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mercoledì 9 dicembre 2015

"Y SE LAVÓ, Y REGRESÓ VIENDO" JU 9, 6-7


3 commenti:

  1. S. FAUSTI - Il miracolo che segue è il "segno" di Gesù come luce del mondo.Fece del fango con lo sputo. Il gesto richiama la creazione dell'uomo, fatto dalla terra (Gen. 2,7). Ma è una creazione nuova quella che Gesù pone davanti agli occhi del cieco : il fango non è più impastato con acqua , ma con lo Spirito. Questo è il progetto originario di Dio, che fece Adamo con la terra animata dal suo soffio : lo fece suo figlio. L'uomo è un animale singolare : è imparentato con la terra e con il cielo, partecipe delle caratteristiche del creato e insieme del Creatore.Questa condizione lo rende essenzialmente "eccentrico": il suo corpo è terra, ma il suo cuore sta altrove.
    Dio stesso, l'Altro da tutto, è la sua vita ; per questo si rende estraneo a tutto e, pur essendo nel mondo, non è del mondo.
    Il fango però richiama anche la perdizione , affondare nel fango, come Geremia nella cisterna, è l'esperienza peggiore ( Ger.38,6).
    Ma chi può togliere dal fango della morte l'uomo che è fango e in essa sprofonda , se non quel fango che è impastato di Spirito e Vita? Il suo fango, quello di Gesù è la sua umanità, simile alla nostra, ma anche divina. Egli è insieme uomo e Dio, il Figlio che vive dello stesso Spirito del Padre.
    La sua carne è l'unzione messianica che restituisce ad ogni carne la sua umanità piena . il "suo" fango è l'umanità di Dio, che ci salva dal fango in cui affoghiamo.Gesù non guarisce il cieco.Gli ordina, come Eliseo al lebbroso, di andare a lavarsi (2Re, 5,10).
    Gli ha messo sopra gli occhi il suo fango, gli ha posto davanti l'uomo nuovo. Sta ora al cieco dire sì o no alla proposta .
    La sua vita dipende dalla sua libertà di ascoltare o meno la Parola.
    La fede è risposta libera dell'uomo al progetto liberante di Dio.

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  2. Immagini, omelie e preghiere9 dicembre 2015 06:20
    S. FAUSTI - "Andò e si lavò" Il cieco obbedisce, è il caso di dirlo, "a occhi chiusi"! Doppiamente chiusi: dalla propria cecità e dal fango. Ma obbedisce a ragion veduta : il fango, di cui i suoi occhi sono unti, è da Gesù stesso luce del mondo, e l'acqua in cui si lava è ( segno del )il Figlio stesso, inviato dal Padre .
    E' inimmaginabile la sorpresa e la gioia della luce, soprattutto per chi non ha mai visto nulla. E' lo stupore mattinale di Adamo , che vede per la prima volta la creazione, appena uscita dalle mani di Dio. La fede in Gesù lo ha illuminato. vedere, forma piena del conoscere, in Giovanni è credere nel Figlio.
    Chi crede in Gesù , conosce la verità che lo fa libero e viene alla luce come figlio.
    il dono della vista ai ciechi è il dono messianico per eccellenza. (Sl 146,8 - lc7, 22).
    Il mondo non è da fare o da cambiare, è da vedere con occhi nuovi.
    L'uomo infatti vive ed agisce secondo la sua visione delle cose.
    Se ascolta la parola di Gesù, guarda il "suo" fango - il Cristo crocifisso che Paolo così bene aveva posto davanti agli occhi dei Galati - e si battezza in lui, nasce come uomo nuovo: è un 'illuminato', che vede la realtà. prima invece era come i suoi idoli , che hanno occhi e non vedono.(Sl 115,4-8)
    Canta il grande Salmo che tesse l'elogio della Parola. " Aprimi gli occhi, perchè io veda le meraviglie della tua legge" Sl 119,18.
    La legge, per chi ha gli occhi chiusi come i farisei, è un feticcio mortale, un vincolo che tiene seduti nelle ombre di morte , per chi apre gli occhi è segno di colui che parla e rivela il volto del Padre della vita.

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  3. 27 - 6 CANTO AL VANGELO (Gv 15,4.5)
    Alleluia, alleluia.
    Rimanete in me e io in voi, dice il Signore;
    chi rimane in me porta molto frutto.
    Alleluia.

    VANGELO
    Dai loro frutti li riconoscerete.
    + Dal Vangelo secondo Matteo 7,15-20
    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete».
    Parola del Signore.

    SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 118)
    R: Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti.
    Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti
    e la custodirò sino alla fine.
    Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge
    e la osservi con tutto il cuore. R.
    Guidami sul sentiero dei tuoi comandi,
    perché in essi è la mia felicità.
    Piega il mio cuore verso i tuoi insegnamenti
    e non verso il guadagno. R.
    Distogli i miei occhi dal guardare cose vane,
    fammi vivere nella tua via.
    Ecco, desidero i tuoi precetti:
    fammi vivere nella tua giustizia. R.

    PRIMA LETTURA
    Il re lesse alla presenza del popolo tutte le parole del libro dell'alleanza, trovato nel tempio del Signore e concluse l'alleanza davanti al Signore.
    Dal secondo libro dei Re 2Re 22,8-13; 23,1-3
    In quei giorni, il sommo sacerdote Chelkìa disse allo scriba Safan: «Ho trovato nel tempio del Signore il libro della legge». Chelkìa diede il libro a Safan, che lo lesse. Lo scriba Safan quindi andò dal re e lo informò dicendo: «I tuoi servitori hanno versato il denaro trovato nel tempio e l'hanno consegnato in mano agli esecutori dei lavori, sovrintendenti al tempio del Signore». Poi lo scriba Safan annunciò al re: «Il sacerdote Chelkìa mi ha dato un libro». Safan lo lesse davanti al re. Udite le parole del libro della legge, il re si stracciò le vesti. Il re comandò al sacerdote Chelkìa, ad Achikàm figlio di Safan, ad Acbor, figlio di Michèa, allo scriba Safan e ad Asaià, ministro del re: «Andate, consultate il Signore per me, per il popolo e per tutto Giuda, riguardo alle parole di questo libro ora trovato; grande infatti è la collera del Signore, che si è accesa contro di noi, perché i nostri padri non hanno ascoltato le parole di questo libro, mettendo in pratica quanto è stato scritto per noi». Il re mandò a radunare presso di sé tutti gli anziani di Giuda e di Gerusalemme. Il re salì al tempio del Signore; erano con lui tutti gli uomini di Giuda, tutti gli abitanti di Gerusalemme, i sacerdoti, i profeti e tutto il popolo, dal più piccolo al più grande. Lesse alla loro presenza tutte le parole del libro dell'alleanza, tr! ovato nel tempio del Signore. Il re, in piedi presso la colonna, concluse l'alleanza davanti al Signore, per seguire il Signore e osservare i suoi comandi, le istruzioni e le leggi con tutto il cuore e con tutta l'anima, per attuare le parole dell'alleanza scritte in quel libro. Tutto il popolo aderì all'alleanza.
    Parola di Dio.

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