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giovedì 5 febbraio 2015

“TÚ ERES EL HIJO DE DIOS" Ju 1,47-49








3 commenti:

  1. S. FAUSTI - Gesù guarda dentro Natanaele . Lo vede e lo conosce , senza che nessuno gli abbia parlato di lui. Gesù fa di Natanaele l'elogio del giusto, che cammina secondo la Parola del Signore.
    La menzogna è una parola ingannevole per intrappolare l'altro e impadronirsi di lui. La Scrittura ci vuol liberare dalle parole dolose che distruggono ciò che la Parola ha creato.
    "Mentre eri sotto il fico, ti ho visto" Nella tradizione del giudaismo il fico, albero della conoscenza della felicità e della sventura, può simboleggiare lo studio della legge, con il suo dolce frutto. Gesù lo ha visto mentre si applicava con impegno allo studio della Scrittura, che l'ha preparato all'incontro con Colui del quale essa parla.
    Natanaele, come è riconosciuto da Gesù, lo riconosce.
    Probabilmente per Natanaele "Figlio di Dio" e "Re d'Israele" significano Messia. Per il lettore invece è già l'anticipo del mistero profondo del Figlio.

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  2. Antifona
    In principio e prima dei secoli il Verbo era Dio:
    egli stesso si degnò di nascere Salvatore del mondo. (Cf. Gv 1,1)

    O Padre, che nella nascita del tuo Figlio unigenito
    hai dato mirabile principio
    alla redenzione del tuo popolo,
    rafforza la nostra fede,
    perché, guidati da Cristo,
    giungiamo al premio della gloria promessa.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    Noi siamo passati dalla morte alla vita perché amiamo i fratelli.
    Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
    1Gv 3,11-21

    Figlioli, questo è il messaggio che avete udito da principio: che ci amiamo gli uni gli altri. Non come Caino, che era dal Maligno e uccise suo fratello. E per quale motivo l'uccise? Perché le sue opere erano malvagie, mentre quelle di suo fratello erano giuste.
    Non meravigliatevi, fratelli, se il mondo vi odia. Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte. Chiunque odia il proprio fratello è omicida, e voi sapete che nessun omicida ha più la vita eterna che dimora in lui.
    In questo abbiamo conosciuto l'amore, nel fatto che egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli. Ma se uno ha ricchezze di questo mondo e, vedendo il suo fratello in necessità, gli chiude il proprio cuore, come rimane in lui l'amore di Dio? Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità.
    In questo conosceremo che siamo dalla verità e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore, qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa. Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 99 (100)
    R. Acclamate il Signore, voi tutti della terra.
    Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
    servite il Signore nella gioia,
    presentatevi a lui con esultanza. R.

    Riconoscete che solo il Signore è Dio:
    egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
    suo popolo e gregge del suo pascolo. R.

    Varcate le sue porte con inni di grazie,
    i suoi atri con canti di lode,
    lodatelo, benedite il suo nome. R.

    Perché buono è il Signore,
    il suo amore è per sempre,
    la sua fedeltà di generazione in generazione. R.

    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Un giorno santo è spuntato per noi:
    venite, popoli, adorate il Signore,
    oggi una grande luce è discesa sulla terra.

    Alleluia.

    Vangelo
    Tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele.
    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 1,43-51

    In quel tempo, Gesù volle partire per la Galilea; trovò Filippo e gli disse: «Seguimi!». Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro.
    Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaèle gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
    Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l'albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l'albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
    Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell'uomo».

    Parola del Signore.


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  3. I PRIMI DISCEPOLI
    Gesù dirà di Se Stesso : “Io Sono la Porta, se uno entra attraverso di Me, sarà salvo....Io sono venuto perché abbiano la Vita e l'abbiano in abbondanza” (Gv 10,8-10).
    Il Salmo invita a “ Varcate le Sue porte con inni di grazie, i Suoi atri con canti di lode!”
    Filippo che ha seguito Gesù lo annuncia a Natanaele .
    A questi Egli rivela la sua vera identità e la sua sincerità e l'ingresso attraverso di Lui nella Via al Cielo, dove Angeli scendono e salgono verso Dio.
    Egli conosce ogni cuore e ad ognuno rivela l'esperienza più attesa e fondante del Suo meraviglioso incontro.
    Ed ogni incontro è Teofania, Rivelazione della Sua Potenza !
    Scriveva il profeta Abacuc :”La Sua maestà ricopre i cieli, delle Sue lodi è piena la terra.
    Il Suo Splendore è come la Luce,bagliori di folgore escono dalle Sue mani” (3,3-4)
    Nell'umile presenza di Gesù , ogni discepolo scopre i prodigi del Dio-con-noi, l'Emmanuele.

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