S. FAUSTI - Una comunità legge il Vangelo di Giovanni Mosè salì sul monte , dove furono date le dieci Parole di Vita. Ora la Parola stessa si darà come Pane di Vita. Solo su questo monte si può vivere la libertà offerta da Dio... Gesù è il Maestro, anzi la Parola stessa di cui tutti siamo discepoli. Come sedette sul monte per annunciare la Volontà del Padre ( Mt 5,1...) ora siede per compierla, offrendo il Suo Cibo. Così tutto si compie.
Dio sta nella sua santa dimora: a chi è solo fa abitare una casa; dà forza e vigore al suo popolo. (Sal 67,6.7.36)
O Padre, che nella Pasqua domenicale ci chiami a condividere il pane vivo disceso dal cielo, aiutaci a spezzare nella carità di Cristo anche il pane terreno, perché sia saziata ogni fame del corpo e dello spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura Ne mangeranno e ne faranno avanzare.
Dal secondo libro dei Re 2Re 4,42-44
In quei giorni, da Baal-Salisà venne un uomo, che portò pane di primizie all’uomo di Dio: venti pani d’orzo e grano novello che aveva nella bisaccia. Eliseo disse: «Dallo da mangiare alla gente». Ma il suo servitore disse: «Come posso mettere questo davanti a cento persone?». Egli replicò: «Dallo da mangiare alla gente. Poiché così dice il Signore: “Ne mangeranno e ne faranno avanzare”». Lo pose davanti a quelli, che mangiarono e ne fecero avanzare, secondo la parola del Signore.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 144 (145)
R. Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere e ti benedicano i tuoi fedeli. Dicano la gloria del tuo regno e parlino della tua potenza. R.
Gli occhi di tutti a te sono rivolti in attesa e tu dai loro il cibo a tempo opportuno. Tu apri la tua mano e sazi il desiderio di ogni vivente. R.
Giusto è il Signore in tutte le sue vie e buono in tutte le sue opere. Il Signore è vicino a chiunque lo invoca, a quanti lo invocano con sincerità. R.
Seconda Lettura Un solo corpo, un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni Ef 4,1-6
Fratelli, io, prigioniero a motivo del Signore, vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti.
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Un grande profeta è sorto tra noi, e Dio ha visitato il suo popolo. (Lc 7,16)
Alleluia.
Vangelo Distribuì a quelli che erano seduti quanto ne volevano.
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 6,1-15
In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato. Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.
PAROLE DEL SANTO PADRE È un grande insegnamento per noi. Ci dice che il Signore può fare molto con il poco che gli mettiamo a disposizione. Sarebbe bello chiederci ogni giorno: “Oggi che cosa porto a Gesù?”. Lui può fare molto con una nostra preghiera, con un nostro gesto di carità per gli altri, persino con una nostra miseria consegnata alla sua misericordia. Le nostre piccolezze a Gesù, e Lui fa dei miracoli. Dio ama agire così: fa cose grandi a partire da quelle piccole, da quelle gratuite. Tutti i grandi protagonisti della Bibbia – da Abramo a Maria fino al ragazzo di oggi – mostrano questa logica della piccolezza e del dono. (Angelus, 25 luglio 2021)
Benedetto XVI ...- Nello sviluppo interno del pensiero ebraico era, infatti, diventato sempre più chiaro che il vero Pane del cielo, che nutriva e nutre Israele,è proprio la legge, la Parola d Dio. Nella letteratura sapienziale, la sapienza, sostanzialmente accessibile e presente nella legge, compare come “Pane”; la letteratura rabbinica ha sviluppato ulteriormente questo pensiero. E' questa la prospettiva da cui dobbiamo capire il confronto di Gesù con i Giudei riuniti nella sinagoga di Cafarnao. Gesù sottolinea innanzitutto che essi non hanno capito la moltiplicazione dei pani come “segno”, ma che il loro interesse era rivolto al mangiare e al saziarsi. Hanno considerato la salvezza da un punto di vista puramente materiale, quello del benessere generale, sminuendo così l'uomo e, in realtà, dimenticando Dio.. La manna , pur venendo dal cielo, era un nutrimento terreno, anzi un surrogato di nutrimento destinato ad esaurirsi non appena fossero usciti dal deserto e pervenuti in terra abitata. Il dono che nutre l'uomo in quanto uomo deve essere più grande , deve trovarsi su un altro piano. E' forse la Torah? In qualche modo in essa, attraverso di essa, l'uomo può fare della Volontà di Dio il suo cibo. Si, la Torah è Pane venuto da Dio; ma ci mostra,per così dire, solo le spalle di Dio: è “un'ombra”. “Il Pane di Dio è Colui che discende dal Cielo e dà la Vita al mondo” (Gv 6,33). Quando gli ascoltatori questo non lo capiscono ancora, Gesù ripete in modo ancora più inequivocabile :”Io Sono il Pane della Vita, chi viene a me non avrà più fame, chi crede in me non avrà più sete” (6,35). La legge è diventata Persona. Nell'incontro con Gesù ci nutriamo, per così dire, dello Stesso Dio Vivente, mangiamo davvero il Pane del Cielo.
