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lunedì 8 giugno 2015

A LA PORTA DE LAS OVEJAS Ju 5,2-3


4 commenti:

  1. PENSIERI DELL'UOMO CHE RICEVE IL SACRAMENTO DELLA CRESIMA IN UN PAESE DI MONTAGNA S. KAROL WOJTYLA
    ...Dicendo : s'è prosciugato, s'è prosciugato, s'è prosciugato
    l'alveo del fiume
    e di colpo inciamperò ( di colpo) come un bambino
    contro un filo teso,
    inciamperò contro il pensiero, contro la soglia,
    quest'acqua m'invaderà il cuore, rapirà la mia quiete.

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  2. Antifona
    O voi tutti assetati, venite all'acqua;
    voi che non avete denaro, venite
    e dissetatevi con gioia. ( Is 55,1)

    Dio fedele e misericordioso,
    questo tempo di penitenza e di preghiera
    disponga i cuori dei tuoi fedeli
    ad accogliere degnamente il mistero pasquale
    e a proclamare il lieto annuncio della tua salvezza.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    Vidi l'acqua che usciva dal tempio, e a quanti giungerà quest'acqua porterà salvezza.
    Dal libro del profeta Ezechièle
    Ez 47,1-9.12

    In quei giorni [l'angelo] mi condusse all'ingresso del tempio [del Signore] e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente, poiché la facciata del tempio era verso oriente. Quell'acqua scendeva sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale dell'altare. Mi condusse fuori dalla porta settentrionale e mi fece girare all'esterno, fino alla porta esterna rivolta a oriente, e vidi che l'acqua scaturiva dal lato destro.
    Quell'uomo avanzò verso oriente e con una cordicella in mano misurò mille cùbiti, poi mi fece attraversare quell'acqua: mi giungeva alla caviglia. Misurò altri mille cùbiti, poi mi fece attraversare quell'acqua: mi giungeva al ginocchio. Misurò altri mille cùbiti, poi mi fece attraversare l'acqua: mi giungeva ai fianchi. Ne misurò altri mille: era un torrente che non potevo attraversare, perché le acque erano cresciute; erano acque navigabili, un torrente che non si poteva passare a guado. Allora egli mi disse: «Hai visto, figlio dell'uomo?». Poi mi fece ritornare sulla sponda del torrente; voltandomi, vidi che sulla sponda del torrente vi era una grandissima quantità di alberi da una parte e dall'altra.
    Mi disse: «Queste acque scorrono verso la regione orientale, scendono nell'Aràba ed entrano nel mare: sfociate nel mare, ne risanano le acque. Ogni essere vivente che si muove dovunque arriva il torrente, vivrà: il pesce vi sarà abbondantissimo, perché dove giungono quelle acque, risanano, e là dove giungerà il torrente tutto rivivrà. Lungo il torrente, su una riva e sull'altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto, le cui foglie non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese matureranno, perché le loro acque sgorgano dal santuario. I loro frutti serviranno come cibo e le foglie come medicina».

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 45 (46)
    R. Dio è per noi rifugio e fortezza.
    Oppure:
    R. Con la tua presenza salvaci, Signore.
    Dio è per noi rifugio e fortezza,
    aiuto infallibile si è mostrato nelle angosce.
    Perciò non temiamo se trema la terra,
    se vacillano i monti nel fondo del mare. R.

    Un fiume e i suoi canali rallegrano la città di Dio,
    la più santa delle dimore dell'Altissimo.
    Dio è in mezzo ad essa: non potrà vacillare.
    Dio la soccorre allo spuntare dell'alba. R.

    Il Signore degli eserciti è con noi,
    nostro baluardo è il Dio di Giacobbe.
    Venite, vedete le opere del Signore,
    egli ha fatto cose tremende sulla terra. R.

    Acclamazione al Vangelo
    Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!

    Crea in me, o Dio un cuore puro;
    rendimi la gioia della tua salvezza. (Sal 50 (51), 12a.14a)

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  3. Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!

    All'istante quell'uomo guarì.
    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 5,1-16

    Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.
    Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l'acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». E all'istante quell'uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare.
    Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i Giudei all'uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: "Prendi la tua barella e cammina"». Gli domandarono allora: «Chi è l'uomo che ti ha detto: "Prendi e cammina?"». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo.
    Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio». Quell'uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.

    Parola del Signore.


    PAROLE DEL SANTO PADRE
    Cristiani ipocriti, come questi. Soltanto interessavano loro le formalità. Era sabato? No, non si possono fare miracoli il sabato, la grazia di Dio non può lavorare il sabato. Chiudono la porta alla grazia di Dio! Ne abbiamo tanti nella Chiesa: ne abbiamo tanti! E’ un altro peccato. I primi, quelli che hanno il peccato dell’accidia, non sono capaci di andare avanti con il loro zelo apostolico, perché hanno deciso di fermarsi in se stessi, nelle loro tristezze, nei loro risentimenti, tutto quello. Questi non sono capaci di portare la salvezza perché chiudono la porta alla salvezza. (S. Marta, 1° aprile 2014 )

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  4. S. FAUSTI - “ Presso la porta pecoraia ,una piscina ” E' il nome di una porta da dove entravano gli animali per i sacrifici del tempio. Sono le pecore e i buoi che gesù aveva espulso nella Sua prima visita a Gerusalemme. Il Signore viene a prendersi cura del Suo gregge (Zc10,2- Ez34).
    Il “Pastore bello”, che conduce le Sue pecore fuori dai recinti, perchè possano avere la vita (10,1), è anche la “ Porta delle pecore”. Infatti è il Figlio, l'Agnello che sostituisce le vittime del tempio . Attraverso di Lui abbiamo l'accesso diretto a Dio.
    La piscina è un grande serbatoio a nord del tempio, presso la porta pecoraia, che raccoglieva anche le acque piovane del tempio.
    ”Ha cinque portici” Quattro portici sono ai lati e uno al centro, che taglia in due la piscina.
    Nel numero cinque i Padri vedono l'allusione ai cinque libri della legge che racchiude in prigione l'umanità peccatrice, esclusa dalla vita. I portici richiamano quelli del tempio, dal quale son fuori.
    “Giaceva una moltitudine di infermi, ” E' una massa di umanità che giace, come animali al chiuso. Sono in-fermi , non stanno in piedi. Hanno perso la posizione eretta, da interlocutori di Dio. Ripiegati sulla terra, da cui vengono e a cui tornano, non si alzano più verso di Lui. In questa seconda venuta a Gerusalemme, il tempio casa del Padre, è sostituito da questi fratelli infermi ; nell'ultima sarà sosituito dalla carne di Gesù, Tempio distrutto e riedificato in tre giorni.
    “Ciechi, zoppi” Son le infermità di chi non cammina secondo la legge . La Parola non è lampada ai suoi passi e luce al suo cammino. (Sal 119,1059). Chi non vede e non sa dove andare , non può camminare. Ciechi e zoppi hanno il divieto di entrare nella casa di Dio.
    “Disseccati” Sono tralci secchi (15,6), legno secco (lc23,31), come la mano secca dell'uomo della sinagoga (Mc3,1). Richiamano il popolo dalle ossa aride e secche (Ez 379.
    “Aspettavano il movimento dell'acqua” l'acqua, simbolo di vita, si muoveva di tanto in tanto, quando si aprivano le chiuse per riempire la piscina. Ora è morta e stagnante. L'uomo spera sempre in un moto che ravvivi la sua esistenza.
    continua .... --->"MI PADRE" Ju 5,16 -17

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