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domenica 7 giugno 2015

A JERUSALÉN Ju 5,1


5 commenti:

  1. PENSIERI DELL'UOMO CHE RICEVE LA CRESIMA
    IN UN PAESE DI MONTAGNA – S. KAROL WOJTYLA
    Come devo nascere? Andrò forse lungo la luce che scorre come acqua sulle rocce
    dei monti...

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  2. Antifona
    O voi tutti assetati, venite all'acqua;
    voi che non avete denaro, venite
    e dissetatevi con gioia. (. Is 55,1)

    Prima Lettura
    Vidi l'acqua che usciva dal tempio, e a quanti giungerà quest'acqua porterà salvezza.
    Dal libro del profeta Ezechièle
    Ez 47,1-9.12

    In quei giorni [l'angelo] mi condusse all'ingresso del tempio [del Signore] e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente, poiché la facciata del tempio era verso oriente. Quell'acqua scendeva sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale dell'altare. Mi condusse fuori dalla porta settentrionale e mi fece girare all'esterno, fino alla porta esterna rivolta a oriente, e vidi che l'acqua scaturiva dal lato destro.
    Quell'uomo avanzò verso oriente e con una cordicella in mano misurò mille cùbiti, poi mi fece attraversare quell'acqua: mi giungeva alla caviglia. Misurò altri mille cùbiti, poi mi fece attraversare quell'acqua: mi giungeva al ginocchio. Misurò altri mille cùbiti, poi mi fece attraversare l'acqua: mi giungeva ai fianchi. Ne misurò altri mille: era un torrente che non potevo attraversare, perché le acque erano cresciute; erano acque navigabili, un torrente che non si poteva passare a guado. Allora egli mi disse: «Hai visto, figlio dell'uomo?». Poi mi fece ritornare sulla sponda del torrente; voltandomi, vidi che sulla sponda del torrente vi era una grandissima quantità di alberi da una parte e dall'altra.
    Mi disse: «Queste acque scorrono verso la regione orientale, scendono nell'Aràba ed entrano nel mare: sfociate nel mare, ne risanano le acque. Ogni essere vivente che si muove dovunque arriva il torrente, vivrà: il pesce vi sarà abbondantissimo, perché dove giungono quelle acque, risanano, e là dove giungerà il torrente tutto rivivrà. Lungo il torrente, su una riva e sull'altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto, le cui foglie non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese matureranno, perché le loro acque sgorgano dal santuario. I loro frutti serviranno come cibo e le foglie come medicina».

    Parola di Dio.


    Dal Sal 45 (46)
    R. Dio è per noi rifugio e fortezza.

    Dio è per noi rifugio e fortezza,
    aiuto infallibile si è mostrato nelle angosce.
    Perciò non temiamo se trema la terra,
    se vacillano i monti nel fondo del mare. R.

    Un fiume e i suoi canali rallegrano la città di Dio,
    la più santa delle dimore dell'Altissimo.
    Dio è in mezzo ad essa: non potrà vacillare.
    Dio la soccorre allo spuntare dell'alba. R.

    Il Signore degli eserciti è con noi,
    nostro baluardo è il Dio di Giacobbe.
    Venite, vedete le opere del Signore,
    egli ha fatto cose tremende sulla terra. R.

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  3. Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!

    Crea in me, o Dio un cuore puro;
    rendimi la gioia della tua salvezza. (Sal 50)

    Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!



    Vangelo

    Gv 5,1-16

    Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.
    Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l'acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». E all'istante quell'uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare.
    Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i Giudei all'uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: "Prendi la tua barella e cammina"». Gli domandarono allora: «Chi è l'uomo che ti ha detto: "Prendi e cammina?"». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo.
    Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio». Quell'uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.

    Parola del Signore.


