Le pecore,davanti al ladro e al brigante, hanno un atteggiamento opposto a quello che hanno davanti al pastore. Il giudizio sulla verità del pastore è compiuto dalle pecore stesse, non dai sondaggi o dalle pressioni dei capi. Se segue cattivi maestri o pastori – il ventesimo secolo ci offrì straordinari esempi,diversi dai precedenti solo per la maggior capacità di nuocere; cosa ci riserverà il nuovo? - lo fa solo perchè è mentalmente clonato da chi detiene il potere e lo configura a propria immagine e somiglianza. L'uomo è oggi così estraniato da sé, che Dio pare sia l'unico estraneo. Ascoltiamo tutte le voci più strane, ma non quella della coscienza, siamo sedotti da qualunque mercante ci voglia comprare, ma non da Colui che ci ama di Amore Eterno. Quanto Gesù ha detto, più che una parabola o una metafora, è uno specchio preciso dell'atteggiamento dei capi del popolo. Sono così ciechi che fanno esattamente il contrario di ciò che è bene, pensando che sia il meglio. Anche l'evidenza può non essere vista. Dal cieco, appunto! Se l'interesse è miope, il potere accieca . Non fa vedere la realtà, ma i propri deliri... Ciò che Gesù dice è comprensibile a chi, come l'ex cieco, è ormai fuori dalla cecità del consenso che il potere induce.Ne può uscire solo chi ne subisce gli svantaggi . Ma solo se apre gli occhi e sa resistere a inganni e ricatti di ogni tipo. Il fine di questi primi versi è convincere i farisei che, con la loro immagine di Dio e dell'uomo, sono ciechi dalla nascita : non hanno mai visto e non vedono ancora la differenza tra il pastore e il ladro/brigante. Il riconoscimento di questa cecità è principio di illuminazione. Con il discorso che segue , Gesù pone davanti ai loro occhi il “suo fango”, il modello di uomo vero, perchè, se vogliono ascoltare la sua Parola, possano aprire gli occhi e vedere.. La narrazione del cieco, che diventa uomo libero, suscita in noi il desiderio di essere come lui.
Colletta O Dio, luce perfetta dei santi, che ci hai donato di celebrare sulla terra i misteri pasquali, fa’ che possiamo godere nella vita eterna la pienezza della tua grazia. Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura Dio ha concesso anche ai pagani che si convertano perché abbiano la vita. Dagli Atti degli Apostoli At 11,1-18
In quei giorni, gli apostoli e i fratelli che stavano in Giudea vennero a sapere che anche i pagani avevano accolto la parola di Dio. E, quando Pietro salì a Gerusalemme, i fedeli circoncisi lo rimproveravano dicendo: «Sei entrato in casa di uomini non circoncisi e hai mangiato insieme con loro!». Allora Pietro cominciò a raccontare loro, con ordine, dicendo: «Mi trovavo in preghiera nella città di Giaffa e in estasi ebbi una visione: un oggetto che scendeva dal cielo, simile a una grande tovaglia, calata per i quattro capi, e che giunse fino a me. Fissandola con attenzione, osservai e vidi in essa quadrupedi della terra, fiere, rettili e uccelli del cielo. Sentii anche una voce che mi diceva: "Coraggio, Pietro, uccidi e mangia!". Io dissi: "Non sia mai, Signore, perché nulla di profano o di impuro è mai entrato nella mia bocca". Nuovamente la voce dal cielo riprese: "Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo profano". Questo accadde per tre volte e poi tutto fu tirato su di nuovo nel cielo. Ed ecco, in quell'istante, tre uomini si presentarono alla casa dove eravamo, mandati da Cesarèa a cercarmi. Lo Spirito mi disse di andare con loro senza esitare. Vennero con me anche questi sei fratelli ed entrammo in casa di quell'uomo. Egli ci raccontò come avesse visto l'angelo presentarsi in casa sua e dirgli: "Manda qualcuno a Giaffa e fa' venire Simone, detto Pietro; egli ti dirà cose per le quali sarai salvato tu con tutta la tua famiglia". Avevo appena cominciato a parlare quando lo Spirito Santo discese su di loro, come in principio era disceso su di noi. Mi ricordai allora di quella parola del Signore che diceva: "Giovanni battezzò con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito Santo". Se dunque Dio ha dato a loro lo stesso dono che ha dato a noi, per aver creduto nel Signore Gesù Cristo, chi ero io per porre impedimento a Dio?». All'udire questo si calmarono e cominciarono a glorificare Dio dicendo: «Dunque anche ai pagani Dio ha concesso che si convertano perché abbiano la vita!».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale Dai Sal 41 (42) e 42 (43)
