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martedì 8 novembre 2016

"HAN CREÍDO" Ju 17,7-8



2 commenti:

  1. S. FAUSTI – Conoscere è amare e amare è conoscere. Chi ha accolto la Parola
    conosce adesso la rivelazione del Figlio.
    Conoscere significa avere la medesima esperienza del Figlio , che riceve dal Padre il Suo essere e il Suo sentire, il Suo parlare e il Suo agire .
    Tutto ciò che il Figlio è e ha , è dal Padre, dono del Suo amore. Gesù ci ha manifestato il Padre e noi l'abbiamo conosciuto, perché ha dato a noi le Parole che il Padre ha dato a Lui. Le Parole ricevute dal Figlio si sintetizzano nel comando dell'amore .
    Gesù l'ha compiuto alla perfezione e lo lascia in dono ai Suoi discepoli.
    I discepoli son quelli che accolgono le Parole che Gesù ha dato loro.
    In realtà la Parola è una . Il Figlio che ama come è amato dal Padre.
    Ma la parola d'amore si articola in molte parole , anzi, in ogni parola.
    Accoglierla è l'atto di libertà dell'uomo, che lo genera figlio di Dio. Chi accoglie le parole della Parola fatta carne, conosce Gesù come il Figlio uscito dal Padre.
    Il conoscere diventa credere : conoscere è fondamentalmente credere all'amore. Le parole d'amore sono conosciute da chi le accoglie con amore.
    Chi non ama, non capisce. Solo l'amore contiene verità e vita , la verità della vita.

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  2. LETTURA DEL GIORNO
    Dagli Atti degli Apostoli
    At 20,17-27

    In quei giorni, da Milèto Paolo mandò a chiamare a Èfeso gli anziani della Chiesa.
    Quando essi giunsero presso di lui, disse loro: «Voi sapete come mi sono comportato con voi per tutto questo tempo, fin dal primo giorno in cui arrivai in Asia: ho servito il Signore con tutta umiltà, tra le lacrime e le prove che mi hanno procurato le insidie dei Giudei; non mi sono mai tirato indietro da ciò che poteva essere utile, al fine di predicare a voi e di istruirvi, in pubblico e nelle case, testimoniando a Giudei e Greci la conversione a Dio e la fede nel Signore nostro Gesù.
    Ed ecco, dunque, costretto dallo Spirito, io vado a Gerusalemme, senza sapere ciò che là mi accadrà. So soltanto che lo Spirito Santo, di città in città, mi attesta che mi attendono catene e tribolazioni. Non ritengo in nessun modo preziosa la mia vita, purché conduca a termine la mia corsa e il servizio che mi fu affidato dal Signore Gesù, di dare testimonianza al vangelo della grazia di Dio.
    E ora, ecco, io so che non vedrete più il mio volto, voi tutti tra i quali sono passato annunciando il Regno. Per questo attesto solennemente oggi, davanti a voi, che io sono innocente del sangue di tutti, perché non mi sono sottratto al dovere di annunciarvi tutta la volontà di Dio».

    VANGELO DEL GIORNO
    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 17,1-11a

    In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi al cielo, disse:

    «Padre, è venuta l'ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato.
    Questa è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l'opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse.
    Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato.
    Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te».

    PAROLE DEL SANTO PADRE
    Mentre guidava la Chiesa era con l’atteggiamento di non fare compromessi; adesso lo Spirito gli chiede di mettersi in cammino, senza sapere cosa accadrà. 'So soltanto - lo Spirito gli aveva fatto sapere quello - che lo Spirito santo di città in città mi attesta che mi attendono catene e tribolazioni’. Quello lo sapeva. Non vado in pensione. Sempre il cuore aperto alla voce di Dio. Con questo esempio tanto bello preghiamo per i pastori, per i parroci, per i vescovi, per il Papa, perché la loro vita sia una vita senza compromessi, una vita in cammino, e una vita dove loro non si credano che sono al centro della storia. (Santa Marta, 30 maggio 2017)

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