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lunedì 21 novembre 2016

"TU PARABLA ES VERDAD" Ju 17,17


3 commenti:

  1. S. FAUSTI - “Santificali nella Verità” Il Padre Santo ci rende santi come Lui, stabilendoci nella verità Sua di Padre e nostra di figli.
    Siamo santi come Lui, se amiamo i fratelli con lo stesso Amore Suo e del Figlio.
    La parola del Padre è il Figlio Unigenito, che ci manifesta il nome del Padre.
    Da lui riceviamo la grazia della Verità, della Verità che ci fa liberi (8,12), figli e fratelli.

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  2. VANGELO DEL GIORNO
    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 17, 11b-19

    In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]
    «Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi.
    Quand'ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
    Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità».

    PAROLE DEL SANTO PADRE
    Sappiamo bene quanto stesse a cuore a Gesù che i suoi discepoli rimanessero uniti nel suo amore. «Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi» (Gv 17,11). Questa unità era già minacciata mentre Gesù era ancora tra i suoi. Il Signore, però, ha insistito tanto sull’unità nel nome del Padre, facendoci intendere che il nostro annuncio e la nostra testimonianza saranno tanto più credibili quanto più noi per primi saremo capaci di vivere in comunione e di volerci bene. (Udienza Generale, 8 ottobre 2014)

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  3. Martinez “Cristoterapia della gioia” mediante lo Spirito, adorando il Signore, noi assumiamo i tratti, i modi, le sembianze, il potere di quel Gesù che contempliamo.
    Diventiamo un “alter Cristus” nella storia,un segno eucaristico, per noi stessi e per gli altri.
    Riconosciamo, allora, che l'altro non può rimanere un “io” isolato per me, ma deve divenire un “tu”.
    Il cristiano è un essere in Comunione : l'Eucaristia si declina sempre al plurale!
    “S. Paolo (Ef 4, 15..) dice “ vivendo secondo la verità nella Carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa verso di Lui, che è il Capo, Cristo, dal quale tutto il corpo, ben compaginato e connesso, mediante la collaborazione di ogni giuntura, secondo l'energia propria di ciascun membro, riceve forza per crescere in modo da edificare se stesso nella carità”
    Oltre gli uomini c'è Dio; tra gli uomini c'è Cristo, dentro gli uomini c'è lo Spirito.
    Che bella razza la nostra : la nostra razza è trinitaria, una razza sempre comunitaria!”

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