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martedì 11 agosto 2015

EL PAN DEL CIELO Ju 6, 30-33


4 commenti:

  1. CANTO DEL DIO NASCOSTO - S. KAROL WOJTYLA
    O maestri dell'Ellade, vi narro un grande miracolo :
    non importa vegliare sull'Essere che scorre via tra le dita,
    c'è la Bellezza reale,
    celata sotto il Sangue vivo.

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  2. LETTURA DEL GIORNO
    Dagli Atti degli Apostoli At 7,51 - 8,1

    In quei giorni, Stefano [diceva al popolo, agli anziani e agli scribi:] «Testardi e incirconcisi nel cuore e nelle orecchie, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo. Come i vostri padri, così siete anche voi. Quale dei profeti i vostri padri non hanno perseguitato? Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete diventati traditori e uccisori, voi che avete ricevuto la Legge mediante ordini dati dagli angeli e non l'avete osservata».

    All'udire queste cose, erano furibondi in cuor loro e digrignavano i denti contro Stefano.

    Ma egli, pieno di Spirito Santo, fissando il cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio e disse: «Ecco, contemplo i cieli aperti e il Figlio dell'uomo che sta alla destra di Dio».
    Allora, gridando a gran voce, si turarono gli orecchi e si scagliarono tutti insieme contro di lui, lo trascinarono fuori della città e si misero a lapidarlo. E i testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Sàulo.
    E lapidavano Stefano, che pregava e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito». Poi piegò le ginocchia e gridò a gran voce: «Signore, non imputare loro questo peccato». Detto questo, morì.
    Saulo approvava la sua uccisione.

    VANGELO DEL GIORNO
    Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 6,30-35

    In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: "Diede loro da mangiare un pane dal cielo"».

    Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».

    Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».
    Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».

    PAROLE DEL SANTO PADRE
    Stefano è stato capace di perdonare i suoi uccisori perché, pieno di Spirito Santo, fissava il cielo e aveva gli occhi aperti su Dio (cfr At 7,55). Dalla preghiera gli venne la forza di subire il martirio. Dobbiamo pregare con insistenza lo Spirito Santo perché effonda su di noi il dono della fortezza che guarisce le nostre paure, le nostre debolezze, le nostre piccolezze e allarga il cuore per perdonare. Perdonare sempre! (Angelus, 26 dicembre 2018)

    ----> Ju "YO SOY EL PAN DE VIDA" Ju 6, 34-35

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  3. S. FAUSTI - Gesù sposta l'attenzione da Mosè a Dio stesso ( chiamato' Padre mio')
    dal passato ('vi ha dato' ) al presente ( 'vi dà') e dai 'padri' a 'voi', gli ascoltatori.
    Il pane dal cielo non viene da un uomo, non è qualcosa di passato e non riguarda i nostri padri : è dal 'Padre mio ' che lo dà al presente a 'voi' che mi ascoltate, dice Gesù.
    La manna è un pane dal cielo, ma non quello vero.
    Essa è un segno che preannuncia il pane vero, quello che non perisce e dà la vita eterna. Gesù aiuta i suoi ascoltatori a leggere i doni del passato come rimando a ciò che Dio opera adesso per loro.


    A.V. - “La Maternità divina che abbassa Dio verso la creatura, innalza questa verso Dio. Per incarnarsi, Gesù volle prendere la sostanza da Maria e, volendosi ora unire tanto strettamente a noi da fare quasi una nuova incarnazione d'amore, nelle nostre particolari umanità, vuole che queste appartengano alla Sua Divina Madre. Nessuna umanità, nessuna sostanza gli piace se non è sua, nessuna è adatta ad essere assunta da Lui, se non è formata, nutrita e preparata da Lei.
    In realtà ,l'Eucarestia è l'estremo tentativo di Dio di rivelarci Chi Lui è.
    E' l'appello silenzioso rivolto ai discepoli e alle discepole appassionati, affinché trasformino la società in Corpo di Cristo. Se Lo Adoriamo e Lo Accogliamo, anche i nostri occhi si apriranno allo “spezzare del pane”, i nostri cuori si infiammeranno e ritorneremo “in comunità” come i due discepoli di Emmaus (Lc 24).
    Gesù è la Missione che il Padre Gli ha affidato. La Sua Missione, con tutte le vicende che comporta, è inclusa nella Sua persona, in quello che Lui è.
    Tutta la tradizione spirituale, allora, insiste nel ricordare che la Chiesa adempie alla sua missione
    più per quello che é che per quello che fa.
    Ma, ahimè, è qui la nostra dolorosa scissione : vogliamo organizzare, fare dalla mattina alla sera ogni cosa per evangelizzare, ma quasi senza Gesù.
    La contemplazione, in sostanza, deve precedere sempre l'azione e accompagnarla, non perché sia più nobile in se stessa, ma perché è l'azione di Gesù che il missionario è chiamato a portare al mondo e alle anime.
    La vita al Carmelo diventa una prefigurazione della vita in Cielo , facendo ai Suoi Piedi ,ciò che gli Angeli e i Santi fanno al cospetto di Dio.

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  4. La gloriosa testimonianza alla verità di Stefano gli mette contro tutti coloro che Egli avverte sulla resistenza allo Spirito che essi pongono , ed essi furenti lo trascinano verso le mura della città per lapidarlo ed egli , immediatamente, entra nel cielo di Dio e vede Gesù che siede alla destra del Padre. La sua parola scatena la lapidazione ed egli muore come Gesù, offrendo lo spirito al Signore e perdonando i suoi uccisori. Il confine tra cielo e terra è aperto su questo martirio e Saulo era spettatore di tale primo martirio nel nome di Gesù.. Nel Vangelo il popolo chiede a Gesù un segno per credere e ricorda la manna data ai padri nel deserto e subito una nuova manifestazione del Dono di Dio scende su di loro .”Il pane di Dio è Colui che scende dal cielo e dà la Vita al mondo” All'attesa del popolo e alla domanda :”Signore, dacci sempre questo Pane” la rivelazione immediata del Dio fatto Uomo che al Nome di Dio “Io Sono” dona la figura del Pane, di Sé Pane di Vita per tutti, per ogni giorno della vita del mondo! E al miracolo del Pane di Vita, segue la pienezza promessa, per cui non li colpiranno più fame e sete, avranno in sé la Vita di Dio, il culmine del desiderio di ogni creatura.”Quando il Signore elargirà il Suo Bene, la nostra terra darà il suo frutto. Davanti a lui camminerà la giustizia, e sulla via dei Suoi passi la Salvezza” (Sl 85,13-14).
    Nasce il significato di ogni Eucaristia, culmine e fonte della Vita della Chiesa ”Davanti a me tu prepari una Mensa sotto gli occhi dei miei nemici, cospargi di olio il mio capo. Il mio Calice trabocca” (Sl -Il Signore è il Mio Pastore 23,5).

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