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martedì 27 dicembre 2016

"SOY YO" Ju 18, 4-5a



2 commenti:

  1. S. FAUSTI – Gesù sa ciò che capita. Il male che sta per abbattersi su di Lui, lo conosce bene : conosce le resistenze dei fratelli all'amore del Padre. Egli, che nell'incarnazione è uscito dal Padre, ora, nel giardino, esce incontro ai fratelli immersi nella notte.
    “Che cercate?” è la prima parola che Gesù rivolge ai discepoli (1,38). Sanno già, per indicazione del Battista , che Egli è l'Agnello di Dio.
    Qui invece la domanda è . “ Chi cercate?” . E' in questione l'identità della persona.
    Sarà anche la domanda del Risorto alla Maddalena, che non riconosce nell'uomo del giardino Colui che è stato crocifisso.
    Gli risposero . “Gesù, il Nazoreo”. La denominazione “Nazoreo” , che per assonanza ricorda Nazareth , è in relazione all'ebraico 'neser' ,virgulto, ramoscello.
    E' il virgulto della radice di Davide , che nascerà dal suo ceppo e porterà al mondo ogni benedizione di Dio (Is 11,1...). Richiama il germoglio di Davide, il servo/germoglio inviato da Dio(Zc 3,8 ) , che ricostruirà il tempio del Signore (Zc 6,12).
    Questi testi erano applicati al Messia, il re promesso da Dio.
    Il tema della passione è la regalità del Signore che si manifesta a tutti i popoli.
    “ Io-Sono” (Nel testo questa espressione esce tre volte) Qui significa :”Sono Io Gesù, il nazoreo che voi cercate”.
    Gesù conferma la Sua identità di nazoreo, Re dei giudei.
    Ma anche afferma di essere re in modo nuovo : è Io-Sono , il Signore stesso che regna.
    L'espressione infatti richiama la Sua identità divina :”Prima che Abramo fosse, Io-Sono” (8,58).
    Nei Sinottici Gesù proclama : “Io-Sono” nel processo davanti al sinedrio.
    L'espressione fa eco alla rivelazione del Signore liberatore dell'Esodo (3,14) :”Io-Sono, questo è il mio Nome , non cederò la mia Gloria ad altri” (Is 42,8).
    E' il Nome del Signore, che tutti conosceremo, dal più piccolo al più grande, quando Egli ci avrà perdonato, concludendo l'Alleanza Nuova, e dandoci un cuore nuovo (Ger 31,31).

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  2. PRIMA LETTURA (1Gv 1,1-4)
    Quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi.
    Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
    Figlioli miei, quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita - la vita infatti si manifestò, noi l'abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza e vi annunziamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestò a noi -, quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. E la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena.
    Parola di Dio.

    VANGELO (Gv 20,2-8)
    L'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro.
    + Dal Vangelo secondo Giovanni
    Il primo giorno della settimana, Maria di Magdala corse e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: "Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!".
    Pietro allora uscì insieme all'altro discepolo, e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
    Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario - che era stato sul suo capo - non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
    Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.
    Parola del Signore.

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