R. L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente. Oppure: R. Alleluia, alleluia, alleluia.
Come la cerva anela ai corsi d'acqua, così l'anima mia anela a te, o Dio. L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: quando verrò e vedrò il volto di Dio? R.
Manda la tua luce e la tua verità: siano esse a guidarmi, mi conducano alla tua santa montagna, alla tua dimora. R.
Verrò all'altare di Dio, a Dio, mia gioiosa esultanza. A te canterò sulla cetra, Dio, Dio mio. R.
Io sono il buon pastore, dice il Signore; conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me. (Gv 10,14)
Alleluia.
Vangelo Io sono la porta delle pecore. Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 10,1-10
In quel tempo, Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro. Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita a l'abbiano in abbondanza».
PAROLE DEL SANTO PADRE Cristo, Buon Pastore, è diventato la porta della salvezza dell’umanità, perché ha offerto la vita per le sue pecore. Gesù, pastore buono e porta delle pecore, è un capo la cui autorità si esprime nel servizio, un capo che per comandare dona la vita e non chiede ad altri di sacrificarla. Di un capo così ci si può fidare, come le pecore che ascoltano la voce del loro pastore perché sanno che con lui si va a pascoli buoni e abbondanti. […] Oggi siamo invitati a non lasciarci distogliere dalle false sapienze di questo mondo, ma a seguire Gesù, il Risorto, come unica guida sicura che dà senso alla nostra vita. (Regina Caeli, 7 maggio 2017)
Le pecore,davanti al ladro e al brigante, hanno un atteggiamento opposto a quello che hanno davanti al pastore. Il giudizio sulla verità del pastore è compiuto dalle pecore stesse, non dai sondaggi o dalle pressioni dei capi. Se segue cattivi maestri o pastori – il ventesimo secolo ci offrì straordinari esempi,diversi dai precedenti solo per la maggior capacità di nuocere; cosa ci riserverà il nuovo? - lo fa solo perchè è mentalmente clonato da chi detiene il potere e lo configura a propria immagine e somiglianza.
RispondiEliminaL'uomo è oggi così estraniato da sé, che Dio pare sia l'unico estraneo.
Ascoltiamo tutte le voci più strane, ma non quella della coscienza, siamo sedotti da qualunque mercante ci voglia comprare, ma non da Colui che ci ama di Amore Eterno.
Quanto Gesù ha detto, più che una parabola o una metafora, è uno specchio preciso dell'atteggiamento dei capi del popolo.
Sono così ciechi che fanno esattamente il contrario di ciò che è bene, pensando che sia il meglio.
Anche l'evidenza può non essere vista. Dal cieco, appunto!
Se l'interesse è miope, il potere accieca . Non fa vedere la realtà, ma i propri deliri...
Ciò che Gesù dice è comprensibile a chi, come l'ex cieco, è ormai fuori dalla cecità del consenso che il potere induce.Ne può uscire solo chi ne subisce gli svantaggi . Ma solo se apre gli occhi e sa resistere a inganni e ricatti di ogni tipo.
Il fine di questi primi versi è convincere i farisei che, con la loro immagine di Dio e dell'uomo, sono ciechi dalla nascita : non hanno mai visto e non vedono ancora la differenza tra il pastore e il ladro/brigante. Il riconoscimento di questa cecità è principio di illuminazione.
Con il discorso che segue , Gesù pone davanti ai loro occhi il “suo fango”, il modello di uomo vero, perchè, se vogliono ascoltare la sua Parola, possano aprire gli occhi e vedere.. La narrazione del cieco, che diventa uomo libero, suscita in noi il desiderio di essere come lui.