S. FAUSTI - Una comunità legge il Vangelo di Giovanni
RispondiEliminaMosè salì sul monte , dove furono date le dieci Parole di Vita.
Ora la Parola stessa si darà come Pane di Vita.
Solo su questo monte si può vivere la libertà offerta da Dio...
Gesù è il Maestro, anzi la Parola stessa di cui tutti siamo discepoli.
Come sedette sul monte per annunciare la Volontà del Padre ( Mt 5,1...)
ora siede per compierla, offrendo il Suo Cibo. Così tutto si compie.
Dio sta nella sua santa dimora:
Eliminaa chi è solo fa abitare una casa;
dà forza e vigore al suo popolo. (Sal 67,6.7.36)
O Padre, che nella Pasqua domenicale
ci chiami a condividere il pane vivo disceso dal cielo,
aiutaci a spezzare nella carità di Cristo
anche il pane terreno,
perché sia saziata ogni fame del corpo e dello spirito.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura
Ne mangeranno e ne faranno avanzare.
Dal secondo libro dei Re
2Re 4,42-44
In quei giorni, da Baal-Salisà venne un uomo, che portò pane di primizie all’uomo di Dio: venti pani d’orzo e grano novello che aveva nella bisaccia.
Eliseo disse: «Dallo da mangiare alla gente». Ma il suo servitore disse: «Come posso mettere questo davanti a cento persone?». Egli replicò: «Dallo da mangiare alla gente. Poiché così dice il Signore: “Ne mangeranno e ne faranno avanzare”».
Lo pose davanti a quelli, che mangiarono e ne fecero avanzare, secondo la parola del Signore.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 144 (145)
R. Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza. R.
Gli occhi di tutti a te sono rivolti in attesa
e tu dai loro il cibo a tempo opportuno.
Tu apri la tua mano
e sazi il desiderio di ogni vivente. R.
Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità. R.
Seconda Lettura
Un solo corpo, un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Ef 4,1-6
Fratelli, io, prigioniero a motivo del Signore, vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace.
Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti.
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Un grande profeta è sorto tra noi,
e Dio ha visitato il suo popolo. (Lc 7,16)
Alleluia.
Vangelo
Distribuì a quelli che erano seduti quanto ne volevano.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6,1-15
In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.
Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».
Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.
Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano.
E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.
Parola del Signore.
PAROLE DEL SANTO PADRE
RispondiEliminaÈ un grande insegnamento per noi. Ci dice che il Signore può fare molto con il poco che gli mettiamo a disposizione. Sarebbe bello chiederci ogni giorno: “Oggi che cosa porto a Gesù?”. Lui può fare molto con una nostra preghiera, con un nostro gesto di carità per gli altri, persino con una nostra miseria consegnata alla sua misericordia. Le nostre piccolezze a Gesù, e Lui fa dei miracoli. Dio ama agire così: fa cose grandi a partire da quelle piccole, da quelle gratuite. Tutti i grandi protagonisti della Bibbia – da Abramo a Maria fino al ragazzo di oggi – mostrano questa logica della piccolezza e del dono. (Angelus, 25 luglio 2021)
Benedetto XVI ...- Nello sviluppo interno del pensiero ebraico era, infatti, diventato sempre più chiaro che il vero Pane del cielo, che nutriva e nutre Israele,è proprio la legge, la Parola d Dio.
Nella letteratura sapienziale, la sapienza, sostanzialmente accessibile e presente nella legge, compare come “Pane”; la letteratura rabbinica ha sviluppato ulteriormente questo pensiero.
E' questa la prospettiva da cui dobbiamo capire il confronto di Gesù con i Giudei riuniti nella sinagoga di Cafarnao. Gesù sottolinea innanzitutto che essi non hanno capito la moltiplicazione dei pani come “segno”, ma che il loro interesse era rivolto al mangiare e al saziarsi.
Hanno considerato la salvezza da un punto di vista puramente materiale, quello del benessere generale, sminuendo così l'uomo e, in realtà, dimenticando Dio..
La manna , pur venendo dal cielo, era un nutrimento terreno, anzi un surrogato di nutrimento destinato ad esaurirsi non appena fossero usciti dal deserto e pervenuti in terra abitata.
Il dono che nutre l'uomo in quanto uomo deve essere più grande , deve trovarsi su un altro piano.
E' forse la Torah? In qualche modo in essa, attraverso di essa, l'uomo può fare della Volontà di Dio il suo cibo. Si, la Torah è Pane venuto da Dio; ma ci mostra,per così dire, solo le spalle di Dio: è “un'ombra”.
“Il Pane di Dio è Colui che discende dal Cielo e dà la Vita al mondo” (Gv 6,33).
Quando gli ascoltatori questo non lo capiscono ancora, Gesù ripete in modo ancora più inequivocabile :”Io Sono il Pane della Vita, chi viene a me non avrà più fame, chi crede in me non avrà più sete” (6,35).
La legge è diventata Persona. Nell'incontro con Gesù ci nutriamo, per così dire, dello Stesso Dio Vivente, mangiamo davvero il Pane del Cielo.
ECCO QUEL CHE ABBIAMO
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=yfapEPqKQ3g