RIFLESSIONI SU UN PONTICELLO - S. KAROL WOJTYLA Aspetta allora. Sii paziente. Ti raccoglierò da tutti gli alvei, dai ruscelli, dalle fonti di luce , dalle radici degli alberi, dagli spazi del sole. Quando abbastanza ne sarò impregnato in me riassumerò due pesi : di speranza e di orrore, e quando la profondità da me raggiunta sarà abbastanza trasparente - nessuno mi accuserà di semplificare.
S. FAUSTI – Gesù agisce con la Parola. Essa all'origine disse : “Sia la luce” e la luce fu. La Parola, come crea, così ricrea : risveglia l'uomo morto e gli ridà vita. “Leva la tua barella e cammina” Questa espressione è il centro del racconto e della disputa : se ne parla cinque volte (versi 8-9-10-11-12) come cinque sono i portici della piscina e i libri della legge. Il letto, per un sano, è luogo di riposo ; la barella, per l'ammalato, è luogo di contenzione. Questa barella, dove giace l'infermo, è simbolo della legge . Lo tiene prigioniero come trasgressore e lo conduce alla porta Pecoraia, fuori dall'acqua e dalla festa. Ora l'uomo la può portare, camminando sino al tempio, dove Gesù lo ritrova. Se prima era morto, ora è vivo e risorto, perchè “cammina” , vive secondo la Parola. La legge come porta alla vita chi la custodisce, così tiene in carcere chi la trasgredisce.
Prima Lettura Vidi l'acqua che usciva dal tempio, e a quanti giungerà quest'acqua porterà salvezza. Dal libro del profeta Ezechièle Ez 47,1-9.12
In quei giorni [l'angelo] mi condusse all'ingresso del tempio [del Signore] e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente, poiché la facciata del tempio era verso oriente. Quell'acqua scendeva sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale dell'altare. Mi condusse fuori dalla porta settentrionale e mi fece girare all'esterno, fino alla porta esterna rivolta a oriente, e vidi che l'acqua scaturiva dal lato destro.
Quell'uomo avanzò verso oriente e con una cordicella in mano misurò mille cùbiti, poi mi fece attraversare quell'acqua: mi giungeva alla caviglia. Misurò altri mille cùbiti, poi mi fece attraversare quell'acqua: mi giungeva al ginocchio. Misurò altri mille cùbiti, poi mi fece attraversare l'acqua: mi giungeva ai fianchi. Ne misurò altri mille: era un torrente che non potevo attraversare, perché le acque erano cresciute; erano acque navigabili, un torrente che non si poteva passare a guado. Allora egli mi disse: «Hai visto, figlio dell'uomo?». Poi mi fece ritornare sulla sponda del torrente; voltandomi, vidi che sulla sponda del torrente vi era una grandissima quantità di alberi da una parte e dall'altra. Mi disse: «Queste acque scorrono verso la regione orientale, scendono nell'Aràba ed entrano nel mare: sfociate nel mare, ne risanano le acque. Ogni essere vivente che si muove dovunque arriva il torrente, vivrà: il pesce vi sarà abbondantissimo, perché dove giungono quelle acque, risanano, e là dove giungerà il torrente tutto rivivrà. Lungo il torrente, su una riva e sull'altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto, le cui foglie non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese matureranno, perché le loro acque sgorgano dal santuario. I loro frutti serviranno come cibo e le foglie come medicina».
Parola di Dio
Salmo Responsoriale Dal Sal 45 (46) R. Dio è per noi rifugio e fortezza. Oppure: R. Con la tua presenza salvaci, Signore. Dio è per noi rifugio e fortezza, aiuto infallibile si è mostrato nelle angosce. Perciò non temiamo se trema la terra, se vacillano i monti nel fondo del mare. R.
Un fiume e i suoi canali rallegrano la città di Dio, la più santa dimora dell'Altissimo. Dio è in mezzo ad essa: non potrà vacillare. Dio la soccorre allo spuntare dell'alba. R.
Il Signore degli eserciti è con noi, nostro baluardo è il Dio di Giacobbe. Venite, vedete le opere del Signore, egli ha fatto cose tremende sulla terra. R.
