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mercoledì 27 luglio 2016

"EN LA CASA DE MI PADRE "Ju 14,1-2



 


4 commenti:

  1. S. FAUSTI - “Non sia turbato il vostro cuore” Così inizia il capitolo 14 che termina con “Non sia turbato il vostro cuore , né sia spaventato” (14,27). Gesù dà per scontato che i discepoli siano turbati e spaventati. Vuole tranquillizzarli e rassicurarli. Così fece anche Mosè prima di morire , con il popolo che aveva liberato dalla schiavitù. Gesù stesso ha provato turbamento davanti al sepolcro dell'amico Lazzaro, come pure davanti alla propria morte e al tradimento di Giuda.
    Il turbamento è tempo di prova, occasione di crescita nella fede, ma anche tentazione di caduta nella sfiducia.
    Il cuore dei discepoli, conteso da sentimenti opposti, sta diventando un cuore nuovo, della nuova alleanza, , capace di amare come è amato.
    ”Non abbiate paura! Siate forti e vedrete la salvezza che il Signore oggi opera per voi!”(Es 14,13).
    La fede è il più grande ansiolitico, come la sfiducia è il più potente ansiogeno.
    Gesù pone sullo stesso piano la fede in Dio e la fede in Lui : chi crede in Lui, crede in Colui che l'ha mandato. Lui e il Padre sono una cosa sola .
    Credere in Lui come figlio è credere in Dio come Padre.
    A ben guardare , ogni tentazione riguarda sempre la fede, unica forza per superare gli inevitabili turbamenti.
    “Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza, nell'abbandono confidente sta la vostra forza”(Is 30,15).
    “Nella casa del Padre mio” Così Gesù aveva chiamato il Tempio, che identificò col Suo Corpo.
    La casa del Padre è il Figlio, in cui si adora Dio in Spirito e Verità.
    Gesù, come il santuario fatto da mani d'uomo, sarà distrutto, ma proprio così diventerà il nuovo e definitivo santuario. Nella casa del Padre, ossia nel Figlio, ci sono molte dimore: una per ogni fratello, nessuno escluso.
    A chiunque lo accoglie , Egli dà la possibilità di diventare figlio di Dio.
    Gesù è il Tempio nel quale ogni uomo incontra Dio e ritrova il volto di cui è immagine e somiglianza. L'andarsene di Gesù ci prepara questo luogo : ci mostra dov'è e ce lo dona.
    La Sua Croce è infatti il compimento dell'amore , la venuta della Gloria : mette in comunicazione cielo e terra e ci introduce come figli nella casa del Padre.

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  2. Antifona
    Ci hai riscattati, Signore, con il tuo sangue,
    uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione:
    hai fatto di noi un regno di sacerdoti per il nostro Dio. Alleluia. (Cf. Ap 5,9-10)

    Colletta
    O Dio, autore della nostra libertà e della nostra salvezza,
    esaudisci le preghiere di chi ti invoca,
    e fa’ che i redenti dal Sangue del tuo Figlio vivano per te
    e godano della beatitudine eterna.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.


    Prima Lettura
    Dio ha compiuto per noi la promessa risuscitando Gesù.
    Dagli Atti degli Apostoli
    At 13,26-33

    In quei giorni, [Paolo, giunto ad Antiòchia di Pisìdia, diceva nella sinagoga:]
    «Fratelli, figli della stirpe di Abramo, e quanti fra voi siete timorati di Dio, a noi è stata mandata la parola di questa salvezza.
    Gli abitanti di Gerusalemme infatti e i loro capi non hanno riconosciuto Gesù e, condannandolo, hanno portato a compimento le voci dei Profeti che si leggono ogni sabato; pur non avendo trovato alcun motivo di condanna a morte, chiesero a Pilato che egli fosse ucciso.
    Dopo aver adempiuto tutto quanto era stato scritto di lui, lo deposero dalla croce e lo misero nel sepolcro. Ma Dio lo ha risuscitato dai morti ed egli è apparso per molti giorni a quelli che erano saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme, e questi ora sono testimoni di lui davanti al popolo.
    E noi vi annunciamo che la promessa fatta ai padri si è realizzata, perché Dio l'ha compiuta per noi, loro figli, risuscitando Gesù, come anche sta scritto nel salmo secondo: "Mio figlio sei tu, io oggi ti ho generato"».

