S. FAUSTI – Giuda non è “accanto” a Gesù, ma “accanto” ai suoi nemici. Appare per l'ultima volta in questa notte, mentre ascolta la rivelazione di “Io-Sono”. Dopo, folgorato dalla luce, scompare dalla scena. Appositamente Giovanni non racconta più nulla di lui , a differenza di Matteo. Cosa ne è della tenebra investita dalla luce? Davanti al Signore i nemici indietreggiano e cadono, (Sl 27,2-35,4 -56,10-70,3). E' gesto di adorazione e di resa del nemico davanti al Figlio di Dio, come fanno i demoni negli altri Vangeli. Il capo del mondo non ha alcun potere su di Lui (14,30). Gesù si consegna di Sua spontanea Volontà , gettandolo così fuori dal mondo. (12,31-33). La croce di Gesù non è la fine di un criminale abbandonato da Dio. E' vittoriosa rivelazione della Gloria : velata nel primo giardino, in questo si svela. Il nemico, che aveva mentito, indietreggia e cade davanti a Lui, vinto dalla Verità.
PRIMA LETTURA (1Gv 1,5 - 2,2) Il sangue di Gesù ci purifica da ogni peccato. Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo Figlioli miei, questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che noi vi annunciamo: Dio è luce e in lui non c'è tenebra alcuna. Se diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato. Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non avere peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi. Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo. Parola di Dio.
VANGELO (Mt 2,13-18) Erode mandò ad uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme. + Dal Vangelo secondo Matteo I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo». Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall'Egitto ho chiamato mio figlio». Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi. Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa: «Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande: Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più». Parola del Signore.
S. FAUSTI – Giuda non è “accanto” a Gesù, ma “accanto” ai suoi nemici.
RispondiEliminaAppare per l'ultima volta in questa notte, mentre ascolta la rivelazione di “Io-Sono”.
Dopo, folgorato dalla luce, scompare dalla scena. Appositamente Giovanni non racconta più nulla di lui , a differenza di Matteo. Cosa ne è della tenebra investita dalla luce?
Davanti al Signore i nemici indietreggiano e cadono, (Sl 27,2-35,4 -56,10-70,3).
E' gesto di adorazione e di resa del nemico davanti al Figlio di Dio, come fanno i demoni negli altri Vangeli. Il capo del mondo non ha alcun potere su di Lui (14,30).
Gesù si consegna di Sua spontanea Volontà , gettandolo così fuori dal mondo.
(12,31-33). La croce di Gesù non è la fine di un criminale abbandonato da Dio.
E' vittoriosa rivelazione della Gloria : velata nel primo giardino, in questo si svela.
Il nemico, che aveva mentito, indietreggia e cade davanti a Lui, vinto dalla Verità.
PRIMA LETTURA (1Gv 1,5 - 2,2)
RispondiEliminaIl sangue di Gesù ci purifica da ogni peccato.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Figlioli miei, questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che noi vi annunciamo: Dio è luce e in lui non c'è tenebra alcuna. Se diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato.
Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non avere peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi.
Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.
Parola di Dio.
VANGELO (Mt 2,13-18)
RispondiEliminaErode mandò ad uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
«Dall'Egitto ho chiamato mio figlio».
Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi.
Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa: «Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande: Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più».
Parola del Signore.