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domenica 27 marzo 2016

"YO SOY LA RESURRECCION Y LA VIDA" Ju 11,25-26



3 commenti:

  1. S. FAUSTI – Gesù si rivela con la formula .”Io Sono”. Non c'è solo la risurrezione futura. Egli è per noi resurrezione già presente, perchè in se stesso è vita : l'ha ricevuta dal Padre e la comunica ai fratelli.La risposta di Gesù si pone ad un livello più alto del desiderio di Marta. Ciò che ha chiesto le sarà concesso ; ma questo è niente di fronte al dono che vuol farle, più grande di ogni sua attesa.
    La fede in Gesù non ci salva solo dalla morte, ma ci dà qui e ora la vita eterna : è venuta l'ora, ed è adesso, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l'avranno ascoltata vivranno(5,25). Noi tutti siamo dei morti viventi , in marcia verso il sepolcro : ma se ascoltiamo la voce del Figlio, vinciamo la morte.
    Infatti . “Chi ascolta la mia parola e crede a Colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita (5,24).
    Ascoltare la sua Parola è amare i fratelli : questo è il suo comandamento che ci fa passare dalla morte alla vita. Infatti chi ama, non dimora nella morte, ma in Dio, che è amore.
    Credere in Lui è già vivere oltre la morte : si muore fisicamente, ma si “vivrà” in Lui quella vita nell'amore che inizia ora e che si manifesterà, senza veli, nell'ultimo giorno.

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  2. Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
    1 Gv 4,7-16

    Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. In questo si è manifestato l'amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui. In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l'amore di lui è perfetto in noi. In questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha donato il suo Spirito. E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo. Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio. E noi abbiamo conosciuto e creduto l'amore che Dio ha in noi. Dio è amore; chi rimane nell'amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.

    VANGELO DEL GIORNO
    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 11,19-27

    In quel tempo, molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell'ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».

    PAROLE DEL SANTO PADRE
    Se un bambino appena nato, di pochi giorni, potesse parlare, certamente spiegherebbe questa realtà: “Mi sento amato dai genitori”. E questo che fanno i genitori con il bambino è quello che Dio ha fatto con noi: ci ha amati per primo. E questo fa nascere e fa crescere la nostra capacità di amare. Questa è una definizione chiara dell’amore: noi possiamo amare Dio perché Lui ci ha amati per primo. (Santa Marta, 10 gennaio 2020)

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  3. “Quando invochiamo Dio, quando ci apriamo a Lui,noi stessi siamo per primi “rimessi a nuovo”.E, viceversa,quando il mondo si chiude a Dio, quando distoglie lo sguardo da Lui,allora il mondo diventa come un pianeta che esce dalla sua orbita di gravitazione,e rotola via, senza meta, negli abissi del nulla.
    Il mondo allora è come una terra non più illuminata dal sole e in cui la vita si estingue. Quando un uomo perde Dio,egli non sa più essere retto,perché ha perduto il parametro di giudizio fondamentale...”
    BENEDETTO XVI

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