S. FAUSTI - “Adesso fu glorificato il Figlio dell'uomo e Dio fu glorificato in Lui”, dice Gesù dopo aver dato il boccone a Giuda , che esce nella notte.Questo “adesso” segna l'inizio dell'”ora” della glorificazione del Figlio dell'uomo, nella quale è espulso il capo di questo mondo (12,31) e noi finalmente conosciamo Io-Sono (8,28). Il momento in cui le tenebre si impadroniscono della luce, è l'ora stessa in cui la luce entra nelle tenebre . Ed è la salvezza. La luce non suppone le tenebre, come l'amore non suppone l'odio, né la vita la morte, né la gioia la tristezza. La salvezza suppone invece necessariamente la perdizione. Non che il male sia necessario al bene ; ma, siccome c'è, “è necessario” che Dio entri in esso per incontrarci. Per lui la nostra perdizione diventa motivo per salvare noi e opportunità per rivelare se stesso. Gesù, svelando il tradimento, non intende denunciare il traditore , gli offre invece la Sua amicizia ,pur sapendo che la respinge. Mostra così la propria fedeltà all'amico infedele, nella gratuità di un amore che non conosce condizioni né condizionamenti. Gesù ama Giuda e dà la vita per lui. Lo ama e non può non amarlo, perchè è l'amore; è Io-Sono. Se l'avesse rifiutato per il suo rifiuto, sarebbe uomo e non Dio; non sarebbe il Figlio del Padre, Io-Sono che salva. L'amore del Figlio verso gli uomini è anche la glorificazione di Dio ; fa risplendere agli occhi di tutti l'Amore eterno tra Padre e Figlio, comunicato ai fratelli, cominciando dai più lontani. Il verbo glorificare è usato tre volte al passato. Indica l'evento della croce,visto come già compiuto, dopo il dono del boccone a Giuda. “Adesso” si è già rivelata quella gloria che, tra poco, apparirà sulla croce, quando il Figlio ci darà il Suo Spirito. Se la carne del Figlio dell'uomo innalzato rivela la gloria del Dio Amore, anche Dio glorificherà la carne del Figlio dell'uomo ; e la glorificherà “subito”, al terzo giorno, quello della Risurrezione, Sua e nostra. La croce di Gesù è l'esaltazione di Dio come Amore più forte della morte. Questo è l'esorcismo definitivo che ci libera da ogni male. Giovanni non narra esorcismi, perchè il racconto evangelico stesso è l'esorcismo per eccellenza, che sbugiarda la menzogna del maligno, rivelando all'uomo l'Amore infinito di Dio per lui.
Antifona Non gettarmi in preda ai miei avversari. Contro di me si sono alzati falsi testimoni che soffiano violenza. (Sal 26,12)
Concedi a questa tua famiglia, o Padre, di celebrare con fede i misteri della passione del tuo Figlio per gustare la dolcezza del tuo perdono. Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all'estremità della terra. (Secondo canto del Servo del Signore) Dal libro del profeta Isaìa Is 49,1-6
Ascoltatemi, o isole, udite attentamente, nazioni lontane; il Signore dal seno materno mi ha chiamato, fino dal grembo di mia madre ha pronunciato il mio nome. Ha reso la mia bocca come spada affilata, mi ha nascosto all'ombra della sua mano, mi ha reso freccia appuntita, mi ha riposto nella sua farètra. Mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria». Io ho risposto: «Invano ho faticato, per nulla e invano ho consumato le mie forze. Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore, la mia ricompensa presso il mio Dio». Ora ha parlato il Signore, che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per ricondurre a lui Giacobbe e a lui riunire Israele - poiché ero stato onorato dal Signore e Dio era stato la mia forza -, e ha detto: «È troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti d'Israele. Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all'estremità della terra».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale Sal 70 (71) R. La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza.
In te, Signore, mi sono rifugiato, mai sarò deluso. Per la tua giustizia, liberami e difendimi, tendi a me il tuo orecchio e salvami. R.
