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sabato 21 febbraio 2015

JU2,22 "CREYERON"


2 commenti:

  1. S. Paolo " 2Cor, 4, 13-15 "Animati da questo stesso spirito di fede di cui sta scritto : Ho creduto, perciò ho parlato, anche noi crediamo e perciò parliamo, convinti che Colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a Lui insieme con voi. Tutto infatti è per voi, perchè la grazia, accresciuta a opera di molti, faccia abbondare l'inno di ringraziamento , per la gloria di Dio "

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  2. S. FAUSTI – La Parola del Signore non è mai capita quando è detta, ma quando si realizza. Anche se non la si capisce, non è inutile; la si ricorda quando avviene il fatto, che senza di essa non avrebbe il suo significato. Dio dirige la storia con la Sua Parola , che non resta senza effetto
    (Is 55,11) e si compie sempre a suo tempo. Un primo ricordo delle Parole del Salmo 69,10 ha illuminato la purificazione del Tempio e prefigurato la Passione dell'Agnello.
    Ora il ricordo della parola di Gesù illuminerà la sua Risurrezione : i discepoli capiranno allora il significato della Parola che ora hanno ascoltato.
    L'evento della Resurrezione , preannunciato da Gesù, sarà il compimento del disegno di Dio di cui la Scrittura parla.
    Qui la Parola di Gesù è messa sulla stesso piano della Scrittura .
    Lui infatti è la Parola diventata Carne , anche se le Parole della Scrittura si capiscono da ciò che avviene nella Sua Carne che passa dalla morte alla vita , realizzando ogni promessa di Dio.
    Ancora oggi ci parla dalla Sua carne che sono i fratelli più poveri.
    C'è sempre il pericolo di fare della Sua Parola un feticcio del passato, senza accorgersi che ci parla “ora”. Questo diverso modo di concepire la Parola fa la differenza tra gli scribi e i profeti.

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