S FAUSTI - Molti credono, alcuni invece lo denunciano : lo stesso segno fa venire alla luce chi è cieco e accieca chi crede di vedere. I capi dei sacerdoti e i farisei riuniscono il sinedrio per decidere il da farsi . Al fare di Gesù che dà la vita ai morti , si contrappone il fare di chi dà la morte ai vivi. Il segno di Lazzaro , che rivela la gloria del Dio della vita, sarà anche causa della glorificazione del Figlio, ben presto elevato sul patibolo.Ciò che muove la loro decisione è la paura dei romani, che distruggeranno tempio e popolo.Infatti se Gesù è il Messia, interverranno pesantemente per stroncare ogni pretesa di libertà. Non hanno capito che i romani faranno con loro esattamente come essi fanno con il Messia. Egli è venuto non a liberarli dai romani, ma a liberare loro e i romani dal gioco di morte che tutti facciamo. Il Signore, che in una notte fece uscire Israele dall'Egitto, non riuscirà in quarant'anni a far uscire l'Egitto dal cuore d'Israele. E, se la sua storia è anticipo di ciò che accade a noi, si può pensare che, in duemila anni, non sia ancora riuscito a liberare il nostro cuore.
Così dice il Signore Dio: Ecco, io prenderò i figli d'Israele dalle nazioni fra le quali sono andati e li radunerò da ogni parte e li ricondurrò nella loro terra: farò di loro un solo popolo nella mia terra, sui monti d'Israele; un solo re regnerà su tutti loro e non saranno più due popoli, né saranno più divisi in due regni. Non si contamineranno più con i loro ìdoli, con i loro abomìni e con tutte le loro iniquità; li libererò da tutte le ribellioni con cui hanno peccato, li purificherò e saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio. Il mio servo Davide regnerà su di loro e vi sarà un unico pastore per tutti; seguiranno le mie norme, osserveranno le mie leggi e le metteranno in pratica. Abiteranno nella terra che ho dato al mio servo Giacobbe. In quella terra su cui abitarono i loro padri, abiteranno essi, i loro figli e i figli dei loro figli, per sempre; il mio servo Davide sarà loro re per sempre. Farò con loro un'alleanza di pace; sarà un'alleanza eterna con loro. Li stabilirò e li moltiplicherò e porrò il mio santuario in mezzo a loro per sempre. In mezzo a loro sarà la mia dimora: io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. Le nazioni sapranno che io sono il Signore che santifico Israele, quando il mio santuario sarà in mezzo a loro per sempre.
VANGELO DEL GIORNO Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 11,45-56
In quel tempo, molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che Gesù aveva compiuto, [ossia la risurrezione di Làzzaro,] credettero in lui. Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto. Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinèdrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest'uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione». Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell'anno, disse loro: «Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!». Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell'anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo. Gesù dunque non andava più in pubblico tra i Giudei, ma da lì si ritirò nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Èfraim, dove rimase con i discepoli. Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio, dicevano tra loro: «Che ve ne pare? Non verrà alla festa?».
PAROLE DEL SANTO PADRE Cari fratelli e sorelle, in questi giorni, giorni di amore, lasciamoci avvolgere dal mistero di Gesù che, come chicco di grano, morendo ci dona la vita. È Lui il seme della nostra speranza. Contempliamo il Crocifisso, sorgente di speranza. A poco a poco capiremo che sperare con Gesù è imparare a vedere già da ora la pianta nel seme, la Pasqua nella croce, la vita nella morte. (Udienza generale, 12 aprile 2017)
S FAUSTI - Molti credono, alcuni invece lo denunciano : lo stesso segno fa venire alla luce chi è cieco e accieca chi crede di vedere.
RispondiEliminaI capi dei sacerdoti e i farisei riuniscono il sinedrio per decidere il da farsi . Al fare di Gesù che dà la vita ai morti , si contrappone il fare di chi dà la morte ai vivi.
Il segno di Lazzaro , che rivela la gloria del Dio della vita, sarà anche causa della glorificazione del Figlio, ben presto elevato sul patibolo.Ciò che muove la loro decisione è la paura dei romani, che distruggeranno tempio e popolo.Infatti se Gesù è il Messia, interverranno pesantemente per stroncare ogni pretesa di libertà.
Non hanno capito che i romani faranno con loro esattamente come essi fanno con il Messia.
Egli è venuto non a liberarli dai romani, ma a liberare loro e i romani dal gioco di morte che tutti facciamo.
Il Signore, che in una notte fece uscire Israele dall'Egitto, non riuscirà in quarant'anni a far uscire l'Egitto dal cuore d'Israele.
E, se la sua storia è anticipo di ciò che accade a noi, si può pensare che, in duemila anni, non sia ancora riuscito a liberare il nostro cuore.
"MANDA LA TUA LUCE E LA TUA VERITA' .
RispondiEliminaSIANO ESSE A GUIDARMI,
MI CONDUCANO ALLA TUA SANTA MONTAGNA,
ALLA TUA DIMORA"... SL 43,3
Dal libro del profeta Ezechièle
RispondiEliminaEz 37,21-28
Così dice il Signore Dio: Ecco, io prenderò i figli d'Israele dalle nazioni fra le quali sono andati e li radunerò da ogni parte e li ricondurrò nella loro terra: farò di loro un solo popolo nella mia terra, sui monti d'Israele; un solo re regnerà su tutti loro e non saranno più due popoli, né saranno più divisi in due regni.
Non si contamineranno più con i loro ìdoli, con i loro abomìni e con tutte le loro iniquità; li libererò da tutte le ribellioni con cui hanno peccato, li purificherò e saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio.
Il mio servo Davide regnerà su di loro e vi sarà un unico pastore per tutti; seguiranno le mie norme, osserveranno le mie leggi e le metteranno in pratica. Abiteranno nella terra che ho dato al mio servo Giacobbe. In quella terra su cui abitarono i loro padri, abiteranno essi, i loro figli e i figli dei loro figli, per sempre; il mio servo Davide sarà loro re per sempre.
Farò con loro un'alleanza di pace; sarà un'alleanza eterna con loro. Li stabilirò e li moltiplicherò e porrò il mio santuario in mezzo a loro per sempre. In mezzo a loro sarà la mia dimora: io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo.
Le nazioni sapranno che io sono il Signore che santifico Israele, quando il mio santuario sarà in mezzo a loro per sempre.
VANGELO DEL GIORNO
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 11,45-56
In quel tempo, molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che Gesù aveva compiuto, [ossia la risurrezione di Làzzaro,] credettero in lui. Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto.
Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinèdrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest'uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione».
Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell'anno, disse loro: «Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!». Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell'anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo.
Gesù dunque non andava più in pubblico tra i Giudei, ma da lì si ritirò nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Èfraim, dove rimase con i discepoli.
Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio, dicevano tra loro: «Che ve ne pare? Non verrà alla festa?».
PAROLE DEL SANTO PADRE
Cari fratelli e sorelle, in questi giorni, giorni di amore, lasciamoci avvolgere dal mistero di Gesù che, come chicco di grano, morendo ci dona la vita. È Lui il seme della nostra speranza. Contempliamo il Crocifisso, sorgente di speranza. A poco a poco capiremo che sperare con Gesù è imparare a vedere già da ora la pianta nel seme, la Pasqua nella croce, la vita nella morte. (Udienza generale, 12 aprile 2017)
Vedi i commenti seguenti
RispondiElimina"PARA CONGREGAR EN LA UNIDAD" Ju 11,49 -. 52
EFRAÍN Ju 11,53-54
"VENDRÁ A LA FIESTA O NO?" Ju 11,55-56