Sii tu la mia roccia, una dimora sempre accessibile; hai deciso di darmi salvezza: davvero mia rupe e mia fortezza tu sei! Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio. R.
Sei tu, mio Signore, la mia speranza, la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza. Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno, dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno. R.
La mia bocca racconterà la tua giustizia, ogni giorno la tua salvezza, che io non so misurare. Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito e oggi ancora proclamo le tue meraviglie. R.
Acclamazione al Vangelo Lode e onore a te, Signore Gesù!
Salve, nostro Re, obbediente al Padre: sei stato condotto alla croce, come agnello mansueto al macello.
Vangelo Uno di voi mi tradirà... Non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte. Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 13,21-33.36-38
In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». I discepoli si guardavano l'un l'altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte. Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire». Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte».
Parola del Signore.
PAROLE DEL SANTO PADRE Il diavolo entrò in Giuda, è stato il diavolo a condurlo a questo punto. E come finì la storia? Il diavolo è un mal pagatore: non è un pagatore affidabile. Ti promette tutto, ti fa vedere tutto e alla fine ti lascia solo nella tua disperazione ad impiccarti.(…) Pensiamo a tanti Giuda istituzionalizzati in questo mondo, che sfruttano la gente. E pensiamo anche al 'piccolo Giuda' che ognuno di noi ha dentro di sé nell’ora di scegliere: fra lealtà o interesse. Ognuno di noi ha la capacità di tradire, di vendere, di scegliere per il proprio interesse. Ognuno di noi ha la possibilità di lasciarsi attirare dall’amore dei soldi o dei beni o del benessere futuro. “Giuda, dove sei?”. Ma la domanda la faccio a ognuno di noi: “Tu, Giuda, 'il piccolo Giuda' che ho dentro: dove sei?”. (Omelia da Santa Marta, 8 aprile 2020)
S. FAUSTI - “Adesso fu glorificato il Figlio dell'uomo e Dio fu glorificato in Lui”, dice Gesù dopo aver dato il boccone a Giuda , che esce nella notte.Questo “adesso” segna l'inizio dell'”ora” della glorificazione del Figlio dell'uomo, nella quale è espulso il capo di questo mondo (12,31) e noi finalmente conosciamo Io-Sono (8,28).
RispondiEliminaIl momento in cui le tenebre si impadroniscono della luce, è l'ora stessa in cui la luce entra nelle tenebre . Ed è la salvezza.
La luce non suppone le tenebre, come l'amore non suppone l'odio, né la vita la morte, né la gioia la tristezza. La salvezza suppone invece necessariamente la perdizione.
Non che il male sia necessario al bene ; ma, siccome c'è, “è necessario” che Dio entri in esso per incontrarci. Per lui la nostra perdizione diventa motivo per salvare noi e opportunità per rivelare se stesso. Gesù, svelando il tradimento, non intende denunciare il traditore , gli offre invece la Sua amicizia ,pur sapendo che la respinge.
Mostra così la propria fedeltà all'amico infedele, nella gratuità di un amore che non conosce condizioni né condizionamenti.
Gesù ama Giuda e dà la vita per lui. Lo ama e non può non amarlo, perchè è l'amore; è Io-Sono.
Se l'avesse rifiutato per il suo rifiuto, sarebbe uomo e non Dio; non sarebbe il Figlio del Padre, Io-Sono che salva.
L'amore del Figlio verso gli uomini è anche la glorificazione di Dio ; fa risplendere agli occhi di tutti l'Amore eterno tra Padre e Figlio, comunicato ai fratelli, cominciando dai più lontani.
Il verbo glorificare è usato tre volte al passato. Indica l'evento della croce,visto come già compiuto, dopo il dono del boccone a Giuda. “Adesso” si è già rivelata quella gloria che, tra poco, apparirà sulla croce, quando il Figlio ci darà il Suo Spirito.
Se la carne del Figlio dell'uomo innalzato rivela la gloria del Dio Amore, anche Dio glorificherà la carne del Figlio dell'uomo ; e la glorificherà “subito”, al terzo giorno, quello della Risurrezione, Sua e nostra.