Acclamazione al Vangelo Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Crea in me, o Dio, un cuore puro; rendimi la gioia della tua salvezza. (Sal 50,12a.14a)
RIFLESSIONI SU UN PONTICELLO - S. KAROL WOJTYLA
RispondiEliminaAspetta allora. Sii paziente. Ti raccoglierò da tutti gli alvei,
dai ruscelli, dalle fonti di luce , dalle radici degli alberi,
dagli spazi del sole.
Quando abbastanza ne sarò impregnato
in me riassumerò due pesi : di speranza e di orrore,
e quando la profondità da me raggiunta
sarà abbastanza trasparente - nessuno mi accuserà
di semplificare.
S. FAUSTI – Gesù agisce con la Parola. Essa all'origine disse : “Sia la luce” e la luce fu.
RispondiEliminaLa Parola, come crea, così ricrea : risveglia l'uomo morto e gli ridà vita.
“Leva la tua barella e cammina” Questa espressione è il centro del racconto e della disputa : se ne parla cinque volte (versi 8-9-10-11-12) come cinque sono i portici della piscina e i libri della legge.
Il letto, per un sano, è luogo di riposo ; la barella, per l'ammalato, è luogo di contenzione.
Questa barella, dove giace l'infermo, è simbolo della legge . Lo tiene prigioniero come trasgressore e lo conduce alla porta Pecoraia, fuori dall'acqua e dalla festa.
Ora l'uomo la può portare, camminando sino al tempio, dove Gesù lo ritrova.
Se prima era morto, ora è vivo e risorto, perchè “cammina” , vive secondo la Parola.
La legge come porta alla vita chi la custodisce, così tiene in carcere chi la trasgredisce.
Prima Lettura
RispondiEliminaVidi l'acqua che usciva dal tempio, e a quanti giungerà quest'acqua porterà salvezza.
Dal libro del profeta Ezechièle
Ez 47,1-9.12
In quei giorni [l'angelo] mi condusse all'ingresso del tempio [del Signore] e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente, poiché la facciata del tempio era verso oriente. Quell'acqua scendeva sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale dell'altare. Mi condusse fuori dalla porta settentrionale e mi fece girare all'esterno, fino alla porta esterna rivolta a oriente, e vidi che l'acqua scaturiva dal lato destro.
Quell'uomo avanzò verso oriente e con una cordicella in mano misurò mille cùbiti, poi mi fece attraversare quell'acqua: mi giungeva alla caviglia. Misurò altri mille cùbiti, poi mi fece attraversare quell'acqua: mi giungeva al ginocchio. Misurò altri mille cùbiti, poi mi fece attraversare l'acqua: mi giungeva ai fianchi. Ne misurò altri mille: era un torrente che non potevo attraversare, perché le acque erano cresciute; erano acque navigabili, un torrente che non si poteva passare a guado. Allora egli mi disse: «Hai visto, figlio dell'uomo?». Poi mi fece ritornare sulla sponda del torrente; voltandomi, vidi che sulla sponda del torrente vi era una grandissima quantità di alberi da una parte e dall'altra.
Mi disse: «Queste acque scorrono verso la regione orientale, scendono nell'Aràba ed entrano nel mare: sfociate nel mare, ne risanano le acque. Ogni essere vivente che si muove dovunque arriva il torrente, vivrà: il pesce vi sarà abbondantissimo, perché dove giungono quelle acque, risanano, e là dove giungerà il torrente tutto rivivrà. Lungo il torrente, su una riva e sull'altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto, le cui foglie non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese matureranno, perché le loro acque sgorgano dal santuario. I loro frutti serviranno come cibo e le foglie come medicina».
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 45 (46)
R. Dio è per noi rifugio e fortezza.
Oppure:
R. Con la tua presenza salvaci, Signore.
Dio è per noi rifugio e fortezza,
aiuto infallibile si è mostrato nelle angosce.
Perciò non temiamo se trema la terra,
se vacillano i monti nel fondo del mare. R.
Un fiume e i suoi canali rallegrano la città di Dio,
la più santa dimora dell'Altissimo.
Dio è in mezzo ad essa: non potrà vacillare.
Dio la soccorre allo spuntare dell'alba. R.
Il Signore degli eserciti è con noi,
nostro baluardo è il Dio di Giacobbe.
Venite, vedete le opere del Signore,
egli ha fatto cose tremende sulla terra. R.
Acclamazione al Vangelo
Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Crea in me, o Dio, un cuore puro;
rendimi la gioia della tua salvezza. (Sal 50,12a.14a)
Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!
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