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lunedì 9 novembre 2015

LES HABLABA DEL PADRE Ju 8,25-27

4 commenti:

  1. S. FAUSTI - L'andamento del dibattito è drammatico. la dure accuse di Gesù ai suoi oppositori sono da intendere come minacce profetiche, che vogliono evidenziare quel male da cui ci vuole salvare.
    Come spesso avviene nel Vangelo di Giovanni, il testo è un gioco di equivoci, con una progressione a salti, ma senza soluzione di continuità. infatti l'incomprensione provoca una rivelazione ancor più profonda, che accresce l'incomprensione stessa , alla fine l'incomprensione estrema provocherà la rivelazione estrema.
    La Parola, come uno specchio, fa vedere al lettore la sua cecità davanti alla luce del mondo, perchè possa essere guarito, come avverrà al cieco del cap. 9... Solo se credono in lui come " Io-Sono" , il Figlio che rivela il Padre, possono avere la luce della vita , diversamente muoiono nei loro peccati (24)
    Alla domanda sulla sua identità, appena dichiarata, Gesù ribadisce di essere appunto ciò che ha detto e da sempre dice. ha molte cose da dire, e rimproverare, ai fratelli, cose che ha udito dal Padre. Ma essi neppure si accorgono che parla del Padre, annota l'evangelista.

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  2. S. KAROL WOJTYLA - LA MADRE -
    Figlio mio difficile e grande, Figlio mio semplice,
    tu certo in me ti avvezzi ai pensieri degli uomini
    e all'ombra di questi pensieri attendi l'istante profondo
    del cuore
    che ha un inizio diverso in ogni uomo -
    ed è in me di pienezza materna -
    la pienezza che ignora sazietà.

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  3. Spera nel Signore, sii forte,
    si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore. (Sal 26,14)

    Il tuo aiuto, Dio onnipotente,
    ci renda perseveranti nel tuo servizio,
    perché anche nel nostro tempo
    la tua Chiesa si accresca di nuovi membri
    e si rinnovi sempre nello spirito.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    Il nostro Dio viene a salvarci.
    Dal libro dei Numeri
    Nm 21,4-9

    In quei giorni, gli Israeliti si mossero dal monte Or per la via del Mar Rosso, per aggirare il territorio di Edom. Ma il popolo non sopportò il viaggio. Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall'Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c'è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero».
    Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti brucianti i quali mordevano la gente, e un gran numero d'Israeliti morì. Il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; supplica il Signore che allontani da noi questi serpenti».
    Mosè pregò per il popolo. Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un'asta; chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita».
    Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l'asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 101 (102)
    R. Signore, ascolta la mia preghiera.
    Signore, ascolta la mia preghiera,
    a te giunga il mio grido di aiuto.
    Non nascondermi il tuo volto
    nel giorno in cui sono nell'angoscia.
    Tendi verso di me l'orecchio,
    quando t'invoco, presto, rispondimi! R.

    Le genti temeranno il nome del Signore
    e tutti i re della terra la tua gloria,
    quando il Signore avrà ricostruito Sion
    e sarà apparso in tutto il suo splendore.
    Egli si volge alla preghiera dei derelitti,
    non disprezza la loro preghiera. R.

    Questo si scriva per la generazione futura
    e un popolo, da lui creato, darà lode al Signore:
    «Il Signore si è affacciato dall'alto del suo santuario,
    dal cielo ha guardato la terra,
    per ascoltare il sospiro del prigioniero,
    per liberare i condannati a morte». R.

    Acclamazione al Vangelo
    Lode e onore a te, Signore Gesù!

    Il seme è la parola di Dio,
    il seminatore è Cristo:
    chiunque trova lui, ha la vita eterna.

    Lode e onore a te, Signore Gesù!


    Vangelo
    Avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che Io Sono.
    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 8,21-30

    In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: "Dove vado io, voi non potete venire"?».
    E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati».
    Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Non capirono che egli parlava loro del Padre.
    Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui.

    Parola del Signore.

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  4. PAROLE DEL SANTO PADRE
    Dio disse a Mosè: “Chi guarda il serpente sarà guarito”; Gesù dice ai suoi nemici: “Quando avrete innalzato il figlio dell’uomo, allora conoscerete”. Chi non guarda la croce, così, con fede, morirà nei propri peccati, non riceverà quella salvezza. […] E possiamo pensare: come porto io la croce? Come un ricordo? Quando faccio il segno della croce sono consapevole di quello che faccio? Come porto io la croce? Soltanto come un simbolo di appartenenza a un gruppo religioso? […] Ho imparato a portarla sulle spalle, dove fa male? Ognuno di noi oggi guardi il Crocifisso, guardi questo Dio che si è fatto peccato perché noi non moriamo nei nostri peccati. (Omelia da Santa Marta, 4 aprile 2017)

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