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mercoledì 19 aprile 2017

"DICHOSOS LOS QUE NON HAN VISTO..." JU 20,29


3 commenti:

  1. S.FAUSTI - Tommaso, come Maria e gli altri, ha visto il Signore. Ma non basta vederlo.
    Maria Lo vedeva, ma non Lo riconosceva. Il discepolo prediletto, invece, senza vederlo, solo osservando i segni, crede in Lui, prototipo di quelli che verranno dopo.E' necessario che i primi discepoli abbiano visto e riconosciuto Gesù risorto, per poterlo testimoniare. Tommaso fa parte di loro ; per questo il Signore si è fatto vedere da lui. Però non c'era quando gli altri Lo videro : per questo è anche simile a noi , chiamati a credere attraverso la testimonianza altrui.
    Tommaso è l'anello di congiunzione tra i primi e noi, che sperimentiamo il Risorto attraverso il loro annuncio.
    “Beati quelli che non videro e credettero” I verbi in greco sono all'aoristo perchè, quando l'evangelista scrive, i suoi lettori erano tra quelli che credettero senza aver visto. Ciò non significa che la fede è cieca. Al contrario : i credenti, in quanto non vedenti, hanno una fede incondizionata e i non vedenti, in quanto credenti, hanno una vista più penetrante degli altri.
    Hanno infatti aperto l'occhio del cuore, che solo vede la realtà.
    Questa beatitudine è per noi, lettori del Vangelo, che esultiamo di gioia indicibile e gloriosa, perchè, pur non avendo visto il Signore, lo amiamo (1Pt1,8). E' la beatitudine della fede , che si completa con l'altra beatitudine : “Sapendo queste cose , sarete beati, se le metterete in pratica”.
    La nostra beatitudine non è fare un incontro straordinario con Lui, ma, grazie all'ascolto della Sua Parola, condurre una vita nuova nell'amore, camminando come Lui ha camminato (1Gv 2,6).
    Noi, come il discepolo prediletto, crediamo nel Risorto. Lo vediamo nei segni lasciati dalla Sua Resurrezione nella comunità che Lo testimonia con la vita e con l'annuncio . Essa è un sepolcro vuoto di morte, e pieno di vita. Lo vediamo e tocchiamo spiritualmente attraverso la Parola, che ci fa entrare nelle Sue piaghe e ci invita al Suo banchetto, per nutrirci di Lui e vivere di Lui.
    Il finale del Vangelo non ci presenta l'andarsene di Gesù. Egli non si separa da noi.
    E' invece sempre presente in noi nella memoria della Sua Passione, dalla quale scaturiscono pace e gioia, missione e Spirito di perdono. Essa ci inserisce nell'esperienza di fede dei discepoli che ci hanno preceduto e ci rende capaci di essere Suoi testimoni davanti al mondo intero.
    Da qui l'importanza dell'Eucaristia, “fonte e culmine di tutta la vita cristiana”.
    Se è vero che la Chiesa fa l'Eucaristia, è altrettanto vero che l'Eucaristia fa la Chiesa.
    Quando un cristiano la trascura o ci va solo per precetto, è come uno che non mangia o lo fa solo per comando. Se non è già morto, poco gli manca.

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  2. CANTO AL VANGELO (Sal 118,24)
    Alleluia, alleluia.
    Questo è il giorno fatto dal Signore:
    rallegriamoci ed esultiamo.
    Alleluia.

    VANGELO (Lc 24,13-35)
    Riconobbero Gesù nello spezzare il pane.
    + Dal Vangelo secondo Luca
    Ed ecco, in quello stesso giorno, , due erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto.
    Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l'hanno visto».
    Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
    Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l'un l'altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?».
    Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
    Parola del Signore.

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  3. SAN TOMMASO, APOSTOLO – FESTA
    Colore Liturgico rosso
    Grandezza Testo A A A
    Antifona

    Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie, sei il mio Dio e ti esalto;
    ti rendo grazie perché sei stato la mia salvezza. (Sal 117,28.21)

    Si dice il Gloria.

    Colletta

    Esulti la tua Chiesa, Dio onnipotente,
    nella festa del santo apostolo Tommaso;
    ci sostenga la sua protezione
    perché, credendo, abbiamo vita nel nome di Gesù Cristo,
    tuo Figlio, che egli riconobbe come suo Signore e suo Dio.
    Egli vive e regna con te.

    Prima Lettura
    Edificati sopra il fondamento degli apostoli.

    Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
    Ef 2,19-22

    Fratelli, voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d'angolo lo stesso Cristo Gesù.
    In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale

    Dal Sal 116 (117)

    R. Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.

    Genti tutte, lodate il Signore,
    popoli tutti, cantate la sua lode. R.

    Perché forte è il suo amore per noi
    e la fedeltà del Signore dura per sempre. R.

    Acclamazione al Vangelo

    Alleluia, alleluia.

    Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto;
    beati quelli che non hanno visto e hanno creduto! (Gv 20,29)

    Alleluia.

    Vangelo
    Mio Signore e mio Dio!

    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 20,24-29

    Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
    Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

    Parola del Signore.

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