S. FAUSTI – Il dono di Gesù, il Figlio, è Lui stesso, Parola del Padre. E' la Parola che ci purifica e monda, la verità che ci fa liberi (8, 32), la luce che ci fa uscire “dal” mondo , inteso come appartenenza alla tenebra. Questa Parola è Spirito e Vita (6, 63) : comunicandoci il Suo stesso amore per il Padre e i fratelli ci rende figli di Dio. “Il mondo li odiò”.Il mondo ama ciò che è suo : la tenebra odia la luce , la menzogna odia la verità. I discepoli sono odiati allo stesso modo di Gesù , perché Egli non è dal mondo, ma dal Padre , e dice la verità. Chi è dal mondo ha un altro padre : il diavolo, omicida e menzognero fin dall'inizio. La gioia che i discepoli hanno è quella del Figlio, che non è “dal” mondo, ma “dal” Padre, il qualle non lo lascia mai solo (16,32). Anche nelle afflizioni gode sempre della Sua consolazione (2 Cor 1, 3-7). I discepoli devono restare nel mondo, senza essere dal mondo. Così possono continuare la Sua missione , per la salvezza del mondo. Essi sono nella carne, ma non vivono della carne . Vivono in questo mondo e in questa carne da figli della luce. Il Padre Santo, custodendoli nel Suo nome, li rende uno nell'amore . In questo modo li preserva dal maligno, il diavolo che li divide dal Padre e dai fratelli, per imprigionarli nelle tenebre, solitudine e tristezza.
VANGELO DEL GIORNO Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 17, 11b-19
In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:] «Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi. Quand'ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità».
PAROLE DEL SANTO PADRE Sappiamo bene quanto stesse a cuore a Gesù che i suoi discepoli rimanessero uniti nel suo amore. «Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi» (Gv 17,11). Questa unità era già minacciata mentre Gesù era ancora tra i suoi. Il Signore, però, ha insistito tanto sull’unità nel nome del Padre, facendoci intendere che il nostro annuncio e la nostra testimonianza saranno tanto più credibili quanto più noi per primi saremo capaci di vivere in comunione e di volerci bene. (Udienza Generale, 8 ottobre 2014)
Martinez “Cristoterapia della gioia” - S. Tommaso d'Aquino sostiene che : “La gioia è un effetto dell'amore”. Di un amore che è tanto più vero, quanto più è appassionato. “Caritas passio est” hanno scritto i Padri d'Oriente e d'Occidente... Guardando alla nostra esistenza umana, è la gioia che bussa alla porta della vita degli uomini che soffrono e si affaticano. La gioia dice alla sofferenza : “lasciami entrare”. Ma la sofferenza tace, non apre, perchè non ha lingua per rispondere, non trova parole per corrispondere al linguaggio dell'amore. “Le opere del Signore nostro sono amarezze seguite da dolcezza, tenebre seguite da luce, tristezze seguite da gioia; mentre quelle del mondo sono dolcezze seguite da amarezze, luci seguite da tenebre, gioie seguite da tristezze. Conoscerà la verità colui che avrà gustato queste cose per esperienza personale e non per sentito dire” (Isacco il Siro).
Ancora è difficile lasciarci sfiorare il cuore da questi raggi di Luce che Cristo lascia intravedere della Sua Preghiera al Padre! Che lo Spirito apra occhi, mente e cuore alla profondità di questo Amore che sgorga da un Cuore trafitto, la cui trafittura diventa una sorgente di Rinascita e di Santificazione per tutti! Iniziando da colpevoli , preghiamo :”Rendimi la gioia di essere salvato, sostieni in me un animo generoso!...Uno spirito contrito è sacrificio a Dio, un cuore affranto e umiliato, Dio, Tu non disprezzi. Nel Tuo Amore fa' grazia a Sion, rialza le mura di Gerusalemme” (Sl 50,14-20) Paolo , dopo essere stato un persecutore, (At 9, 3-19), prega per tutti :” Per questo motivo piego le ginocchia davanti al Padre,dal quale ogni famiglia nei cieli e sulla terra prende nome, affinché egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere potentemente fortificati, mediante lo Spirito suo, nell'uomo interiore, e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, perché, radicati e fondati nell'amore, siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità dell'amore di Cristo e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio. Or a Colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo, a Lui sia la gloria nella chiesa, e in Cristo Gesù, per tutte le età, nei secoli dei secoli. “(Ef 3,14-21). Nell'infinita grandezza di questo Amore, siamo accolti per diventare un grande unico Cuore, in Gesù , a Lui ci affidiamo e affidiamo tutta la Chiesa, e tutti i figli di Dio , ovunque siano , in tutte le nazioni, nel mondo intero.
