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domenica 14 giugno 2015

EMPEZÓ A CAMINAR Ju 5,9 - 10


4 commenti:

  1. MATURITA' - S. KAROL WOJTYLA
    ...E il corpo al suo culmine approda alle rive d'autunno -
    maturità, superficie che si avvicina al fondo, maturità, un abisso che viene penetrato,
    riconciliata l'anima col proprio corpo,
    più riluttante alla morte e ansiosa della resurrezione.
    Maturità per difficili incontri.

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  2. S. FAUSTI – Risorgere, osservare la Parola e camminare davanti a Dio : questa è la vita sana, libera dal veleno che il diavolo ha inoculato in chi gli prestava ascolto.
    E' quanto la Parola dona all'uomo che non osava più sperare.
    “Era sabato quel giorno” Quando ciò avvenne è “sabato”, compimento della creazione e pienezza di vita. Gesù, Signore del sabato, giorno del Signore, è venuto a portare all'uomo il sabato di Dio.
    Perchè il sabato è fatto per l'uomo (Mc2,27).
    “ Dicevano i giudei :-E' sabato e non ti è lecito- ” Questi giudei sono i capi, interpreti della legge , controllori del sabato, espressione massima degli obblighi della legge. Occupati a dichiarare quanto non è lecito fare di sabato, non intuiscono che “levare la barella” non è una trasgressione, ma il simbolo stesso dell'osservanza della legge.
    Ci son due modi opposti di intendere la legge : come divieto e condanna , oppure come custode della vita e della libertà dell'uomo.
    Il primo è quello di Adamo, che fin dall'inizio ascoltò la menzogna del serpente.
    Il secondo è quello voluto da Dio, che ama l'uomo di amore eterno (Ger 31,3) e perdona, come un padre fa con il figlio.
    Questo è il senso originario della legge, al quale Gesù ci riporta : non l'uomo è per la legge, ma la legge per l'uomo.
    Non solo una volta, ma ancora oggi, nel villaggio globale, il futuro dell'uomo dipende da come interpreta la legge, se stesso e Dio.
    Comunque, al di là di ogni osservanza o trasgressione, la sua umanità si gioca nel fare come Gesù, che si prende cura del fratello più debole.

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  3. Prima Lettura
    Vidi l'acqua che usciva dal tempio, e a quanti giungerà quest'acqua porterà salvezza.
    Dal libro del profeta Ezechièle
    Ez 47,1-9.12

    In quei giorni [l'angelo] mi condusse all'ingresso del tempio [del Signore] e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente, poiché la facciata del tempio era verso oriente. Quell'acqua scendeva sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale dell'altare. Mi condusse fuori dalla porta settentrionale e mi fece girare all'esterno, fino alla porta esterna rivolta a oriente, e vidi che l'acqua scaturiva dal lato destro.
    Quell'uomo avanzò verso oriente e con una cordicella in mano misurò mille cùbiti, poi mi fece attraversare quell'acqua: mi giungeva alla caviglia. Misurò altri mille cùbiti, poi mi fece attraversare quell'acqua: mi giungeva al ginocchio. Misurò altri mille cùbiti, poi mi fece attraversare l'acqua: mi giungeva ai fianchi. Ne misurò altri mille: era un torrente che non potevo attraversare, perché le acque erano cresciute; erano acque navigabili, un torrente che non si poteva passare a guado. Allora egli mi disse: «Hai visto, figlio dell'uomo?». Poi mi fece ritornare sulla sponda del torrente; voltandomi, vidi che sulla sponda del torrente vi era una grandissima quantità di alberi da una parte e dall'altra.
    Mi disse: «Queste acque scorrono verso la regione orientale, scendono nell'Aràba ed entrano nel mare: sfociate nel mare, ne risanano le acque. Ogni essere vivente che si muove dovunque arriva il torrente, vivrà: il pesce vi sarà abbondantissimo, perché dove giungono quelle acque, risanano, e là dove giungerà il torrente tutto rivivrà. Lungo il torrente, su una riva e sull'altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto, le cui foglie non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese matureranno, perché le loro acque sgorgano dal santuario. I loro frutti serviranno come cibo e le foglie come medicina».

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 45 (46)

    R. Dio è per noi rifugio e fortezza.
    R. Con la tua presenza salvaci, Signore.

    Dio è per noi rifugio e fortezza,
    aiuto infallibile si è mostrato nelle angosce.
    Perciò non temiamo se trema la terra,
    se vacillano i monti nel fondo del mare. R.

    Un fiume e i suoi canali rallegrano la città di Dio,
    la più santa delle dimore dell'Altissimo.
    Dio è in mezzo ad essa: non potrà vacillare.
    Dio la soccorre allo spuntare dell'alba. R.

    Il Signore degli eserciti è con noi,
    nostro baluardo è il Dio di Giacobbe.
    Venite, vedete le opere del Signore,
    egli ha fatto cose tremende sulla terra. R.

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    Risposte
    1. Acclamazione al Vangelo
      Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!

      Crea in me, o Dio un cuore puro;
      rendimi la gioia della tua salvezza. (Sal 50 (51), 12a.14a)

      Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!

      Vangelo
      All'istante quell'uomo guarì.
      Dal Vangelo secondo Giovanni
      Gv 5,1-16

      Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.
      Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l'acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». E all'istante quell'uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare.
      Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i Giudei all'uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: "Prendi la tua barella e cammina"». Gli domandarono allora: «Chi è l'uomo che ti ha detto: "Prendi e cammina?"». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo.
      Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio». Quell'uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.

      Parola del Signore.

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