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lunedì 17 agosto 2015

"TODO LO QUE ME DA EL PADRE" Ju 6,36-38


7 commenti:

  1. S. KAROL WOJTYLA - CANTO DEL DIO NASCOSTO
    Non così si presenta la forza vitale della luce.
    Quando il mare rapidamente ti nasconde
    e ti scioglie in abissi silenziosi
    - la luce strappa bagliori verticali alle onde languide
    e il mare piano finisce, affluisce un chiarore.

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  2. FAUSTI - “Pur avendo visto me, tuttavia non credete” I Suoi ascoltatori “vedono” il Pane della Vita , di cui quello nel deserto e quello sul monte sono segno, e tuttavia non credono in Lui.
    Hanno visto i segni e ne hanno ascoltato il significato.
    C'è nel loro cuore un impedimento a credere che non c'era nella Samaritana.
    Il Signore non può essere il loro pane, fino a quando altri pani sono il loro signore .
    Non possono credere in Dio , finché il loro dio è il proprio io.
    Preferiscono le tenebre alla luce, perché le loro opere sono malvagie.
    Le resistenze che abbiamo nel credere al Figlio vengono dalla menzogna che ci impedisce di accettare che Dio è Padre e noi Suoi figli.
    L'opera di Dio , in quanto Padre , è attirare tutti, nessuno escluso al Figlio, nel quale Lui ci è Padre e noi gli siamo figli.Venire al Figlio e unirsi a Lui è il fine dell'uomo,fatto al sesto giorno perché in Lui la creazione attinga il settimo e Dio sia tutto in tutti. (1Cor 15,28).
    Gesù non “espelle” e “non perde” nessuno dei Suoi fratelli che il Padre gli ha dato. Anzi, dà loro la vita eterna e li risusciterà all'ultimo giorno.

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  3. LETTURA DEL GIORNO
    Dagli Atti degli Apostoli
    At 8,1b-8

    In quel giorno scoppiò una violenta persecuzione contro la Chiesa di Gerusalemme; tutti, ad eccezione degli apostoli, si dispersero nelle regioni della Giudea e della Samarìa.

    Uomini pii seppellirono Stefano e fecero un grande lutto per lui. Sàulo intanto cercava di distruggere la Chiesa: entrava nelle case, prendeva uomini e donne e li faceva mettere in carcere.

    Quelli però che si erano dispersi andarono di luogo in luogo, annunciando la Parola.

    Filippo, sceso in una città della Samarìa, predicava loro il Cristo. E le folle, unanimi, prestavano attenzione alle parole di Filippo, sentendolo parlare e vedendo i segni che egli compiva. Infatti da molti indemoniati uscivano spiriti impuri, emettendo alte grida, e molti paralitici e storpi furono guariti. E vi fu grande gioia in quella città.

    VANGELO DEL GIORNO
    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 6,35-40

    In quel tempo, disse Gesù alla folla:
    «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete.

    Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

    E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».

    PAROLE DEL SANTO PADRE
    Gesù si rivela come il pane, cioè l’essenziale, il necessario per la vita di ogni giorno, senza di Lui la cosa non funziona. Non un pane tra tanti altri, ma il pane della vita. In altre parole, noi, senza di Lui, più che vivere, vivacchiamo: perché solo Lui ci nutre l’anima, solo Lui ci perdona da quel male che da soli non riusciamo a superare, solo Lui ci fa sentire amati anche se tutti ci deludono, solo Lui ci dà la forza di amare, solo Lui ci dà la forza di perdonare nelle difficoltà, solo Lui dà al cuore quella pace di cui va in cerca, solo Lui dà la vita per sempre quando la vita quaggiù finisce. (Angelus, domenica 8 agosto 2021)

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    Risposte
    1. BENEDETTO XVI - "L'uomo è destinato a respirare l'infinità dell'Eterno Amore ; non potendolo, resta prigioniero di profondità oscure. Solo la Fede ci conduce in spazi aperti , come dicono i Salmi" (Diener eurer Freude)

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    2. L.PICARRETA - INSIEME A TE, ADORO L’ETERNA MAESTA’

      Gesù, Amor mio, fregiami di Te, vestimi di Te e così, immedesimato con la tua Umanità, io posso venire insieme con Te innanzi alla Maestà dell’Eterno.

      Sperduto innanzi a questa Maestà che è Luce inaccessibile, immensa, variata, di bellezza incomprensibile, da cui tutto dipende, adoro insieme con Te nell’immensità della tua Volontà la Potenza Increata.

      Con Te, pur se piccola creatura, io vengo ad adorare in modo divino, a nome di tutti i miei fratelli delle generazioni di tutti i secoli, Colui che tutto ha creato e da Cui tutte le cose dipendono.

      Adoro insieme a Te, Gesù, perché voglio che queste adorazioni si moltiplichino per tutti e, mettendosi innanzi al Trono dell’Eterno come a difesa per chi non vuole riconoscere l’Eterna Maestà anzi La insulta, corrano a bene di tutti per far conoscere a tutti l’Unica Suprema Maestà.

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  4. Giovanni 6, 35-40

    Accogliere questo Unico Immenso Dono d'Amore è la certezza di aver trovato tutto ciò che di più Bello, di più importante, di più grande ci sia nella vita ! Parole che comunicano la vittoria sul mondo , il superamento delle cose che passano e l' incontro reale con Colui che il Padre ha mandato per colmarci della Sua Amicizia, per riunirci insieme su cammini di Gioia e di Fraternità .Egli ci assicura che in Lui viviamo già ora nell' Amore più grande , e risorgeremo con Lui a Vita Eterna.

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