S. FAUSTI – Il dono di Gesù, il Figlio, è Lui stesso, Parola del Padre. E' la Parola che ci purifica e monda, la verità che ci fa liberi (8, 32), la luce che ci fa uscire “dal” mondo , inteso come appartenenza alla tenebra.
RispondiEliminaQuesta Parola è Spirito e Vita (6, 63) : comunicandoci il Suo stesso amore per il Padre e i fratelli ci rende figli di Dio.
“Il mondo li odiò”.Il mondo ama ciò che è suo : la tenebra odia la luce , la menzogna odia la verità.
I discepoli sono odiati allo stesso modo di Gesù , perché Egli non è dal mondo, ma dal Padre , e dice la verità. Chi è dal mondo ha un altro padre : il diavolo, omicida e menzognero fin dall'inizio.
La gioia che i discepoli hanno è quella del Figlio, che non è “dal” mondo, ma “dal” Padre, il qualle non lo lascia mai solo (16,32).
Anche nelle afflizioni gode sempre della Sua consolazione (2 Cor 1, 3-7).
I discepoli devono restare nel mondo, senza essere dal mondo.
Così possono continuare la Sua missione , per la salvezza del mondo.
Essi sono nella carne, ma non vivono della carne . Vivono in questo mondo e in questa carne da figli della luce. Il Padre Santo, custodendoli nel Suo nome, li rende uno nell'amore . In questo modo li preserva dal maligno, il diavolo che li divide dal Padre e dai fratelli, per imprigionarli nelle tenebre, solitudine e tristezza.
VANGELO DEL GIORNO
RispondiEliminaDal Vangelo secondo Giovanni
Gv 17, 11b-19
In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]
«Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi.
Quand'ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità».
PAROLE DEL SANTO PADRE
Sappiamo bene quanto stesse a cuore a Gesù che i suoi discepoli rimanessero uniti nel suo amore. «Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi» (Gv 17,11). Questa unità era già minacciata mentre Gesù era ancora tra i suoi. Il Signore, però, ha insistito tanto sull’unità nel nome del Padre, facendoci intendere che il nostro annuncio e la nostra testimonianza saranno tanto più credibili quanto più noi per primi saremo capaci di vivere in comunione e di volerci bene. (Udienza Generale, 8 ottobre 2014)
Martinez “Cristoterapia della gioia” - S. Tommaso d'Aquino sostiene che : “La gioia è un effetto dell'amore”. Di un amore che è tanto più vero, quanto più è appassionato. “Caritas passio est” hanno scritto i Padri d'Oriente e d'Occidente... Guardando alla nostra esistenza umana, è la gioia che bussa alla porta della vita degli uomini che soffrono e si affaticano. La gioia dice alla sofferenza : “lasciami entrare”. Ma la sofferenza tace, non apre, perchè non ha lingua per rispondere, non trova parole per corrispondere al linguaggio dell'amore.
RispondiElimina“Le opere del Signore nostro sono amarezze seguite da dolcezza, tenebre seguite da luce, tristezze seguite da gioia; mentre quelle del mondo sono dolcezze seguite da amarezze, luci seguite da tenebre, gioie seguite da tristezze. Conoscerà la verità colui che avrà gustato queste cose per esperienza personale e non per sentito dire” (Isacco il Siro).
RispondiEliminaAncora è difficile lasciarci sfiorare il cuore da questi raggi di Luce che Cristo lascia intravedere della Sua Preghiera al Padre! Che lo Spirito apra occhi, mente e cuore alla profondità di questo Amore che sgorga da un Cuore trafitto, la cui trafittura diventa una sorgente di Rinascita e di Santificazione per tutti! Iniziando da colpevoli , preghiamo :”Rendimi la gioia di essere salvato, sostieni in me un animo generoso!...Uno spirito contrito è sacrificio a Dio, un cuore affranto e umiliato, Dio, Tu non disprezzi. Nel Tuo Amore fa' grazia a Sion, rialza le mura di Gerusalemme” (Sl 50,14-20)
Paolo , dopo essere stato un persecutore, (At 9, 3-19), prega per tutti :” Per questo motivo piego le ginocchia davanti al Padre,dal quale ogni famiglia nei cieli e sulla terra prende nome, affinché egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere potentemente fortificati, mediante lo Spirito suo, nell'uomo interiore, e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, perché, radicati e fondati nell'amore, siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità dell'amore di Cristo e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.
Or a Colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo, a Lui sia la gloria nella chiesa, e in Cristo Gesù, per tutte le età, nei secoli dei secoli. “(Ef 3,14-21).
Nell'infinita grandezza di questo Amore, siamo accolti per diventare un grande unico Cuore, in Gesù , a Lui ci affidiamo e affidiamo tutta la Chiesa, e tutti i figli di Dio , ovunque siano , in tutte le nazioni, nel mondo intero.