Colletta
RispondiEliminaO Dio, luce perfetta dei santi,
che ci hai donato di celebrare sulla terra i misteri pasquali,
fa’ che possiamo godere nella vita eterna
la pienezza della tua grazia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura
Dio ha concesso anche ai pagani che si convertano perché abbiano la vita.
Dagli Atti degli Apostoli
At 11,1-18
In quei giorni, gli apostoli e i fratelli che stavano in Giudea vennero a sapere che anche i pagani avevano accolto la parola di Dio. E, quando Pietro salì a Gerusalemme, i fedeli circoncisi lo rimproveravano dicendo: «Sei entrato in casa di uomini non circoncisi e hai mangiato insieme con loro!».
Allora Pietro cominciò a raccontare loro, con ordine, dicendo: «Mi trovavo in preghiera nella città di Giaffa e in estasi ebbi una visione: un oggetto che scendeva dal cielo, simile a una grande tovaglia, calata per i quattro capi, e che giunse fino a me. Fissandola con attenzione, osservai e vidi in essa quadrupedi della terra, fiere, rettili e uccelli del cielo. Sentii anche una voce che mi diceva: "Coraggio, Pietro, uccidi e mangia!". Io dissi: "Non sia mai, Signore, perché nulla di profano o di impuro è mai entrato nella mia bocca". Nuovamente la voce dal cielo riprese: "Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo profano". Questo accadde per tre volte e poi tutto fu tirato su di nuovo nel cielo. Ed ecco, in quell'istante, tre uomini si presentarono alla casa dove eravamo, mandati da Cesarèa a cercarmi. Lo Spirito mi disse di andare con loro senza esitare. Vennero con me anche questi sei fratelli ed entrammo in casa di quell'uomo. Egli ci raccontò come avesse visto l'angelo presentarsi in casa sua e dirgli: "Manda qualcuno a Giaffa e fa' venire Simone, detto Pietro; egli ti dirà cose per le quali sarai salvato tu con tutta la tua famiglia". Avevo appena cominciato a parlare quando lo Spirito Santo discese su di loro, come in principio era disceso su di noi. Mi ricordai allora di quella parola del Signore che diceva: "Giovanni battezzò con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito Santo". Se dunque Dio ha dato a loro lo stesso dono che ha dato a noi, per aver creduto nel Signore Gesù Cristo, chi ero io per porre impedimento a Dio?».
All'udire questo si calmarono e cominciarono a glorificare Dio dicendo: «Dunque anche ai pagani Dio ha concesso che si convertano perché abbiano la vita!».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dai Sal 41 (42) e 42 (43)
R. L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente.
Oppure:
R. Alleluia, alleluia, alleluia.
Come la cerva anela ai corsi d'acqua,
così l'anima mia anela a te, o Dio.
L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente:
quando verrò e vedrò il volto di Dio? R.
Manda la tua luce e la tua verità:
siano esse a guidarmi,
mi conducano alla tua santa montagna,
alla tua dimora. R.
Verrò all'altare di Dio,
a Dio, mia gioiosa esultanza.
A te canterò sulla cetra,
Dio, Dio mio. R.
RispondiEliminaAcclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Io sono il buon pastore, dice il Signore;
conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me. (Gv 10,14)
Alleluia.
Vangelo
Io sono la porta delle pecore.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 10,1-10
In quel tempo, Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».
Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita a l'abbiano in abbondanza».
Parola del Signore.
PAROLE DEL SANTO PADRE
RispondiEliminaCristo, Buon Pastore, è diventato la porta della salvezza dell’umanità, perché ha offerto la vita per le sue pecore. Gesù, pastore buono e porta delle pecore, è un capo la cui autorità si esprime nel servizio, un capo che per comandare dona la vita e non chiede ad altri di sacrificarla. Di un capo così ci si può fidare, come le pecore che ascoltano la voce del loro pastore perché sanno che con lui si va a pascoli buoni e abbondanti. […] Oggi siamo invitati a non lasciarci distogliere dalle false sapienze di questo mondo, ma a seguire Gesù, il Risorto, come unica guida sicura che dà senso alla nostra vita. (Regina Caeli, 7 maggio 2017)