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domenica 26 aprile 2015

AGUA VIVA Ju4,10


1 commento:

  1. S. FAUSTI - “Se conoscessi il dono di Dio” Gesù provoca un salto di qualità nel dialogo.
    Questa donna, come tutti, non conosce il dono di Dio.
    C'è un inganno a proposito della nostra sete : tutti vogliamo la felicità che viene dall'amore.
    Ma non è un salario da guadagnare, coe fanno le persone religiose che attingono con fatica al pozzo della legge.
    L'acqua vivente di cui abbiamo sete è dono di Dio.
    Dio stesso che si dona : è l'amore del Padre , che tanto ama il mondo da donare Suo Figlio (3,16),
    perchè in Lui ognuno diventi figlio.
    La nostra sete è appagata solo se conosciamo l'amore del Padre per noi : uno vive e ama nella misura in cui si sente accolto e amato.
    Questo è il dono al quale Gesù cerca di aprire il cuore della Samaritana, perché glielo chieda.
    Solo così può darglielo.
    “Chi è Colui..” Chi le chiede da bere è Colui per mezzo del quale tutto esiste (1,1-4).
    Chiede ospitalità per dissetare la Sua sete di darci la Sua stessa vita.
    Nè il pozzo dà l'acqua vivente, né Mosè dà il Pane del cielo, ma il Padre, che dona il Figlio (6,32).
    Per aprirci a questo dono è necessaria da parte Sua una fatica ben maggiore di quella che fece il padre Giacobbe per rotolare via la pietra che copriva la bocca del grande pozzo dove incontrò Rachele (Gen 29,10). Sarà la fatica pasquale della Sua debolezza : rotolare via la pietra del sepolcro , che ci separa dalla Vita (20,1).

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