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domenica 15 novembre 2015

MUCHOS CREYERON Ju 8, 28-30



4 commenti:

  1. S. FAUSTI – In Giovanni i due momenti distinti della Passione e della Resurrezione sono resi con un'unica parola “Innalzare”Infatti Giovanni vede fin dall'inizio la croce come gloria.
    Ogni volta che parla di innalzamento, dice anche uno dei frutti che esso produce . il dono della vita eterna a chi crede nel Figlio che rivela l'amore del Padre (3,16), la conoscenza di “Io-Sono” come unione intima tra Padre e Figlio offerta a ogni uomo e alla fine, la vittoria sul nemico e l'attrazione al Signore di tutto il mondo.
    L'opposizione a Gesù raggiunge il suo vertice. La luce entra, come lama, nella profondità delle tenebre : la verità del Figlio si scontra con la menzogna che è nei fratelli. La croce è ormai all'orizzonte..
    Gesù non muore, ma è ucciso in nome di Dio, perché ha testimoniato un Dio altro da quello che noi pensiamo. Egli è “IL “ Figlio di Dio che ci mostra il vero volto del Padre, che è amore e servizio, perdono e salvezza per ogni perduto. All'origine della sua uccisione
    c'è l'ignoranza di Dio come Padre e di se stessi come figli. Infatti chi ignora il Padre, non accetta di essere figlio e uccide sé come figlio , gli altri come fratelli e , alla fine, lo stesso Figlio. La croce è il punto d'arrivo del “peccato del mondo” : è la consumazione ultima del male , oltre cui è impossibile arrivare...
    Gesù conclude con la grande promessa : quelli che ora non capiscono e presto lo uccideranno, lo riconosceranno dalla croce come “Io-Sono”, il Figlio che parla e agisce in comunione col Padre. Il finale annota che a queste parole molti credono in lui, sono l'anticipo delle moltitudini che volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto .

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    Risposte
    1. Antifona
      Spera nel Signore, sii forte,
      si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore. (Sal 26,14)

      Colletta
      Il tuo aiuto, Dio onnipotente,
      ci renda perseveranti nel tuo servizio,
      perché anche nel nostro tempo
      la tua Chiesa si accresca di nuovi membri
      e si rinnovi sempre nello spirito.
      Per il nostro Signore Gesù Cristo.

      Prima Lettura
      Il nostro Dio viene a salvarci.
      Dal libro dei Numeri
      Nm 21,4-9

      In quei giorni, gli Israeliti si mossero dal monte Or per la via del Mar Rosso, per aggirare il territorio di Edom. Ma il popolo non sopportò il viaggio. Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall'Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c'è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero».
      Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti brucianti i quali mordevano la gente, e un gran numero d'Israeliti morì. Il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; supplica il Signore che allontani da noi questi serpenti».
      Mosè pregò per il popolo. Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un'asta; chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita».
      Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l'asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita.

      Parola di Dio.

      Salmo Responsoriale
      Dal Sal 101 (102)

      R. Signore, ascolta la mia preghiera.

      Signore, ascolta la mia preghiera,
      a te giunga il mio grido di aiuto.
      Non nascondermi il tuo volto
      nel giorno in cui sono nell'angoscia.
      Tendi verso di me l'orecchio,
      quando t'invoco, presto, rispondimi! R.

      Le genti temeranno il nome del Signore
      e tutti i re della terra la tua gloria,
      quando il Signore avrà ricostruito Sion
      e sarà apparso in tutto il suo splendore.
      Egli si volge alla preghiera dei derelitti,
      non disprezza la loro preghiera. R.

      Questo si scriva per la generazione futura
      e un popolo, da lui creato, darà lode al Signore:
      «Il Signore si è affacciato dall'alto del suo santuario,
      dal cielo ha guardato la terra,
      per ascoltare il sospiro del prigioniero,
      per liberare i condannati a morte». R.

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  2. Acclamazione al Vangelo
    Lode e onore a te, Signore Gesù!

    Beati coloro che custodiscono la parola di Dio
    con cuore integro e buono
    e producono frutto con perseveranza. (Cf. Lc 8,15)

    Lode e onore a te, Signore Gesù!

    Vangelo
    Se il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero.
    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 8,31-42

    In quel tempo, Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: “Diventerete liberi”?».
    Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. So che siete discendenti di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova accoglienza in voi. Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro».
    Gli risposero: «Il padre nostro è Abramo». Disse loro Gesù: «Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità udita da Dio. Questo, Abramo non l’ha fatto. Voi fate le opere del padre vostro».
    Gli risposero allora: «Noi non siamo nati da prostituzione; abbiamo un solo padre: Dio!». Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato».

    Parola del Signore.

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  3. PAROLE DEL SANTO PADRE
    Dio disse a Mosè: “Chi guarda il serpente sarà guarito”; Gesù dice ai suoi nemici: “Quando avrete innalzato il figlio dell’uomo, allora conoscerete”. Chi non guarda la croce, così, con fede, morirà nei propri peccati, non riceverà quella salvezza. […] E possiamo pensare: come porto io la croce? Come un ricordo? Quando faccio il segno della croce sono consapevole di quello che faccio? Come porto io la croce? Soltanto come un simbolo di appartenenza a un gruppo religioso? […] Ho imparato a portarla sulle spalle, dove fa male? Ognuno di noi oggi guardi il Crocifisso, guardi questo Dio che si è fatto peccato perché noi non moriamo nei nostri peccati. (Omelia da Santa Marta, 4 aprile 2017)

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