Santa Maria , donna del vino nuovo, quante volte sperimentiamo pure noi che il banchetto della vita languisce e la felicità si spegne sul volto dei commensali! E' il vino della festa che viene meno. Muoviti, allora , a compassione di noi, e ridonaci il gusto delle cose.Solo così , le giare della nostra esistenza si riempiranno fino all'orlo di significati ultimi. E l'ebrezza di vivere e di far vivere ci farà finalmente provare le vertigini. Santa Maria, donna del vino nuovo, fautrice così impaziente del cambio, che a Cana di Galilea provocasti anzitempo il più grandioso esodo della storia, obbligando Gesù alle prove generali della Pasqua definitiva, Tu resti per noi il simbolo imperituro della giovinezza. Perchè è proprio dei giovani percepire l'usura dei moduli che non reggono più, e invocare rinascite che si ottengono solo con radicali rovesciamenti di fronte, e non con impercettibili restauri di laboratorio. . Santa Maria, donna del vino nuovo, noi ti ringraziamo , infine , perchè con le parole :” Fate tutto quello che Egli vi dirà” Tu ci sveli il misterioso segreto della giovinezza. E ci affidi il potere di svegliare l'aurora anche nel cuore della notte.Tonino Bello
S. FAUSTI - “Erano lì sei idrie di pietra” i dettagli non sono superflui. Sono rispettivamente un richiamo alla creazione dell'uomo, compiuta al sesto giorno, alla legge scritta su tavole di pietra e ai riti che essa prescrive. Anche le idrie sono lì, come la Madre di Gesù. Richiamano il battesimo del Battista, che venne a battezzare perché fosse rivelato Colui sul quale scende e dimora lo Spirito : Gesù non è venuto ad abolire, ma a compiere l'Alleanza Antica (Mt5,17) che comporta l'osservanza della legge. Questa , a sua volta, si riassume nei 613 precetti. La Parola pervade ogni tempo e forma la struttura stessa dell'uomo, nel suo intimo. Ma la legge è compiuta a pieno solo dall'amore (Rom 13,10). Le idrie , lo sappiamo adesso, erano vuote. Vuote come l'attesa che non ha incontrato l'Atteso, come il comando dell'amore che non è adempiuto, come l'alleanza rotta dal peccato, come la sposa senza lo sposo. La stessa legge può essere osservata in tutte le prescrizioni, come fa il fratello maggiore, ma con rancore e ira, senza amore e senza neppure sospettare che Dio sia gioia e festa, sinfonia e danza. Gesù ordina di riempire d'acqua le idrie : l'attesa di Israele va riempita dell'attesa di ogni uomo. In essa tutta la creazione si apre si apre al suo futuro, al vino del settimo giorno che il Figlio dell'uomo offre in abbondanza. Il ,maestro di tavola rappresenta Israele e i suoi maestri, intenditori della promessa, che constatano con sorpresa la bontà del vino che i servi hanno attinto. Il maestro di tavola, come i giudei, ignora “da dove” viene il vino bello. E' come lo Spirito, come Gesù stesso, che nessuno sa da dove viene e dove va (3,8). Chi ha attinto l'acqua , sa che il tutto viene dall'aver obbedito a Gesù, seguendo le parole di Maria.
Santa Maria , donna del vino nuovo, quante volte sperimentiamo pure noi che il banchetto della vita languisce e la felicità si spegne sul volto dei commensali!
RispondiEliminaE' il vino della festa che viene meno.
Muoviti, allora , a compassione di noi, e ridonaci il gusto delle cose.Solo così , le giare della nostra esistenza si riempiranno fino all'orlo di significati ultimi. E l'ebrezza di vivere e di far vivere ci farà finalmente provare le vertigini.
Santa Maria, donna del vino nuovo, fautrice così impaziente del cambio, che a Cana di Galilea provocasti anzitempo il più grandioso esodo della storia, obbligando Gesù alle prove generali della Pasqua definitiva, Tu resti per noi il simbolo imperituro della giovinezza.
Perchè è proprio dei giovani percepire l'usura dei moduli che non reggono più, e invocare rinascite che si ottengono solo con radicali rovesciamenti di fronte, e non con impercettibili restauri di laboratorio. .
Santa Maria, donna del vino nuovo, noi ti ringraziamo , infine , perchè con le parole :” Fate tutto quello che Egli vi dirà” Tu ci sveli il misterioso segreto della giovinezza.
E ci affidi il potere di svegliare l'aurora anche nel cuore della notte.Tonino Bello
S. FAUSTI - “Erano lì sei idrie di pietra” i dettagli non sono superflui. Sono rispettivamente un richiamo alla creazione dell'uomo, compiuta al sesto giorno, alla legge scritta su tavole di pietra e ai riti che essa prescrive. Anche le idrie sono lì, come la Madre di Gesù.
RispondiEliminaRichiamano il battesimo del Battista, che venne a battezzare perché fosse rivelato Colui sul quale scende e dimora lo Spirito : Gesù non è venuto ad abolire, ma a compiere l'Alleanza Antica (Mt5,17) che comporta l'osservanza della legge. Questa , a sua volta, si riassume nei 613 precetti.
La Parola pervade ogni tempo e forma la struttura stessa dell'uomo, nel suo intimo.
Ma la legge è compiuta a pieno solo dall'amore (Rom 13,10).
Le idrie , lo sappiamo adesso, erano vuote. Vuote come l'attesa che non ha incontrato l'Atteso, come il comando dell'amore che non è adempiuto, come l'alleanza rotta dal peccato, come la sposa senza lo sposo. La stessa legge può essere osservata in tutte le prescrizioni, come fa il fratello maggiore, ma con rancore e ira, senza amore e senza neppure sospettare che Dio sia gioia e festa, sinfonia e danza.
Gesù ordina di riempire d'acqua le idrie : l'attesa di Israele va riempita dell'attesa di ogni uomo.
In essa tutta la creazione si apre si apre al suo futuro, al vino del settimo giorno che il Figlio dell'uomo offre in abbondanza. Il ,maestro di tavola rappresenta Israele e i suoi maestri, intenditori della promessa, che constatano con sorpresa la bontà del vino che i servi hanno attinto.
Il maestro di tavola, come i giudei, ignora “da dove” viene il vino bello. E' come lo Spirito, come Gesù stesso, che nessuno sa da dove viene e dove va (3,8).
Chi ha attinto l'acqua , sa che il tutto viene dall'aver obbedito a Gesù, seguendo le parole di Maria.