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lunedì 18 aprile 2016

"PADRE, TE DOY GRACIAS" Ju 11, 41-42


3 commenti:

  1. S. FAUSTI - “Levarono la pietra” Sulla parola di Gesù è tolta la pietra , dietro la quale pensiamo che ci sia tutto ciò che temiamo . Tolta la pietra, la luce entra nelle tenebre.
    Gesù levò gli occhi in alto.
    Noi sempre guardiamo in basso verso la pietra, sulla quale proiettiamo le nostre paure.
    Gesù invece guarda in alto, verso il Padre della vita :
    “Tengo i miei occhi rivolti al Signore, perchè libera dal laccio il mio piede” Sal.25,15
    Gesù non chiede nulla.
    Ringrazia il Padre perchè sempre ascolta il Figlio, come sempre il Figlio ascolta il Padre ; vivono infatti dell'unico Spirito , che è il loro amore reciproco.
    E' la seconda volta che Gesù ringrazia il Padre.
    Nella prima ringraziò per il pane, segno del dono della sua vita di Figlio ; ora ringrazia perchè questa è comunicata a chi ascolta la sua voce.

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  2. 20 - 9 UFICIO LETTURE 1 ant.
    La tua destra, Signore,
    e la luce del tuo volto
    hanno salvato i nostri padri.
    Dio, con i nostri orecchi abbiamo udito, †
    i nostri padri ci hanno raccontato
    l’opera che hai compiuto ai loro giorni, *
    nei tempi antichi.
    Tu, per piantarli, con la tua mano
    hai sradicato le genti, *
    per far loro posto, hai distrutto i popoli.
    Poiché non con la spada conquistarono la terra, *
    né fu il loro braccio a salvarli;
    ma il tuo braccio e la tua destra
    e la luce del tuo volto, *
    perché tu li amavi.
    Sei tu il mio re, Dio mio, *
    che decidi vittorie per Giacobbe.
    Per te abbiamo respinto i nostri avversari, *
    nel tuo nome abbiamo annientato
    i nostri aggressori.
    Infatti nel mio arco non ho confidato *
    e non la mia spada mi ha salvato,
    ma tu ci hai salvati dai nostri avversari, *
    hai confuso i nostri nemici.
    In Dio ci gloriamo ogni giorno, *
    celebrando senza fine il tuo nome.
    1 ant. La tua destra, Signore,
    e la luce del tuo volto
    hanno salvato i nostri padri.

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  3. VANGELO DEL GIORNO
    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 11, 3-7.17.20-27.33b-45

    In quel tempo, le sorelle di Lazzaro mandarono a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato». All'udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!».
    Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Marta, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell'ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
    Gesù si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?».
    Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l'ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare».
    Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.

    PAROLE DEL SANTO PADRE
    Qui tocchiamo con mano che Dio è vita e dona vita, ma si fa carico del dramma della morte. Gesù avrebbe potuto evitare la morte dell’amico Lazzaro, ma ha voluto fare suo il nostro dolore per la morte delle persone care, e soprattutto ha voluto mostrare il dominio di Dio sulla morte. In questo passo del Vangelo vediamo che la fede dell’uomo e l’onnipotenza di Dio, dell’amore di Dio si cercano e infine si incontrano. […] E la risposta di Dio non è un discorso, no, la risposta di Dio al problema della morte è Gesù: “Io sono la risurrezione e la vita… Abbiate fede!”. (Angelus, 29 marzo 2020)

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