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domenica 27 settembre 2015

HE CURADO EN SABADO Ju 7,20 - 24


3 commenti:

  1. S. FAUSTI - i suoi interlocutori conoscono le Scritture. ma quando Dio realizza ciò che ha detto, non sono in grado di capirlo. La sua promessa è più grande di ogni fama: infatti il dono promesso è lui stesso che promette. o ci si apre ad accogliere lui, sorgente della vita, o lo si rifiuta, restando nella morte.
    Dopo aver parlato di Mosè e della legge, Gesù parla della circoncisione, ben più antica di Mosè, che risale ad Abramo.
    Se di sabato si circoncide senza con ciò trasgredire il precetto, a maggior ragione non lo trasgredisce chi salva interamente un uomo. I suoi avversari sono incoerenti nel loro sdegno contro di lui.
    Ciò che ha compiuto alla piscina (5,1...) non è la trasgressione della legge e del sabato, bensì il loro compimento : è la vera circoncisione che fa entrare l'uomo nella promessa di Dio.

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  2. S. KAROL WOJTYLA - VEGLIA PASQUALE - Uomo nel quale ogni uomo può ritrovare l'intento profondo
    e la radice delle sue azioni . specchio di vita e morte,
    fisso nell'umana corrente

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  3. LETTURA DEL GIORNO
    Dal libro della Sapienza
    Sap 2,1a.12–22

    Dicono [gli empi] fra loro sragionando:
    «Tendiamo insidie al giusto, che per noi è d'incomodo
    e si oppone alle nostre azioni;
    ci rimprovera le colpe contro la legge
    e ci rinfaccia le trasgressioni contro l'educazione ricevuta.
    Proclama di possedere la conoscenza di Dio
    e chiama se stesso figlio del Signore.
    È diventato per noi una condanna dei nostri pensieri;
    ci è insopportabile solo al vederlo,
    perché la sua vita non è come quella degli altri,
    e del tutto diverse sono le sue strade.
    Siamo stati considerati da lui moneta falsa,
    e si tiene lontano dalle nostre vie come da cose impure.
    Proclama beata la sorte finale dei giusti
    e si vanta di avere Dio per padre.
    Vediamo se le sue parole sono vere,
    consideriamo ciò che gli accadrà alla fine.
    Se infatti il giusto è figlio di Dio, egli verrà in suo aiuto
    e lo libererà dalle mani dei suoi avversari.
    Mettiamolo alla prova con violenze e tormenti,
    per conoscere la sua mitezza
    e saggiare il suo spirito di sopportazione.
    Condanniamolo a una morte infamante,
    perché, secondo le sue parole, il soccorso gli verrà».
    Hanno pensato così, ma si sono sbagliati;
    la loro malizia li ha accecati.
    Non conoscono i misteriosi segreti di Dio,
    non sperano ricompensa per la rettitudine
    né credono a un premio per una vita irreprensibile.

    VANGELO DEL GIORNO
    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 7,1-2.10.25-30

    In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.
    Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto.
    Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov'è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia».
    Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato».
    Cercarono allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora.

    PAROLE DEL SANTO PADRE
    Gesù si nascondeva, in questi ultimi giorni, perché ancora non era arrivata la sua ora; ma Lui conosceva quale sarebbe stata la sua fine, come sarebbe stato la sua fine. E Gesù è perseguitato dall’inizio: ricordiamo quando all’inizio della sua predicazione torna al suo paese, va alla sinagoga e predica; subito, dopo una grande ammirazione, incominciano: Ma questo noi sappiamo di dove è. Questo è uno di noi. Ma con che autorità viene a insegnarci? Dove ha studiato?’. Lo squalificano! È lo stesso discorso, no? ‘Ma costui sappiamo di dove è! Il Cristo, invece, quando verrà nessuno saprà di dove sia!’. Squalificare il Signore, squalificare il profeta per togliere l’autorità! (Omelia da Santa Marta, 4 aprile 2014)

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