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mercoledì 30 novembre 2016

"YO LES HE DADO LA GLORIA" Ju 17,22-23a




4 commenti:

  1. PRIMA LETTURA (Rm 10,9-18)
    La fede viene dall'ascolto e l'ascolto riguarda la parola di Cristo.
    Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
    Fratello, se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza.
    Dice infatti la Scrittura: Chiunque crede in lui non sarà deluso. Poiché non c'è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato.
    Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? Come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? Come ne sentiranno parlare senza qualcuno che lo annunci? E come lo annunceranno, se non sono stati inviati? Come sta scritto: Quanto sono belli i piedi di coloro che recano un lieto annuncio di bene!
    Ma non tutti hanno obbedito al Vangelo. Lo dice Isaia: Signore, chi ha creduto dopo averci ascoltato? Dunque, la fede viene dall'ascolto e l'ascolto riguarda la parola di Cristo. Ora io dico: forse non hanno udito? Tutt'altro: Per tutta la terra è corsa la loro voce, e fino agli estremi confini del mondo le loro parole.
    Parola di Dio.

    SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 18)
    Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.
    I cieli narrano la gloria di Dio,
    l'opera delle sue mani annuncia il firmamento.
    Il giorno al giorno ne affida il racconto
    e la notte alla notte ne trasmette notizia.
    Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.
    Senza linguaggio, senza parole,
    senza che si oda la loro voce,
    per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
    e ai confini del mondo il loro messaggio.
    Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio

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  2. Antifona

    Accostiamoci con piena fiducia al trono della grazia
    per ricevere misericordia e trovare grazia,
    che ci sostenga al momento opportuno. Alleluia. (Cf. Eb 4,16)

    Colletta

    Il tuo Spirito, o Signore,
    infonda con potenza i suoi doni,
    crei in noi un cuore a te gradito
    e ci renda conformi alla tua volontà.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.
    Prima Lettura
    È necessario che tu dia testimonianza anche a Roma.

    Dagli Atti degli Apostoli
    At 22,3023,6-11

    In quei giorni, [il comandante della coorte,] volendo conoscere la realtà dei fatti, cioè il motivo per cui Paolo veniva accusato dai Giudei, gli fece togliere le catene e ordinò che si riunissero i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio; fece condurre giù Paolo e lo fece comparire davanti a loro.
    Paolo, sapendo che una parte era di sadducèi e una parte di farisei, disse a gran voce nel sinedrio: «Fratelli, io sono fariseo, figlio di farisei; sono chiamato in giudizio a motivo della speranza nella risurrezione dei morti».
    Appena ebbe detto questo, scoppiò una disputa tra farisei e sadducèi e l'assemblea si divise. I sadducèi infatti affermano che non c'è risurrezione né angeli né spiriti; i farisei invece professano tutte queste cose. Ci fu allora un grande chiasso e alcuni scribi del partito dei farisei si alzarono in piedi e protestavano dicendo: «Non troviamo nulla di male in quest'uomo. Forse uno spirito o un angelo gli ha parlato».
    La disputa si accese a tal punto che il comandante, temendo che Paolo venisse linciato da quelli, ordinò alla truppa di scendere, portarlo via e ricondurlo nella fortezza.
    La notte seguente gli venne accanto il Signore e gli disse: «Coraggio! Come hai testimoniato a Gerusalemme le cose che mi riguardano, così è necessario che tu dia testimonianza anche a Roma».

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale

    Dal Sal 15 (16)

    R. Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.

    R. Alleluia, alleluia, alleluia.

    Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
    Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
    Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
    nelle tue mani è la mia vita. R.

    Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
    anche di notte il mio animo mi istruisce.
    Io pongo sempre davanti a me il Signore,
    sta alla mia destra, non potrò vacillare. R.

    Per questo gioisce il mio cuore
    ed esulta la mia anima;
    anche il mio corpo riposa al sicuro,
    perché non abbandonerai la mia vita negli ìnferi,
    né lascerai che il tuo fedele veda la fossa. R.

    Mi indicherai il sentiero della vita,
    gioia piena alla tua presenza,
    dolcezza senza fine alla tua destra. R.




    Acclamazione al Vangelo

    Alleluia, alleluia.

    Siano tutti una cosa sola,
    come tu, Padre, sei in me e io in te,
    perché il mondo creda che tu mi hai mandato. (Gv 17,21)

    Alleluia.

    Vangelo
    Siano perfetti nell'unità.

    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 17,20-26

    In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]
    «Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
    E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me.
    Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch'essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo.
    Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l'amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».

    Parola del Signore.




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    Risposte

    1. Parole del Santo Padre

      Dobbiamo essere uno, una sola cosa, come Gesù e il Padre sono una sola cosa. Questa è proprio la sfida di tutti noi cristiani: non lasciare posto alla divisione fra noi, non lasciare che lo spirito di divisione, il padre della menzogna entri in noi. Cercare sempre l’unità. […] Gesù prega perché noi siamo uno, una sola cosa. E la Chiesa ha tanto bisogno di questa preghiera di unità”. E un altro consiglio che Gesù ha dato in questi giorni di congedo è di rimanere in Lui: ‘Rimanete in me’. E chiede questa grazia […] ‘Padre, voglio che quelli che mi hai dato, anch’essi siano con me dove sono io’. Cioè, che questi rimangano là, con me. Il rimanere in Gesù, in questo mondo, finisce nel rimanere con Lui ‘perché contemplino la mia gloria’. (Omelia da Santa Marta, 21 maggio 2015)

      FAUSTI – Gesù chiede, anche per i discepoli futuri, che siano “uno”. L'essere uno nell'amore rivela sulla terra la santità di Dio unico Padre di tutti.
      Nell'unione tra i fratelli si conosce il Padre e il Suo amore. L'unione tra i fratelli è la “Gloria”, il cielo che si riflette sulla terra: Dio si rivela al creato e lo deifica, a lode sua e salvezza nostra.
      Questa unione tra i fratelli è infatti la continuazione, nello spazio e nel tempo,
      dell'incarnazione del Figlio.
      Questa è la glorificazione Sua e del Padre , che Gesù chiede all'inizio della Sua preghiera.
      I discepoli, pur restando nel mondo, uniti a Gesù come i tralci alla vite, sono “uno” nel Figlio e nel Padre. Vivono della stessa vita, immersi nell'abisso senza fondo del loro amore reciproco, grembo unico di tutto.
      Sono “uno” in Dio, in cielo ; per questo sono “uno” anche sulla terra.
      Attraverso il nostro amore fraterno tutti gli uomini possono conoscere Dio come Padre ; nessuno escluso, perchè tutti siamo Suoi figli amati.
      Il frutto della nostra missione viene dalla nostra unione con il Figlio,
      che ci unisce al Padre e tra di noi.
      La missione non è che l'irradiamento della Gloria : il mondo vede il Padre nel volto dei fratelli di Colui che ha detto :” Chi ha visto me, ha visto il Padre” ( 14, 9).

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    2. https://youtu.be/OGQXzTOfNJE?si=jiGSGlZvaj1UQBIn

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