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lunedì 14 dicembre 2015

"NO SÉ" Ju 9, 11 - 12


2 commenti:

  1. S FAUSTI - L'ex cieco non ha verità da dimostrare : ha una novità evidente da mostrare. E lo fa ricordando la sua esperienza.Il punto di partenza è quell'uomo, chiamato Gesù, che ha messo in moto la sua nuova identità, con il suo fango e la sua Parola.Gesù significa : il Signore salva.
    L'ex cieco ripete con stupore l'avvenimento nuovo, sempre sognato -cosa e come può sognare un cieco dalla nascita?- e mai sperato.
    Che bello essere fuori dalle tenebre e vedere la luce!
    Ora il cieco ci vede.Gesù, però, compiuta la sua opera, se ne va altrove. Attende che liberamente lo cerchino per sapere "dov'è".
    Solo così conosce "chi è" e può dimorare con lui e aderire a lui.
    Il dialogo con gli altri, favorevoli o contrari, mette l'ex cieco sulla strada per cercare e trovare la luce. L'ex cieco non sa ancora dove dimori Gesù. Lo saprà grazie ai suoi avversari.

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  2. PRIMA LETTURA
    Grida dal tuo cuore al Signore, gemi, figlia di Sion.
    Dal libro delle Lamentazioni 2,2.10-14.18-19
    Il Signore ha distrutto senza pietà tutti i pascoli di Giacobbe; ha abbattuto nella sua ira le fortezze della figlia di Giuda, ha prostrato a terra, ha profanato il suo regno e i suoi capi. Siedono a terra in silenzio gli anziani della figlia di Sion, hanno cosparso di cenere il capo, si sono cinti di sacco; curvano a terra il capo le vergini di Gerusalemme. Si sono consunti per le lacrime i miei occhi, le mie viscere sono sconvolte; si riversa per terra la mia bile per la rovina della figlia del mio popolo, mentre viene meno il bambino e il lattante nelle piazze della città. Alle loro madri dicevano: «Dove sono il grano e il vino?». Intanto venivano meno come feriti nelle piazze della città; esalavano il loro respiro in grembo alle loro madri. A che cosa ti assimilerò? A che cosa ti paragonerò, figlia di Gerusalemme? A che cosa ti eguaglierò per consolarti, vergine figlia di Sion? Poiché è grande come il mare la tua rovina: chi potrà guarirti? I tuoi profeti hanno avuto per te visioni di cose vane e insulse, non hanno svelato la tua colpa per cambiare la tua sorte; ma ti hanno vaticinato lusinghe, vanità e illusioni. Grida dal tuo cuore al Signore, gemi, figlia di Sion; fa' scorrere come torrente le tue lacrime, giorno e notte! Non darti pace, non abbia tregua la pupilla del tuo occhio! Àlzati, grida nella notte, quando cominciano i turni di sentinella, effondi come acqua il tuo cuore, davanti al volto del Signore; alza verso di lui le mani per la vita dei tuoi bambini, che muoiono di fame all'angolo di ogni strada.
    Parola di Dio.

    SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 73)
    R. Non dimenticare, Signore, la vita dei tuoi poveri.
    O Dio, perché ci respingi per sempre,
    fumante di collera contro il gregge del tuo pascolo?
    Ricòrdati della comunità
    che ti sei acquistata nei tempi antichi.
    Hai riscattato la tribù che è tua proprietà,
    il monte Sion, dove hai preso dimora. R.
    Volgi i tuoi passi a queste rovine eterne:
    il nemico ha devastato tutto nel santuario.
    Ruggirono i tuoi avversari nella tua assemblea,
    issarono le loro bandiere come insegna. R.
    Come gente che s'apre un varco verso l'alto
    con la scure nel folto della selva,
    con l'ascia e con le mazze frantumavano le sue porte.
    Hanno dato alle fiamme il tuo santuario,
    hanno profanato e demolito la dimora del tuo nome. R.
    Volgi lo sguardo alla tua alleanza;
    gli angoli della terra sono covi di violenza.
    L'oppresso non ritorni confuso,
    il povero e il misero lodino il tuo nome. R.

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