S. FAUSTI – Davanti alla morte non resta che il pianto.E' il dolore, rabbioso o rassegnato, per la perdita di ciò che più ci sta a cuore. Davanti alla morte, tutti, poveri e ricchi, saggi e stolti, siamo ugualmente sconfitti . Impossibile ogni azione, resta solo questa reazione. La risposta di Gesù a Maria, che lo ama e piange per il fratello, è diversa da quella data a Marta : mostrerà non “che” ma “come” il Signore è risurrezione e vita; mediante la sua “com-passione”, che farà passare anche Lui attraverso il pianto della morte. La morte, così come noi attualmente la viviamo, è entrata nel mondo a causa del peccato e ha raggiunto tutti gli uomini, perchè tutti hanno peccato. Gesù freme dentro di sé contro il male dell'uomo ; è l'ira di Dio che interviene a salvarlo. Il nostro male lo turba profondamente, più che se fosse suo ; lo sconvolgerà fino a morirne. La compassione , con la pietà e la misericordia, non è semplice turbamento dell'animo, disdicevole per un saggio e comunque impotente. E' quel sentire tipico dell'uomo che lo rende simile a Dio, tanto potente da superare anche la soglia ultima della solitudine , la morte. Con “Siate santi , perchè io sono santo” (Lv11,44), Gesù specifica in cosa consista la Sua Santità : “Diventate misericordiosi come anche il Padre mio è misericordioso” (Lc 6,36). Compatire è principio universale di ogni agire umano : l'azione che non nasce dalla compassione è prevaricazione sull'altro. La compassione non è il sentimento di chi è debole, ma di chi ha la forza di Dio, che è Amore. Il Signore sa dov'è l'amico . Là dove siamo tutti, prima con il ricordo, poi con il corpo. Vuole che ne prendiamo coscienza, per uscirne e andare nel luogo dove si incontra Lui. La prima domanda di Dio ad Adamo è : “Dove sei?”. Il cammino di Dio in cerca dell'uomo , cominciato nell'Eden, termina nel sepolcro . Lì vede dove noi, i sopravvissuti, abbiamo posto i deceduti, in attesa di essere aggiunti a loro. Ai discepoli che gli chiedevano :”Dove dimori?” , Gesù rispose : “ Venite e vedete” (1,38). Al Figlio che chiede dove hanno fissato la loro dimora , i fratelli rispondono . “Vieni e vedi !”. “Signore, vieni e vedi” è l'invocazione di ogni uomo. Squarcia i cieli e scendi (Is 63,19) nelle nostre tenebre ; apri gli occhi, guarda la nostra miseria e vieni a salvarci!.
S. FAUSTI – Davanti alla morte non resta che il pianto.E' il dolore, rabbioso o rassegnato, per la perdita di ciò che più ci sta a cuore. Davanti alla morte, tutti, poveri e ricchi, saggi e stolti, siamo ugualmente sconfitti . Impossibile ogni azione, resta solo questa reazione.
RispondiEliminaLa risposta di Gesù a Maria, che lo ama e piange per il fratello, è diversa da quella data a Marta :
mostrerà non “che” ma “come” il Signore è risurrezione e vita; mediante la sua “com-passione”, che farà passare anche Lui attraverso il pianto della morte.
La morte, così come noi attualmente la viviamo, è entrata nel mondo a causa del peccato e ha raggiunto tutti gli uomini, perchè tutti hanno peccato.
Gesù freme dentro di sé contro il male dell'uomo ; è l'ira di Dio che interviene a salvarlo.
Il nostro male lo turba profondamente, più che se fosse suo ; lo sconvolgerà fino a morirne.
La compassione , con la pietà e la misericordia, non è semplice turbamento dell'animo, disdicevole per un saggio e comunque impotente. E' quel sentire tipico dell'uomo che lo rende simile a Dio, tanto potente da superare anche la soglia ultima della solitudine , la morte.
Con “Siate santi , perchè io sono santo” (Lv11,44), Gesù specifica in cosa consista la Sua Santità :
“Diventate misericordiosi come anche il Padre mio è misericordioso” (Lc 6,36).
Compatire è principio universale di ogni agire umano : l'azione che non nasce dalla compassione è prevaricazione sull'altro.
La compassione non è il sentimento di chi è debole, ma di chi ha la forza di Dio, che è Amore.
Il Signore sa dov'è l'amico . Là dove siamo tutti, prima con il ricordo, poi con il corpo.
Vuole che ne prendiamo coscienza, per uscirne e andare nel luogo dove si incontra Lui.
La prima domanda di Dio ad Adamo è : “Dove sei?”.
Il cammino di Dio in cerca dell'uomo , cominciato nell'Eden, termina nel sepolcro .
Lì vede dove noi, i sopravvissuti, abbiamo posto i deceduti, in attesa di essere aggiunti a loro.
Ai discepoli che gli chiedevano :”Dove dimori?” , Gesù rispose : “ Venite e vedete” (1,38).
Al Figlio che chiede dove hanno fissato la loro dimora , i fratelli rispondono . “Vieni e vedi !”.
“Signore, vieni e vedi” è l'invocazione di ogni uomo.
Squarcia i cieli e scendi (Is 63,19) nelle nostre tenebre ; apri gli occhi, guarda la nostra miseria e vieni a salvarci!.