La croce di Gesù è l'esaltazione di Dio come Amore più forte della morte.
Questo è l'esorcismo definitivo che ci libera da ogni male.
Giovanni non narra esorcismi, perchè il racconto evangelico stesso è l'esorcismo per eccellenza, che sbugiarda la menzogna del maligno, rivelando all'uomo l'Amore infinito di Dio per lui.
Antifona
RispondiEliminaNon gettarmi in preda ai miei avversari.
Contro di me si sono alzati falsi testimoni
che soffiano violenza. (Sal 26,12)
Concedi a questa tua famiglia, o Padre,
di celebrare con fede
i misteri della passione del tuo Figlio
per gustare la dolcezza del tuo perdono.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura
Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all'estremità della terra. (Secondo canto del Servo del Signore)
Dal libro del profeta Isaìa
Is 49,1-6
Ascoltatemi, o isole,
udite attentamente, nazioni lontane;
il Signore dal seno materno mi ha chiamato,
fino dal grembo di mia madre ha pronunciato il mio nome.
Ha reso la mia bocca come spada affilata,
mi ha nascosto all'ombra della sua mano,
mi ha reso freccia appuntita,
mi ha riposto nella sua farètra.
Mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele,
sul quale manifesterò la mia gloria».
Io ho risposto: «Invano ho faticato,
per nulla e invano ho consumato le mie forze.
Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore,
la mia ricompensa presso il mio Dio».
Ora ha parlato il Signore,
che mi ha plasmato suo servo dal seno materno
per ricondurre a lui Giacobbe
e a lui riunire Israele
- poiché ero stato onorato dal Signore
e Dio era stato la mia forza -,
e ha detto: «È troppo poco che tu sia mio servo
per restaurare le tribù di Giacobbe
e ricondurre i superstiti d'Israele.
Io ti renderò luce delle nazioni,
perché porti la mia salvezza
fino all'estremità della terra».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale Sal 70 (71)
R. La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza.
In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso.
Per la tua giustizia, liberami e difendimi,
tendi a me il tuo orecchio e salvami. R.
Sii tu la mia roccia,
una dimora sempre accessibile;
hai deciso di darmi salvezza:
davvero mia rupe e mia fortezza tu sei!
Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio. R.
Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno. R.
La mia bocca racconterà la tua giustizia,
ogni giorno la tua salvezza,
che io non so misurare.
Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito
e oggi ancora proclamo le tue meraviglie. R.
Acclamazione al Vangelo
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Salve, nostro Re, obbediente al Padre:
sei stato condotto alla croce,
come agnello mansueto al macello.
Lode e onore a te, Signore Gesù!
RispondiEliminaVangelo
Uno di voi mi tradirà... Non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 13,21-33.36-38
In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà».
I discepoli si guardavano l'un l'altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui.
Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte.
Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire».
Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte».
Parola del Signore.
PAROLE DEL SANTO PADRE
Il diavolo entrò in Giuda, è stato il diavolo a condurlo a questo punto. E come finì la storia? Il diavolo è un mal pagatore: non è un pagatore affidabile. Ti promette tutto, ti fa vedere tutto e alla fine ti lascia solo nella tua disperazione ad impiccarti.(…) Pensiamo a tanti Giuda istituzionalizzati in questo mondo, che sfruttano la gente. E pensiamo anche al 'piccolo Giuda' che ognuno di noi ha dentro di sé nell’ora di scegliere: fra lealtà o interesse. Ognuno di noi ha la capacità di tradire, di vendere, di scegliere per il proprio interesse. Ognuno di noi ha la possibilità di lasciarsi attirare dall’amore dei soldi o dei beni o del benessere futuro. “Giuda, dove sei?”. Ma la domanda la faccio a ognuno di noi: “Tu, Giuda, 'il piccolo Giuda' che ho dentro: dove sei?”. (Omelia da Santa Marta, 8 aprile 2020)
VIVALDI (GLORIA) - CENA DEL SIGNORE - https://www.youtube.com/watch?v=2YzdCSyl8Vw
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