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mercoledì 6 luglio 2016

"YO LES HE DADO EJEMPLO" Ju 13, 14 - 16




4 commenti:

  1. Ti Ringraziamo, Signore, in questi giorni abbiamo visto come "...Vi ho dato un esempio perché anche voi facciate come Io ho fatto a voi!" la Tua Parola Vissuta da Molti con dedizione assoluta abbia fatto risplendere il Tuo Esempio e Salvato la Vita, Consolato, Servito moltissime persone....!

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  2. O Dio, quando uscivi davanti al tuo popolo,
    aprivi la strada e abitavi con loro,
    la terra tremò e si aprirono i cieli. Alleluia. (Cf. Sal 67,8-9)

    Colletta
    O Dio, che innalzi la natura umana
    al di sopra della dignità delle origini,
    guarda all’ineffabile mistero del tuo amore,
    perché in coloro che hai rinnovato nel sacramento del Battesimo
    siano custoditi i doni della tua grazia
    e della tua benedizione.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    Dalla discendenza di Davide Dio inviò come salvatore Gesù.
    Dagli Atti degli Apostoli
    At 13,13-25

    Salpàti da Pafo, Paolo e i suoi compagni giunsero a Perge, in Panfìlia. Ma Giovanni si separò da loro e ritornò a Gerusalemme. Essi invece, proseguendo da Perge, arrivarono ad Antiòchia in Pisìdia, e, entrati nella sinagòga nel giorno di sabato, sedettero. Dopo la lettura della Legge e dei Profeti, i capi della sinagòga mandarono a dire loro: «Fratelli, se avete qualche parola di esortazione per il popolo, parlate!».
    Si alzò Paolo e, fatto cenno con la mano, disse: «Uomini d'Israele e voi timorati di Dio, ascoltate. Il Dio di questo popolo d'Israele scelse i nostri padri e rialzò il popolo durante il suo esilio in terra d'Egitto, e con braccio potente li condusse via di là. Quindi sopportò la loro condotta per circa quarant'anni nel deserto, distrusse sette nazioni nella terra di Canaan e concesse loro in eredità quella terra per circa quattrocentocinquanta anni.
    Dopo questo diede loro dei giudici, fino al profeta Samuèle. Poi essi chiesero un re e Dio diede loro Sàul, figlio di Chis, della tribù di Beniamino, per quarant'anni. E, dopo averlo rimosso, suscitò per loro Davide come re, al quale rese questa testimonianza: "Ho trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore; egli adempirà tutti i miei voleri".
    Dalla discendenza di lui, secondo la promessa, Dio inviò, come salvatore per Israele, Gesù. Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo di conversione a tutto il popolo d'Israele. Diceva Giovanni sul finire della sua missione: "Io non sono quello che voi pensate! Ma ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di slacciare i sandali"».

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 88 (89)
    R. Canterò in eterno l'amore del Signore.
    Oppure:
    R. Alleluia, alleluia, alleluia.
    Canterò in eterno l'amore del Signore,
    di generazione in generazione
    farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
    perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
    nel cielo rendi stabile la tua fedeltà». R.

    «Ho trovato Davide, mio servo,
    con il mio santo olio l'ho consacrato;
    la mia mano è il suo sostegno,
    il mio braccio è la sua forza». R.

    «La mia fedeltà e il mio amore saranno con lui
    e nel mio nome s'innalzerà la sua fronte.
    Egli mi invocherà: "Tu sei mio padre,
    mio Dio e roccia della mia salvezza"». R.

    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Gesù Cristo,
    testimone fedele, primogenito dei morti,
    tu ci hai amati
    e hai lavato i nostri peccati nel tuo sangue. (Cf. Ap 1,5)

    Alleluia.

    Vangelo
    Chi accoglie colui che manderò, accoglie me.
    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 13,16-20

    [Dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesù] disse loro:
    «In verità, in verità io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica.
    Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma deve compiersi la Scrittura: "Colui che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagno". Ve lo dico fin d'ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io sono.
    In verità, in verità io vi dico: chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato».

    Parola del Signore.

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  3. PAROLE DEL SANTO PADRE
    Come possiamo capire se abbiamo veramente fede, cioè se la nostra fede, pur minuscola, è genuina, pura, schietta? Ce lo spiega Gesù indicando qual è la misura della fede: il servizio. Questo atteggiamento verso Dio si riflette anche nel modo di comportarsi in comunità: si riflette nella gioia di essere al servizio gli uni degli altri, trovando già in questo la propria ricompensa e non nei riconoscimenti e nei guadagni che ne possono derivare. Servi inutili, cioè senza pretese di essere ringraziati, senza rivendicazioni. “Siamo servi inutili” è un’espressione di umiltà, disponibilità che tanto fa bene alla Chiesa e richiama l’atteggiamento giusto per operare in essa: il servizio umile, di cui ci ha dato l’esempio Gesù, lavando i piedi ai discepoli. (Angelus, 6 ottobre 20

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  4. S. FAUSTI – Lavando i piedi, il Signore manifesta la sua potenza, il Maestro insegna la sua sapienza. E' la potenza che vince il capo di questo mondo,la sapienza che ne svela la menzogna.
    Anche noi, se vogliamo diventare come Lui, dobbiamo lavarci i piedi gli uni gli altri.
    L'umiltà di un Dio che lava i piedi all'uomo è il fondamento di un'esistenza nuova : ci fa capire cosa significa “essere come Dio”, “essere santi come Lui è Santo”.
    L'etica cristiana non deriva da un imperativo morale, ma dall'esperienza personale del Maestro e Signore che si fa mio servo: “Mi ha amato e ha dato se stesso per me” (Gal 2,20), perchè anch'io possa amare come io sono amato.
    Questo è il nuovo comando , la parola che illumina i miei passi, luce sul mio cammino.
    Gesù è in mezzo a noi come Colui che serve. Nel servizio vicendevole noi abbiamo parte con Lui . Entriamo nella Trinità , partecipando della vita stessa di Dio, che è amore dato e corrisposto.
    Questo è il significato profondo dell'Eucaristia, nostra Pasqua, manifestazione del Dio Amore e salvezza dell'uomo. Quanto Gesù ha fatto è il modello da imitare .
    Se ci amiamo gli uni gli altri, conosciamo la via per essere dove Lui è.
    La presenza nuova e definitiva di Dio nel mondo è l'amore.
    L'Eucaristia non è un semplice rito, ma un “fare” concreto: facciamo memoria di ciò che lui ha fatto per noi , per fare anche noi come Lui,vivendo le nostre relazioni quotidiane nel servizio reciproco.
    Gesù è il Signore di tutti perchè è lo schiavo di tutti.
    “Nè apostolo più grande di chi lo ha inviato” . È l'unica volta che la parola apostolo ricorre nel Vangelo di Giovanni. Gesù chiama i suoi apostoli ad essere grandi come Lui.
    La vera grandezza è quella del servizio.
    Questa è la liberazione definitiva , che restituisce l'uomo alla sua dignità di figlio di Dio.
    Ogni altra grandezza è vuota in se stessa e istupidisce chi la cerca , ridicola per chi ne capisce l'inganno , dannosa per chi ne subisce il fascino.

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