Translate

lunedì 31 agosto 2015

YO SOY EL PAN VIVO Ju 6,51-53


5 commenti:

  1. CANTO DEL DIO NASCOSTO - S. KAROL WOJTYLA
    Ed Egli stesso nell'offerta
    c'incantò con la sua semplicità,
    la povertà, la mangiatoia, il fieno.
    La Madre, allora, sollevò il Bambino
    e lo cullava tra le braccia
    e nelle fasce Gli avvolgeva i piedi.
    Miracolo - miracolo - miracolo!
    quando proteggo Dio con la mia umanità,
    da Lui protetto col Suo amore,
    protetto col Suo martirio.

    RispondiElimina
  2. Santa Maria, Madre del Redentore, corredentrice nostra, nel Corpo che il Tuo Figlio ci dona e nel Sangue che ci purifica, la Tua offerta unita alla Sua, sia sempre adorata ! e nel silenzio possiamo lasciarci coinvolgere , guardando il nostro prossimo, in un dono di comunione e di preghiera!
    Madre, aiutaci Tu, coprendoci col Tuo manto materno , Tu che conosci la nostra debole risposta e il nostro grande bisogno di partecipazione!

    RispondiElimina

  3. L’Agnello immolato
    è degno di ricevere potenza e ricchezza, sapienza e forza,
    onore, gloria e benedizione. Alleluia. (Ap 5,12)
    Dio onnipotente,
    che ci hai fatto conoscere la grazia della risurrezione del Signore,
    donaci di rinascere a vita nuova
    per la forza del tuo Spirito di amore.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    1 Lettura
    Egli è lo strumento che ho scelto per me, affinché porti il mio nome dinanzi alle nazioni.
    Dagli Atti degli Apostoli
    At 9,1-20

    In quei giorni, Sàulo, spirando ancora minacce e stragi contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damàsco, al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme tutti quelli che avesse trovato, uomini e donne, appartenenti a questa Via.
    E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damàsco, all'improvviso lo avvolse una luce dal cielo e, cadendo a terra, udì una voce che gli diceva: «Sàulo, Sàulo, perché mi perséguiti?». Rispose: «Chi sei, o Signore?». Ed egli: «Io sono Gesù, che tu perséguiti! Ma tu àlzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare».
    Gli uomini che facevano il cammino con lui si erano fermati ammutoliti, sentendo la voce, ma non vedendo nessuno. Sàulo allora si alzò da terra, ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla. Così, guidandolo per mano, lo condussero a Damàsco. Per tre giorni rimase cieco e non prese né cibo né bevanda.
    C'era a Damàsco un discepolo di nome Ananìa. Il Signore in una visione gli disse: «Ananìa!». Rispose: «Eccomi, Signore!». E il Signore a lui: «Su, va' nella strada chiamata Diritta e cerca nella casa di Giuda un tale che ha nome Sàulo, di Tarso; ecco, sta pregando, e ha visto in visione un uomo, di nome Ananìa, venire a imporgli le mani perché recuperasse la vista». Rispose Ananìa: «Signore, riguardo a quest'uomo ho udito da molti quanto male ha fatto ai tuoi fedeli a Gerusalemme. Inoltre, qui egli ha l'autorizzazione dei capi dei sacerdoti di arrestare tutti quelli che invocano il tuo nome». Ma il Signore gli disse: «Va', perché egli è lo strumento che ho scelto per me, affinché porti il mio nome dinanzi alle nazioni, ai re e ai figli d'Israele; e io gli mostrerò quanto dovrà soffrire per il mio nome».
    Allora Ananìa andò, entrò nella casa, gli impose le mani e disse: «Sàulo, fratello, mi ha mandato a te il Signore, quel Gesù che ti è apparso sulla strada che percorrevi, perché tu riacquisti la vista e sia colmato di Spirito Santo». E subito gli caddero dagli occhi come delle squame e recuperò la vista. Si alzò e venne battezzato, poi prese cibo e le forze gli ritornarono.
    Rimase alcuni giorni insieme ai discepoli che erano a Damàsco, e subito nelle sinagoghe annunciava che Gesù è il Figlio di Dio.

    Parola di Dio.

    Salmo 116 (117)
    R. Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.

    Genti tutte, lodate il Signore,
    popoli tutti, cantate la sua lode. R.

    Perché forte è il suo amore per noi
    e la fedeltà del Signore dura per sempre. R.

    Alleluia, alleluia.
    Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue
    rimane in me e io in lui, dice il Signore. (Gv 6,56)
    Alleluia.

    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 6,52-59

    In quel tempo, i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
    Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
    Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
    Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao.

    Parola del Signore.

    RispondiElimina
  4. PAROLE DEL SANTO PADRE
    Gesù sa che il Padre gli chiede non solo di dare da mangiare alla gente, ma di dare sé stesso, di spezzare sé stesso, la propria vita, la propria carne, il proprio cuore perché noi possiamo avere la vita. Queste parole del Signore risvegliano in noi lo stupore per il dono dell’Eucaristia. Nessuno in questo mondo, per quanto ami un’altra persona, può farsi cibo per lei. Dio lo ha fatto, e lo fa, per noi. (Angelus, 8 agosto 2021)

    RispondiElimina
  5. GIOVANNI 6, 52-59
    Paolo, allora Saulo, incontra Cristo sulla via di Damasco, egli che stava perseguitando i cristiani, minacciandoli violentemente e conducendoli prigionieri, convinto di realizzare un giusto ordine, secondo la legge. Ma il mistero della presenza di Gesù sfolgorante innanzi a Lui, lo blocca e lo illumina con la Sua Onnipotente Presenza , e con la realtà del travisamento della sua missione, che è perseguitare nei cristiani Gesù Stesso. Vivente in loro.
    Ecco che quello che Egli ha promesso “Chi mangia la Mia Carne e beve il Mio Sangue rimane in Me ed io in Lui” viene confermato dalla domanda a Paolo :”Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?”, ed egli ,sfolgorato dalla luce ,”Chi sei, Signore?” : ”Sono Gesù che tu perseguiti!”.
    Quindi la identificazione che Gesù fa di Se Stesso con il Suo Corpo Mistico, derivante dalla Comunione vissuta da chi si nutre del Suo Corpo e del Suo Sangue, fa sì che chi vive di Lui viva per Lui.
    La Comunione d'Amore che Gesù ha col Padre, che Lo ha inviato , di cui realizza la Gloria nel compimento del Suo Volere, desidera sia riflessa nell'obbedienza dei Suoi e nella testimonianza della Chiesa.
    Mangiare la Carne di Gesù, nutrirsi di Eucaristia, è ricevere la Vita del Figlio, che è Eterna ed essere da Lui Risuscitati nell'ultimo giorno per entrare nel Suo regno di Pace e di Gioia senza fine.
    Paolo ne sarà il più grande annunciatore ai pagani di quel tempo e manifesterà i misteri del Regno a tutti i cristiani delle prime comunità. Coronerà con il martirio la sua predicazione.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.