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martedì 11 novembre 2014

LA VIDA ERA LA LUZ Ju 1, 4-5


2 commenti:


  1. S. FAUSTI - Nel libro della Genesi la creazione è presentata come vittoria della luce sulla tenebra : Dio con la Parola trae tutto dal nulla all'esistenza.
    All'origine del mondo sta la Parola di luce del Padre , che niente può arrestare : né tenebre, né morte, neppure il nulla. La creazione è essenzialmente e tutta “buona” come Colui che l'ha fatta.
    E tale resterà, anche se l'uomo, ingannato, si è temporaneamente sottratto alla sua vocazione di rispondere alla Parola. La tenebra non può comprendere né catturare la luce : è incapace di accoglierla , ma anche di distruggerla, divorarla e ridurla a sé.
    Se la prende, ne è presa e illuminata.

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    Risposte
    1. Antifona
      Ti loderò, Signore, tra le genti,
      e annuncerò il tuo nome ai miei fratelli. Alleluia. (Cf. Sal 17,50; 21,23)


      Colletta
      O Padre, che nella Pasqua del tuo Figlio
      hai ristabilito l’uomo nella dignità perduta
      e gli hai dato la speranza della risurrezione,
      fa’ che accogliamo nell’amore
      il mistero celebrato ogni anno nella fede.
      Per il nostro Signore Gesù Cristo

      Prima Lettura
      Ecco, gli uomini che avete messo in carcere si trovano nel tempio a insegnare al popolo.
      Dagli Atti degli Apostoli
      At 5,17-26

      In quei giorni, si levò il sommo sacerdote con tutti quelli della sua parte, cioè la setta dei sadducèi, pieni di gelosia, e, presi gli apostoli, li gettarono nella prigione pubblica.
      Ma, durante la notte, un angelo del Signore aprì le porte del carcere, li condusse fuori e disse: «Andate e proclamate al popolo, nel tempio, tutte queste parole di vita». Udito questo, entrarono nel tempio sul far del giorno e si misero a insegnare.
      Quando arrivò il sommo sacerdote con quelli della sua parte, convocarono il sinedrio, cioè tutto il senato dei figli d'Israele; mandarono quindi a prelevare gli apostoli nella prigione. Ma gli inservienti, giunti sul posto, non li trovarono nel carcere e tornarono a riferire: «Abbiamo trovato la prigione scrupolosamente sbarrata e le guardie che stavano davanti alle porte, ma, quando abbiamo aperto, non vi abbiamo trovato nessuno».
      Udite queste parole, il comandante delle guardie del tempio e i capi dei sacerdoti si domandavano perplessi a loro riguardo che cosa fosse successo. In quel momento arrivò un tale a riferire loro: «Ecco, gli uomini che avete messo in carcere si trovano nel tempio a insegnare al popolo».
      Allora il comandante uscì con gli inservienti e li condusse via, ma senza violenza, per timore di essere lapidati dal popolo.

      Parola di Dio.

      Salmo Responsoriale
      Dal Sal 33 (34)

      R. Il povero grida e il Signore lo ascolta.
      Oppure:
      R. Alleluia, alleluia, alleluia.

      Benedirò il Signore in ogni tempo,
      sulla mia bocca sempre la sua lode.
      Io mi glorio nel Signore:
      i poveri ascoltino e si rallegrino. R.

      Magnificate con me il Signore,
      esaltiamo insieme il suo nome.
      Ho cercato il Signore: mi ha risposto
      e da ogni mia paura mi ha liberato. R.

      Guardate a lui e sarete raggianti,
      i vostri volti non dovranno arrossire.
      Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
      lo salva da tutte le sue angosce. R.

      L'angelo del Signore si accampa
      attorno a quelli che lo temono, e li libera.
      Gustate e vedete com'è buono il Signore;
      beato l'uomo che in lui si rifugia. R.

      Acclamazione al Vangelo
      Alleluia, alleluia.

      Dio ha tanto amato il mondo
      da dare il Figlio unigenito,
      perché chiunque crede in lui non vada perduto,
      ma abbia la vita eterna. (Gv 3,16)

      Alleluia.

      Vangelo
      Dio ha mandato il Figlio nel mondo, perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
      Dal Vangelo secondo Giovanni
      Gv 3,16-21

      In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.
      E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

      Parola del Signore.

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