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domenica 30 novembre 2014

UNA VOZ QUE GRITA EN EL DESIERTO Ju 1,19-20


5 commenti:

  1. GESU' DI NAZARET – BENEDETTO XVI “L'entrata in scena del Battista portava con sé qualcosa di veramente nuovo. Il Battesimo a cui egli invita si distingue dalle solite abluzioni religiose. Non è ripetibile e deve essere attuazione concreta di una svolta che determina in modo nuovo e per sempre la vita intera. E' legato a un ardente invito a un modo nuovo di pensare e di agire, è legato soprattutto all'annuncio del giudizio di Dio e all'annuncio del più Grande che verrà dopo Giovanni. Il quarto Vangelo ci dice che il Battista non conosceva questo più Grande a cui voleva preparare la via. Ma sa di essere inviato per preparare la via al misterioso Altro, sa che la sua intera missione è orientata verso di Lui.
    In tutti e quattro i Vangeli questa sua missione è descritta con un passo di Isaia . “ Una voce grida : Nel deserto preparate la via al Signore, appianate nella steppa la strada per il nostro Dio ” Is 40,3.
    Marco aggiunge un ulteriore passo risultante dalla fusione tra Malachia 3,1 e Esodo 23,20 ...” Ecco , io mando il mio messaggero davanti a te, egli ti preparerà la strada .Mc1,2.
    Con la predicazione del Battista queste antiche parole di speranza erano diventate realtà : si annunciava qualcosa di grande.”

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  2. Lettura del Giorno

    Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
    1Gv 2,22-28

    Figlioli, chi è il bugiardo se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L'anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio. Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre. Quanto a voi, quello che avete udito da principio rimanga in voi. Se rimane in voi quello che avete udito da principio, anche voi rimarrete nel Figlio e nel Padre. E questa è la promessa che egli ci ha fatto: la vita eterna. Questo vi ho scritto riguardo a coloro che cercano di ingannarvi. E quanto a voi, l'unzione che avete ricevuto da lui rimane in voi e non avete bisogno che qualcuno vi istruisca. Ma, come la sua unzione vi insegna ogni cosa ed è veritiera e non mentisce, così voi rimanete in lui come essa vi ha istruito. E ora, figlioli, rimanete in lui, perché possiamo avere fiducia quando egli si manifesterà e non veniamo da lui svergognati alla sua venuta.
    Vangelo del Giorno

    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 1,19-28

    Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elìa?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa». Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elìa, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell'acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.


    Parole del Santo Padre

    È una voce che grida dove sembra che nessuno possa ascoltare - ma chi può ascoltare nel deserto? - che grida nello smarrimento dovuto alla crisi di fede. Noi non possiamo negare che il mondo di oggi è in crisi di fede. Si dice “Io credo in Dio, sono cristiano” – “Io sono di quella religione…”. Ma la tua vita è ben lontana dall’essere cristiano; è ben lontana da Dio! La religione, la fede è caduta in una espressione: “Io credo?” – “Sì!”. Ma qui si tratta di tornare a Dio, convertire il cuore a Dio e andare per questa strada per trovarlo. Lui ci aspetta. Questa è la predicazione di Giovanni Battista: preparare. Preparare l’incontro con questo Bambino che ci ridonerà il sorriso. (Udienza generale, 7 dicembre 2016)

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  3. S. FAUSTI – Il testo precedente è sulla Parola, questo sulla testimonianza, che dà voce alla Parola qui e ora. Al prologo poetico segue un prologo narrativo , in forma di processo, con interrogatorio e risposte. In esso entrano in scena i personaggi del dramma. Da una parte ci sono i protagonisti e dall'altra gli antagonisti della Parola . Da una parte Giovanni e Gesù, rispettivamente il testimone della Parola e la Parola testimoniata – l'uomo davanti a Dio e Dio davanti all'uomo – e dall'altra giudei, sacerdoti, leviti e farisei, il potere dominante, avversario della Parola.
    Questo processo, che inizia qui contro il Battista, continuerà contro Gesù e poi contro i suoi discepoli. E' lo stesso che si svolge all'interno di chi, ascoltando la parola, si trova nella situazione di essere suo avversario o suo testimone, chiamato a decidersi tra menzogna e verità, schiavitù e libertà, tenebra e luce, vita e morte. Gli altri sinottici descrivono Giovanni con maggiori dettagli. Qui tutto è essenzializzato , con il risultato di farne il tipico rappresentante della Parola : la attende, la intuisce presente, gli è rivelata in Gesù, la riconosce e la indica agli altri.
    In lui vediamo il cammino che porta alla scoperta del Logos diventato carne, con le disposizioni necessarie per incontrare il Figlio unigenito, narratore del Padre ai fratelli, compimento di ogni promessa di Dio per gli uomini.

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  4. Lectura de la primera carta del apóstol san Juan

    1 JN 2, 22-28

    Hijos míos: ¿Quién es el mentiroso, sino aquel que niega que Jesús es Cristo? Ése es el anticristo, porque niega al Padre y al Hijo. Nadie que niegue al Hijo posee al Padre; pero quien reconoce al Hijo, posee también al Padre.

    Que permanezca, pues, en ustedes lo que desde el principio han oído. Si permanece en ustedes lo que han oído desde el principio, también ustedes permanecerán en el Hijo y en el Padre. Ésta es la promesa que él mismo nos hizo: la vida eterna.

    Les he escrito esto, pensando en aquellos que tratan de inducirlos al error. Recuerden que la unción que de él han recibido, permanece en ustedes y no necesitan enseñanzas de nadie; esta unción, que es verdad y no mentira, los ilustra a través de todas las cosas; permanezcan, pues, en él, como la unción les enseña.

    Así pues, hijos míos, permanezcan en él, para que, cuando él se manifieste, tengamos plena confianza y no nos veamos confundidos por él en el día de su venida.

    EVANGELIO DEL DÍA
    Lectura del santo evangelio según san Juan

    Jn 1, 19-28

    Éste es el testimonio que dio Juan el Bautista, cuando los judíos enviaron desde Jerusalén a unos sacerdotes y levitas para preguntarle: "¿Quién eres tú?"

    Él reconoció y no negó quién era. Él afirmó: "Yo no soy el Mesías". De nuevo le preguntaron: "¿Quién eres, pues? ¿Eres Elías?" Él les respondió: "No lo soy". "¿Eres el profeta?" Respondió: "No". Le dijeron: "Entonces dinos quién eres, para poder llevar una respuesta a los que nos enviaron. ¿Qué dices de ti mismo?" Juan les contestó: "Yo soy la voz que grita en el desierto: 'Enderecen el camino del Señor', como anunció el profeta Isaías".

    Los enviados, que pertenecían a la secta de los fariseos, le preguntaron: "Entonces ¿por qué bautizas, si no eres el Mesías, ni Elías, ni el profeta?" Juan les respondió: "Yo bautizo con agua, pero en medio de ustedes hay uno, al que ustedes no conocen, alguien que viene detrás de mí, a quien yo no soy digno de desatarle las correas de sus sandalias".

    Esto sucedió en Betania, en la otra orilla del Jordán, donde Juan bautizaba.

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