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domenica 6 dicembre 2015

"SOY LA LUZ DEL MUNDO" Ju 9,4-5


2 commenti:

  1. S. FAUSTI - Gesù non è solo : c'è il "noi" dei discepoli con i quali si identifica.Sono i suoi fratelli, generati dalla Parola di verità che fa liberi(8,32), figli capaci di compiere, come lui, le opere del Padre a favore dei fratelli.A questo "noi" si contrappone il "noi" finale dei farisei ciechi che compiono le opere del padre loro, menzognero e omicida dall'inizio. Il termine "bisogna " è connesso con l'opera per eccellenza , quando il Figlio dell'uomo, innalzato, donerà la vita al mondo (3,14).
    Il giorno è quello in cui è venuto Gesù, quello che Abramo vide ed esultò (8,56).
    Mentre vive, il Figlio compie le opere del Padre.Il tempo della sua vita terrena è il giorno che ha illuminato e illumina ogni uomo, mostrandogli la sua realtà.
    La notte rappresenta la fine del suo giorno, quando la tenebra catturerà la luce.
    La notte è la condizione del mondo senza di lui, sua luce ;è la condizione stessa da cui sarà liberato il cieco.
    La vita di Gesù sulla terra, dalla sua nascita alla sua glorificazione,
    è luce del mondo, per tutti e per sempre.
    Con queste Parole Gesù si presenta come il servo di YHWH, luce delle nazioni, che
    apre gli occhi ai ciechi.( Is 42,6... 49,6...).
    Fino a che è nel mondo,egli manifesta ai fratelli l'amore del Padre.

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  2. 26 - 6 CANTO AL VANGELO (Gv 8,12)
    Alleluia, alleluia.
    Io sono la luce del mondo, dice il Signore;
    chi segue me avrà la luce della vita.
    Alleluia.

    VANGELO
    Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro.
    + Dal Vangelo secondo Matteo 7,6.12-14
    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi. Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti. Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!».
    Parola del Signore.
    PRIMA LETTURA
    Proteggerò questa città per salvarla, per amore di me e di Davide mio servo.
    Dal secondo libro dei Re 2Re 19,9-11.14-21.31-35a.36
    In quei giorni, Sennàcherib, re d'Assiria, inviò di nuovo messaggeri a Ezechìa dicendo: «Così direte a Ezechìa, re di Giuda: "Non ti illuda il tuo Dio in cui confidi, dicendo: Gerusalemme non sarà consegnata in mano al re d'Assiria. Ecco, tu sai quanto hanno fatto i re d'Assiria a tutti i territori, votandoli allo sterminio. Soltanto tu ti salveresti?"». Ezechìa prese la lettera dalla mano dei messaggeri e la lesse, poi salì al tempio del Signore, l'aprì davanti al Signore e pregò davanti al Signore: «Signore, Dio d'Israele, che siedi sui cherubini, tu solo sei Dio per tutti i regni della terra; tu hai fatto il cielo e la terra. Porgi, Signore, il tuo orecchio e ascolta; apri, Signore, i tuoi occhi e guarda. Ascolta tutte le parole che Sennàcherib ha mandato a dire per insultare il Dio vivente. È vero, Signore, i re d'Assiria hanno devastato le nazioni e la loro terra, hanno gettato i loro dèi nel fuoco; quelli però non erano dèi, ma solo opera di mani d'uomo, legno e pietra: perciò li hanno distrutti. Ma ora, Signore, nostro Dio, salvaci dalla sua mano, perché sappiano tutti i regni della terra che tu solo, o Signore, sei Dio». Allora Isaìa, figlio di Amoz, mandò a dire a Ezechìa: «Così dice il Signore, Dio d'Israele: "Ho udito quanto hai chiesto nella tua preghiera riguardo a Sennàcherib, re d'Assiria. Questa è la sentenza che il Signore ha pronunciato contro di lui: Ti disprezza, ti deride la vergine figlia di Sion. Dietro a te scuote il capo la figlia di Gerusalemme". Poiché da Gerusalemme uscirà un resto, dal monte Sion un residuo. Lo zelo del Signore farà questo. Perciò così dice il Signore riguardo al re d'Assiria: "Non entrerà in questa città né vi lancerà una freccia, non l'affronterà con scudi e contro essa non costruirà terrapieno. Ritornerà per la strada per cui è venuto; non entrerà in questa città. Oracolo del Signore. Proteggerò questa città per salvarla, per amore di me e di Davide mio servo"». Ora in quella notte l'angelo del Signore uscì e colpì nell'accampamento degli Assiri centoottantacinquemila uomini. Sennàcherib, re d'Assiria, levò le tende, partì e fece ritorno a Nìnive, dove rimase.
    Parola di Dio.

    SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 47)
    R.Dio ha fondato la sua città per sempre.
    Grande è il Signore e degno di ogni lode
    nella città del nostro Dio.
    La tua santa montagna, altura stupenda,
    è la gioia di tutta la terra. R.
    Il monte Sion, vera dimora divina,
    è la capitale del grande re.
    Dio nei suoi palazzi
    un baluardo si è dimostrato. R.
    O Dio, meditiamo il tuo amore
    dentro il tuo tempio.
    Come il tuo nome, o Dio,
    così la tua lode si estende
    sino all'estremità della terra;
    di giustizia è piena la tua destra. R.

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