PAROLE DEL SANTO PADRE Gesù ha visto la folla, ha sentito compassione per essa ed ha moltiplica i pani; così fa lo stesso con l’Eucaristia. E noi credenti che riceviamo questo pane eucaristico siamo spinti da Gesù a portare questo servizio agli altri, con la stessa sua compassione. Questo è il percorso. (Udienza generale, 17 agosto 2016)
Antifona In mezzo alla Chiesa gli ha aperto la bocca, il Signore lo ha colmato dello spirito di sapienza e d’intelligenza; gli ha fatto indossare una veste di gloria. Alleluia. (Cf. Sir 15,5)
Colletta Dio onnipotente ed eterno, che hai suscitato nella Chiesa il vescovo sant’Atanasio, insigne assertore della divinità del tuo Figlio, fa’ che, per il suo insegnamento e la sua intercessione, cresciamo sempre più nella tua conoscenza e nel tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura Gli apostoli se ne andarono dal sinedrio, lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù. Dagli Atti degli Apostoli At 5,34-42
In quei giorni, si alzò nel sinedrio un fariseo, di nome Gamalièle, dottore della Legge, stimato da tutto il popolo. Diede ordine di far uscire [gli apostoli] per un momento e disse: «Uomini di Israele, badate bene a ciò che state per fare a questi uomini. Tempo fa sorse Tèuda, infatti, che pretendeva di essere qualcuno, e a lui si aggregarono circa quattrocento uomini. Ma fu ucciso, e quelli che si erano lasciati persuadére da lui furono dissolti e finirono nel nulla. Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse gente a seguirlo, ma anche lui finì male, e quelli che si erano lasciati persuadére da lui si dispersero. Ora perciò io vi dico: non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questo piano o quest'opera fosse di origine umana, verrebbe distrutta; ma, se viene da Dio, non riuscirete a distruggerli. Non vi accada di trovarvi addirittura a combattere contro Dio!». Seguirono il suo parere e, richiamati gli apostoli, li fecero flagellare e ordinarono loro di non parlare nel nome di Gesù. Quindi li rimisero in libertà. Essi allora se ne andarono via dal sinedrio, lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù. E ogni giorno, nel tempio e nelle case, non cessavano di insegnare e di annunciare che Gesù è il Cristo.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale Dal Sal 26 (27)
R. Una cosa ho chiesto al Signore: abitare nella sua casa.
Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò timore? Il Signore è difesa della mia vita: di chi avrò paura? R.
Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza del Signore e ammirare il suo santuario. R.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi. Spera nel Signore, sii forte, si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore. R.
Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. (Mt 4,4b)
Alleluia.
Vangelo Gesù distribuì i pani a quelli che erano seduti, quanto ne volevano. Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 6,1-15
In quel tempo, Gesù passò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C'era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d'orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato. Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.
FAUSTI - "Gesù andò al di là del mare di Galilea" C'è una rottura nel racconto : nella scena precedente Gesù era a Gerusalemme, ora Lo troviamo in Galilea. E' l'inizio del nuovo esodo, l'uscita dalla schiavitù del peccato alla libertà del Figlio. La decisione di ucciderlo è l'occasione di questo esodo, in cui darà il Suo Pane. " Mare di Galilea,di Tiberiade" Si intende quell'ansa del lago di Galilea che sta tra Cafarnao e Tiberiade, che può essere attraversata in barca o percorsa a piedi sulla riva. Lo seguiva molta folla , il popolo compie l'esodo al seguito del Figlio, perchè vedevano i segni (richiama i segni che Dio ha operato nell'esodo con Mosé).
