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martedì 28 aprile 2015

"EL AQUA CHE YO LE DARÉ"Ju4,13-14


2 commenti:

  1. CONTEMPLAZIONE RETROSPETTIVA DELL'INCONTRO – S.KAROL WOJTYLA
    Nessuno oserebbe guardare così dentro di sé.
    Diverso il Suo modo di conoscere. Non alzò quasi gli occhi.
    Era lui la grande lente d'ogni conoscenza.
    come il pozzo che alitava splendore attraverso il viso.

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  2. S. FAUSTI - “ Chiunque beve da quest'acqua, avrà sete dinuovo” “Quanti bevono di me avranno ancora sete”, dice la Sapienza (Sir 24,20). Se l'acqua materiale estingue momentaneamente la sete, quella della legge dà addirittura fame e sete inestinguibile : fame e sete di Dio. Solo l'incontro con Lui sazia e dà vita, perchè di fame e di sete si muore.
    E Gesù è venuto a ravvivare i desideri più profondi, spenti dalle delusioni e dalle paure.
    Il grande desiderio dell'uomo è trovare la fonte che disseti la sua brama di vita.
    L'unica possibilità di vivere è accettare di essere ciò che siamo e conoscere il dono del Padre . Siamo Suoi figli amati.
    E' la nostra essenza ! L'essere figli e l'essere amati non è qualcosa che si possa rubare o pagare, o mendicare. E' un dono . Chi lo ruba, lo nega, chi lo paga, lo distrugge, chi lo mendica, non lo trova.
    L'acqua che Gesù promette e dona è lo Spirito, sorgente d'acqua viva che scaturisce dal cuore di ogni uomo che conosce il Padre . È l'amore reciproco tra Padre e Figlio, la nostra comunione di vita con Dio. A quanti hanno abbandonato Lui, “Sorgente d'acqua viva, per scavarsi cisterne, cisterne screpolate che non tengono acqua” (Ger 2,13), il Signore promette . “ Attingerete con gioia alle sorgenti della salvezza” (Is 12,3).
    Oltre il pozzo della legge – ridotta per la nostra inosservanza a cisterna, vuota come le idrie di Cana e come quella della donna – i profeti hanno parlato di un'acqua viva e pura : lo Spirito di Dio che rinnova (Ez36,25-27), un amore e una tenerezza infinita, che fa tornare fedele la sposa infedele, e rende i suoi figli “teodidatti” , istruiti da Dio (Is 54, 13).
    Non c'è più bisogno di attingere a un pozzo esterno . Ognuno ha la fonte interna della conoscenza e dell'amore , che lo rende capace di amare come è amato.
    Questa è la vita eterna , che zampilla già ora.
    E l'ora è adesso, quando incontriamo il Figlio, che ha sete di darci l'acqua vivente.
    Essa sgorgherà dalla ferita d'amore di Colui che abbiamo trafitto (19, 34-37).

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