    PAROLE DEL S. PADRE
    Ci fa pensare l’atteggiamento di quest’uomo. Era malato? Sì, forse, qualche paralisi aveva, ma sembra che poteva camminare un po’. Ma era malato nel cuore, era malato nell’anima, era malato di pessimismo, era malato di tristezza, era malato di accidia. Questa è la malattia di quest’uomo: “Sì, voglio vivere, ma…”, stava lì. E la sua risposta non è: “Sì, voglio essere guarito!” No, è lamentarsi: “Sono gli altri che arrivano prima, sempre gli altri”. […] Pensiamo anche a noi, se qualcuno di noi ha il pericolo di scivolare in questa accidia, in questo peccato “neutrale”: il peccato del neutro è questo, né bianco né nero, non si sa cosa sia. E questo è un peccato che il diavolo può usare per annientare la nostra vita spirituale e anche la nostra vita di persone. Che il Signore ci aiuti a capire quanto brutto e quanto maligno è questo peccato. (Omelia da Santa Marta, 24 marzo 2020)

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  4. FAUSTI – Con Gesù, il Figlio che viene verso i fratelli, giunge “il sabato” : l'uomo, creato al sesto giorno e incapace di raggiungere il settimo, finalmente “ cammina” verso la pienezza di vita che da sempre ha desiderato.
    Presso la porta pecoraia ,una piscina ” E' il nome di una porta da dove entravano gli animali per i sacrifici del tempio. Sono le pecore e i buoi che Gesù aveva espulso nella Sua prima visita a Gerusalemme. Il Signore viene a prendersi cura del Suo gregge (Zc10,2- Ez34).
    Il “Pastore bello”, che conduce le Sue pecore fuori dai recinti, perché possano avere la vita (10,1), è anche la “ Porta delle pecore”. Infatti è il Figlio, l'Agnello che sostituisce le vittime del tempio . Attraverso di Lui abbiamo l'accesso diretto a Dio. C'era là un uomo “ :nella massa si evidenzia un uomo.E' l'uomo!
    “Si teneva nella sua infermità” Quest'uomo “si tiene” nella sua condizione di non-stare-in-piedi.
    E' legato dal suo male ed è legato ad esso, ne è custodito e lo custodisce : se lo cura e coccola, facendone la sua identità . Gesù parlerà di “peccato”. Non si tratta di peccato personale, ma di una “situazione di peccato” , di un'eredità che riceviamo e trasmettiamo, aumentandone il capitale
    .”Gesù , avendolo visto...” L'occhio del Padre è verso il Figlio e quello del Figlio verso il fratello infermo. Gesù “sa” che l'uomo è così . Lo sa perché è la Parola eterna di Dio, lo sa perché è Carne come ogni carne.
    “Vuoi diventare sano? “ la domanda non è superflua. Quest'uomo è un malato cronico, nel quale si è spento il desiderio di vita. Ma il desiderio è la mano per ricevere il dono. Questo infermo non ha nessuno. Il suo bisogno l'ha chiuso nella solitudine. Sta ai bordi della piscina, senza mai entrarvi nel momento giusto. Come in un cattivo sogno, arriva sempre troppo tardi. Gesù agisce con la Parola. Essa all'origine disse : “Sia la luce” e la luce fu.La Parola, come crea, così ricrea : risveglia l'uomo morto e gli ridà vita.
    “Leva la tua barella e cammina” Questa espressione è il centro del racconto e della disputa : se ne parla cinque volte (versi 8-9-10-11-12) come cinque sono i portici della piscina e i libri della legge. Risorgere, osservare la Parola e camminare davanti a Dio : questa è la vita sana, libera dal veleno che il diavolo ha inoculato in chi gli prestava ascolto.E' quanto la Parola dona all'uomo che non osava più sperare.
    “Era sabato quel giorno” Quando ciò avvenne è “sabato”, compimento della creazione e pienezza di vita. Gesù, Signore del sabato, giorno del Signore, è venuto a portare all'uomo il sabato di Dio.
    Perché il sabato è fatto per l'uomo (Mc2,27).

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