Benedetto XVI - Gesù di Nazareth - Mosè parlò faccia a faccia con Dio stesso “come un uomo parla con un altro”(Es 33,11). Solo perché parlava con Dio stesso, egli poteva portare agli uomini la Parola di Dio.Su questa immediatezza con Dio, che è al cuore della Missione di Mosè e ne costituisce il fondamento interno, si stende tuttavia un'ombra. Alla domanda di Mosè :”Mostrami la tua Gloria”segue infatti la risposta .”Quando passerà la mia Gloria, io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la mano finché sarò passato. Poi toglierò la mao e vedrai le mie spalle, ma il Mio Volto, non lo si può vedere” (Es 33,18). Anche Mosè vede soltanto le spalle di Dio- il Suo Volto nessuno lo può vedere”. La chiave decisiva per l'immagine di Gesù nel Vangelo di Giovanni è l'affermazione conclusiva del prologo: “Dio nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio Unigenito, che è nel seno del Padre, Lui Lo ha rivelato (Gv 1,18). Soltanto Colui che è Dio vede Dio : Gesù. Egli parla davvero a partire dalla visione del Padre, parla a partire dal dialogo ininterrotto col Padre, un dialogo che è la Sua Vita. Se Mosè ci ha mostrato e ha potuto mostrarci soltanto le spalle di Dio, Gesù è la Parola venuta da Dio, dalla contemplazione viva, dall'unità con Lui. Con ciò sono collegati altri due doni di Mosè che giungono alla loro forma definitiva in Cristo: Dio ha comunicato il Suo Nome a Mosè, rendendo così possibile una relazione tra Sé e gli uomini; con la trasmissione del Nome che gli è stato rivelato, Mosè diviene il mediatore di una vera relazione degli uomini con il Dio Vivente. Ora nella preghiera Sacerdotale , Gesù sottolinea di aver rivelato il Nome di Dio, di aver anche in questo punto portato a termine l'opera iniziata da Mosè. L'altro dono di Mosè strettamente collegato sia alla contemplazione di Dio e all'annuncio del Suo Nome , sia alla manna, quel dono attraverso il quale Israele diventa veramente se stesso, il popolo di Dio, è la Torah, la Parola di Dio che indica la Via e conduce alla Vita.
CONTINUA con i commenti CON SUS DISCIPULOS Ju 6,3-4 AL LEVANTAR LOS OJOS Ju 6,5-6 HAY UN NIÑO Ju 6,7-9 LOS PANES Ju 6,10-11 "PARA QUE NO SE PERDA NADA" Ju 6, 12-13 SE RETIRÓ SOLO A LA MONTAÑA JU 6,14-15
CANTO DEL DIO NASCOSTO - S. KAROL WOJTYLA
RispondiEliminaOggi, stordito dalla vita
dimentico la mia nullità,
vago tra raggi lontani
strappato ai raggi più semplici.
PAROLE DEL SANTO PADRE
EliminaGesù ha visto la folla, ha sentito compassione per essa ed ha moltiplica i pani; così fa lo stesso con l’Eucaristia. E noi credenti che riceviamo questo pane eucaristico siamo spinti da Gesù a portare questo servizio agli altri, con la stessa sua compassione. Questo è il percorso. (Udienza generale, 17 agosto 2016)
Antifona
EliminaIn mezzo alla Chiesa gli ha aperto la bocca,
il Signore lo ha colmato dello spirito di sapienza e d’intelligenza;
gli ha fatto indossare una veste di gloria. Alleluia. (Cf. Sir 15,5)
Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
che hai suscitato nella Chiesa il vescovo sant’Atanasio,
insigne assertore della divinità del tuo Figlio,
fa’ che, per il suo insegnamento e la sua intercessione,
cresciamo sempre più nella tua conoscenza e nel tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura
Gli apostoli se ne andarono dal sinedrio, lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù.
Dagli Atti degli Apostoli
At 5,34-42
In quei giorni, si alzò nel sinedrio un fariseo, di nome Gamalièle, dottore della Legge, stimato da tutto il popolo. Diede ordine di far uscire [gli apostoli] per un momento e disse: «Uomini di Israele, badate bene a ciò che state per fare a questi uomini. Tempo fa sorse Tèuda, infatti, che pretendeva di essere qualcuno, e a lui si aggregarono circa quattrocento uomini. Ma fu ucciso, e quelli che si erano lasciati persuadére da lui furono dissolti e finirono nel nulla. Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse gente a seguirlo, ma anche lui finì male, e quelli che si erano lasciati persuadére da lui si dispersero. Ora perciò io vi dico: non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questo piano o quest'opera fosse di origine umana, verrebbe distrutta; ma, se viene da Dio, non riuscirete a distruggerli. Non vi accada di trovarvi addirittura a combattere contro Dio!».
Seguirono il suo parere e, richiamati gli apostoli, li fecero flagellare e ordinarono loro di non parlare nel nome di Gesù.
