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martedì 4 aprile 2017

" VER AL SEÑOR" JU 20,20




3 commenti:

  1. S. FAUSTI – Le mani forate e il fianco trafitto sono l'identità del Risorto . È il Crocifisso, il Verbo diventato Carne, che ha esposto, disposto e deposto la Sua vita e l'ha ripresa di nuovo (10,11-18), dopo aver affrontato il Regno della morte.
    Le Sue ferite sono la sorgente di questa pace , riportano all'unità i figli di Dio dispersi. Sono le piaghe che ci guariscono (Is 53,5) , ostensione del Suo Amore estremo.
    Le mani sono segno di potere . Con esse l'uomo fa e disfa tutto. Nelle Sue mani sta ogni potere che il Padre ha dato al Figlio . Esse, che hanno lavato e asciugato piedi, sono inchiodate all'amore e al servizio di ogni perduto.
    Sono quelle mani dalle quali nessuno può rapirci (10,28).
    Sono infatti le stesse del Padre . “Io e il Padre siamo uno”(10,30).
    Il Suo fianco squarciato è Carne da cui nasciamo, ferita da cui siamo generati. In coloro che guardano a Colui che hanno trafitto , si riversa uno Spirito di grazia e di consolazione (Zc 12,10).
    Dalla fessura della roccia che ci salva sgorga la sorgente zampillante , aperta in Gerusalemme per lavare ogni peccato e impurità (Zc 13, 1- 14,8).
    Da lì viene il fiume d'acqua viva che sgorga dal fianco del tempio.
    E' un fiume immenso che feconda la terra e risana le acque amare , facendo rivivere quanto è morto. Sulle sue rive cresce ogni sorta di alberi da frutto, le cui fronde non appassiscono e i cui frutti maturano ogni mese ; e i frutti sono vita e le foglie medicina per l'uomo (Ez 47, 1-12).
    “Chi ha sete , venga a me e beva. Chi crede in me, come dice la scrittura, fiumi d'acqua viva sgorgheranno dal suo seno”(7,37).
    “Quel giorno”, verso sera, la tenebra diventa luce (Zc 14,7), come il giorno “uno” della Creazione. I discepoli, contemplando le mani e il fianco, memoria perenne dell'amore di Dio, vedono la luce del mondo . Ricevono pace e gioia imperitura. Allora “il Signore sarà re di tutta la terra e ci sarà il Signore soltanto, e soltanto il Suo nome” (Zc 14,9).
    Qui Gesù, attraverso le Sue ferite, è presentato come l'Agnello pasquale, che toglie il peccato del mondo (1,29) il Suo Sangue ci libera dalla morte e il Suo Corpo è nutrimento per l'Esodo (Es 12,8-13). Quel giorno è ormai l'oggi in cui viviamo pure noi : celebrando l'Eucaristia, facciamo memoria dell'amore del Signore, riceviamo il Suo Spirito e siamo inviati nel mondo a portare riconciliazione.
    La gioia del Signore è la nostra forza (Ne 8,10) . scaccia paura e morte . La gioia è propria di chi dimora nell'amore . uniti a Lui, come i tralci alla vite , la Sua gioia è in noi e la nostra gioia è piena (17,13). Dopo un breve tempo la tristezza dei discepoli è mutata in danza : è nato l'uomo nuovo. (16,20) , il Signore che viene a noi (16,22). Questa gioia nessuno ce la può rapire. Viene infatti da un Amore che ha vinto lo Sheol : è un fuoco che le grandi acque non possono estinguere.
    Ora che i discepoli , contemplando le ferite della Sua Passione per noi, hanno visto e riconosciuto il Signore : le Sue ferite d' Amore lo rivelano IO-Sono.

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  2. CANTO AL VANGELO (cf. Gv 3,16)
    Lode e onore a te, Signore Gesù!
    Il seme è la parola di Dio,
    il seminatore è Cristo:
    chiunque trova lui, ha la vita eterna.
    Lode e onore a te, Signore Gesù!

    VANGELO (Gv 8,21-30)
    Avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che Io Sono.
    + Dal Vangelo secondo Giovanni
    In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: "Dove vado io, voi non potete venire"?».
    E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati».
    Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Non capirono che egli parlava loro del Padre.
    Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui.
    Parola del Signore.

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  3. SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 101)
    Signore, ascolta la mia preghiera.
    Signore, ascolta la mia preghiera,
    a te giunga il mio grido di aiuto.
    Non nascondermi il tuo volto
    nel giorno in cui sono nell'angoscia.
    Tendi verso di me l'orecchio,
    quando t'invoco, presto, rispondimi!
    Signore, ascolta la mia preghiera.
    Le genti temeranno il nome del Signore
    e tutti i re della terra la tua gloria,
    quando il Signore avrà ricostruito Sion
    e sarà apparso in tutto il suo splendore.
    Egli si volge alla preghiera dei derelitti,
    non disprezza la loro preghiera.
    Signore, ascolta la mia preghiera.
    Questo si scriva per la generazione futura
    e un popolo, da lui creato, darà lode al Signore:
    «Il Signore si è affacciato dall'alto del suo santuario,
    dal cielo ha guardato la terra,
    per ascoltare il sospiro del prigioniero,
    per liberare i condannati a morte».
    Signore, ascolta la mia preghiera.

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