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 2

    R. Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato.
    Oppure:
    R. Alleluia, alleluia, alleluia.

    «Io stesso ho stabilito il mio sovrano
    sul Sion, mia santa montagna».
    Voglio annunciare il decreto del Signore.
    Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio,
    io oggi ti ho generato. R.

    Chiedimi e ti darò in eredità le genti
    e in tuo dominio le terre più lontane.
    Le spezzerai con scettro di ferro,
    come vaso di argilla le frantumerai». R.

    E ora siate saggi, o sovrani;
    lasciatevi correggere, o giudici della terra;
    servite il Signore con timore
    e rallegratevi con tremore. R.

    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore.
    Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. (Gv 14,6)

    Alleluia.

    Vangelo
    Io sono la via, la verità e la vita.
    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 14,1-6

    In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
    «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: "Vado a prepararvi un posto"? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».
    Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».

    Parola del Signore.

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  3. Le Parole dei Papi
    PAROLE DEL SANTO PADRE
    E’ questo il centro della nostra vita: Gesù Cristo. Gesù Cristo che si manifesta, si fa vedere e noi siamo invitati a conoscerlo, a riconoscerlo, nella vita, nelle tante circostanze della vita. E qui la domanda: il centro della mia vita è Gesù Cristo? C’è una piccola preghiera che noi preghiamo, il Gloria: ‘Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo’. Questa preghiera è adorazione! ‘Gloria’: io adoro il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Adorare Gesù e dire: ‘Tu sei l’unico, tu sei il principio e la fine e con te voglio rimanere tutta la vita. E’ semplice la vita cristiana, è molto semplice ma abbiamo bisogno della grazia dello Spirito Santo perché svegli in noi questa voglia di conoscere Gesù, di adorare Gesù e di seguire Gesù. Per essere cristiani non sono necessarie cose strane, cose difficili, cose superflue, no, è semplice - il Signore ci dia la grazia di conoscere Gesù, di adorare Gesù e di seguire Gesù. (Omelia santa marta – 9 gennaio 2017)

    «Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me» (Gv 14,1). Non sono due atti separati, ma un unico atto di fede, la piena adesione alla salvezza operata da Dio Padre mediante il suo Figlio Unigenito. Il Nuovo Testamento ha posto fine all’invisibilità del Padre. Dio ha mostrato il suo volto, come conferma la risposta di Gesù all’apostolo Filippo: «Chi ha visto me, ha visto il Padre» (Gv 14,9). Il Figlio di Dio, con la sua incarnazione, morte e risurrezione, ci ha liberati dalla schiavitù del peccato per donarci la libertà dei figli di Dio e ci ha fatto conoscere il volto di Dio che è amore: Dio si può vedere, è visibile in Cristo. […] Quindi solo credendo in Cristo, rimanendo uniti a Lui, i discepoli, tra i quali siamo anche noi, possono continuare la sua azione permanente nella storia: «In verità, in verità io vi dico – dice il Signore –: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio» (Gv 14,12).

    La fede in Gesù comporta seguirlo quotidianamente, nelle semplici azioni che compongono la nostra giornata. «È proprio del mistero di Dio agire in modo sommesso. Solo pian piano Egli costruisce nella grande storia dell’umanità la sua storia. Diventa uomo ma in modo da poter essere ignorato dai contemporanei, dalle forze autorevoli della storia. Patisce e muore e, come Risorto, vuole arrivare all’umanità soltanto attraverso la fede dei suoi ai quali si manifesta. Di continuo Egli bussa sommessamente alle porte dei nostri cuori e, se gli apriamo, lentamente ci rende capaci di “vedere”» (Gesù di Nazareth II, 2011, 306). (Benedetto XVI - Regina Caeli, 22 maggio 2011)

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  4. SEGUE: (agosto) "CAMINO, VERDAD, VIDA" Ju 14,5-6

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