Quindi li rimisero in libertà. Essi allora se ne andarono via dal sinedrio, lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù.
E ogni giorno, nel tempio e nelle case, non cessavano di insegnare e di annunciare che Gesù è il Cristo.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 26 (27)
R. Una cosa ho chiesto al Signore: abitare nella sua casa.
Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura? R.
Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario. R.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore. R.
Acclamazione al Vangelo
EliminaAlleluia, alleluia.
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. (Mt 4,4b)
Alleluia.
Vangelo
Gesù distribuì i pani a quelli che erano seduti, quanto ne volevano.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6,1-15
In quel tempo, Gesù passò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.
Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».
Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C'era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.
Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d'orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.
Parola del Signore.
FAUSTI - "Gesù andò al di là del mare di Galilea" C'è una rottura nel racconto : nella scena precedente Gesù era a Gerusalemme, ora Lo troviamo in Galilea. E' l'inizio del nuovo esodo, l'uscita dalla schiavitù del peccato alla libertà del Figlio.
RispondiEliminaLa decisione di ucciderlo è l'occasione di questo esodo, in cui darà il Suo Pane.
" Mare di Galilea,di Tiberiade" Si intende quell'ansa del lago di Galilea che sta tra Cafarnao e Tiberiade, che può essere attraversata in barca o percorsa a piedi sulla riva.
Lo seguiva molta folla , il popolo compie l'esodo al seguito del Figlio, perchè vedevano i segni (richiama i segni che Dio ha operato nell'esodo con Mosé).
Benedetto XVI - Gesù di Nazareth - Mosè parlò faccia a faccia con Dio stesso “come un uomo parla con un altro”(Es 33,11). Solo perché parlava con Dio stesso, egli poteva portare agli uomini la Parola di Dio.Su questa immediatezza con Dio, che è al cuore della Missione di Mosè e ne costituisce il fondamento interno, si stende tuttavia un'ombra.
RispondiEliminaAlla domanda di Mosè :”Mostrami la tua Gloria”segue infatti la risposta .”Quando passerà la mia Gloria, io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la mano finché sarò passato. Poi toglierò la mao e vedrai le mie spalle, ma il Mio Volto, non lo si può vedere” (Es 33,18).
Anche Mosè vede soltanto le spalle di Dio- il Suo Volto nessuno lo può vedere”.
La chiave decisiva per l'immagine di Gesù nel Vangelo di Giovanni è l'affermazione conclusiva del prologo: “Dio nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio Unigenito, che è nel seno del Padre, Lui Lo ha rivelato (Gv 1,18). Soltanto Colui che è Dio vede Dio : Gesù.
Egli parla davvero a partire dalla visione del Padre, parla a partire dal dialogo ininterrotto col Padre, un dialogo che è la Sua Vita. Se Mosè ci ha mostrato e ha potuto mostrarci soltanto le spalle di Dio, Gesù è la Parola venuta da Dio, dalla contemplazione viva, dall'unità con Lui.
Con ciò sono collegati altri due doni di Mosè che giungono alla loro forma definitiva in Cristo: Dio ha comunicato il Suo Nome a Mosè, rendendo così possibile una relazione tra Sé e gli uomini; con la trasmissione del Nome che gli è stato rivelato, Mosè diviene il mediatore di una vera relazione degli uomini con il Dio Vivente.
Ora nella preghiera Sacerdotale , Gesù sottolinea di aver rivelato il Nome di Dio, di aver anche in questo punto portato a termine l'opera iniziata da Mosè.
L'altro dono di Mosè strettamente collegato sia alla contemplazione di Dio e all'annuncio del Suo Nome , sia alla manna, quel dono attraverso il quale Israele diventa veramente se stesso, il popolo di Dio, è la Torah, la Parola di Dio che indica la Via e conduce alla Vita.
CONTINUA con i commenti
CON SUS DISCIPULOS Ju 6,3-4
AL LEVANTAR LOS OJOS Ju 6,5-6
HAY UN NIÑO Ju 6,7-9
LOS PANES Ju 6,10-11
"PARA QUE NO SE PERDA NADA" Ju 6, 12-13
SE RETIRÓ SOLO A LA MONTAÑA JU 6,14-15
ECCO QUEL CHE ABBIAMO
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=yfapEPqKQ3g