa luce si possono leggere correttamente le polemiche ”antigiudaiche” di Giovanni : sono violente e passionali come quelle dei profeti, testimonianza di un amore ferito che si ostina a proporsi a proporsi, con forza pari alla resistenza che incontra.
    Come YHWH nell'esodo, Gesù guida il suo popolo verso la terra promessa.
    Le pecore lo seguono .Infatti è lui stesso la via che conduce alla vita .
    Vive in pienezza l'amore del Padre e dei fratelli. I falsi pastori ci opprimono con subdola menzogna e, all'occorrenza , con violenza, terrore e paura ; il vero pastore ci rende liberi, capaci di amare e di servire , di sperare e di osare. Ognuno è in grado di sentire la differenza tra le due voci.

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  2. Cristo risorto dai morti non muore più;
    la morte non ha più potere su di lui. Alleluia. (Rm 6,9)

    Colletta
    O Dio, luce perfetta dei santi,
    che ci hai donato di celebrare sulla terra i misteri pasquali,
    fa’ che possiamo godere nella vita eterna
    la pienezza della tua grazia.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    Dio ha concesso anche ai pagani che si convertano perché abbiano la vita.
    Dagli Atti degli Apostoli
    At 11,1-18

    In quei giorni, gli apostoli e i fratelli che stavano in Giudea vennero a sapere che anche i pagani avevano accolto la parola di Dio. E, quando Pietro salì a Gerusalemme, i fedeli circoncisi lo rimproveravano dicendo: «Sei entrato in casa di uomini non circoncisi e hai mangiato insieme con loro!».
    Allora Pietro cominciò a raccontare loro, con ordine, dicendo: «Mi trovavo in preghiera nella città di Giaffa e in estasi ebbi una visione: un oggetto che scendeva dal cielo, simile a una grande tovaglia, calata per i quattro capi, e che giunse fino a me. Fissandola con attenzione, osservai e vidi in essa quadrupedi della terra, fiere, rettili e uccelli del cielo. Sentii anche una voce che mi diceva: "Coraggio, Pietro, uccidi e mangia!". Io dissi: "Non sia mai, Signore, perché nulla di profano o di impuro è mai entrato nella mia bocca". Nuovamente la voce dal cielo riprese: "Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo profano". Questo accadde per tre volte e poi tutto fu tirato su di nuovo nel cielo. Ed ecco, in quell'istante, tre uomini si presentarono alla casa dove eravamo, mandati da Cesarèa a cercarmi. Lo Spirito mi disse di andare con loro senza esitare. Vennero con me anche questi sei fratelli ed entrammo in casa di quell'uomo. Egli ci raccontò come avesse visto l'angelo presentarsi in casa sua e dirgli: "Manda qualcuno a Giaffa e fa' venire Simone, detto Pietro; egli ti dirà cose per le quali sarai salvato tu con tutta la tua famiglia". Avevo appena cominciato a parlare quando lo Spirito Santo discese su di loro, come in principio era disceso su di noi. Mi ricordai allora di quella parola del Signore che diceva: "Giovanni battezzò con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito Santo". Se dunque Dio ha dato a loro lo stesso dono che ha dato a noi, per aver creduto nel Signore Gesù Cristo, chi ero io per porre impedimento a Dio?».
    All'udire questo si calmarono e cominciarono a glorificare Dio dicendo: «Dunque anche ai pagani Dio ha concesso che si convertano perché abbiano la vita!».

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Dai Sal 41 (42) e 42 (43)
    R. L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente.
    Oppure:
    R. Alleluia, alleluia, alleluia.
    Come la cerva anela ai corsi d'acqua,
    così l'anima mia anela a te, o Dio.
    L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente:
    quando verrò e vedrò il volto di Dio? R.

    Manda la tua luce e la tua verità:
    siano esse a guidarmi,
    mi conducano alla tua santa montagna,
    alla tua dimora. R.

    Verrò all'altare di Dio,
    a Dio, mia gioiosa esultanza.
    A te canterò sulla cetra,
    Dio, Dio mio. R.

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  3. Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Io sono il buon pastore, dice il Signore;
    conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me. (Gv 10,14)

    Alleluia.

    Vangelo
    Io sono la porta delle pecore.
    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 10,1-10

    In quel tempo, disse Gesù: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».
    Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
    Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita a l'abbiano in abbondanza».

    Parola del Signore.
    PAROLE DEL SANTO PADRE
    Gesù, pastore buono e porta delle pecore, è un capo la cui autorità si esprime nel servizio, un capo che per comandare dona la vita e non chiede ad altri di sacrificarla. C’è una dimensione dell’esperienza cristiana che forse lasciamo un po’ in ombra: la dimensione spirituale e affettiva. A volte razionalizziamo troppo la fede e rischiamo di perdere la percezione del timbro di quella voce, della voce di Gesù buon pastore, che stimola e affascina. Per Lui non siamo mai degli estranei, ma amici e fratelli. Eppure non è sempre facile distinguere la voce del pastore buono. State attenti. C’è sempre il rischio di essere distratti dal frastuono di tante altre voci. Oggi siamo invitati a non lasciarci distogliere dalle false sapienze di questo mondo, ma a seguire Gesù, il Risorto, come unica guida sicura che dà senso alla nostra vita. (Regina Caeli, 7 maggio 2017)

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