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lunedì 17 aprile 2017

"LA PAZ" Ju 20,26






2 commenti:

  1. S. FAUSTI –“Otto giorni dopo” E' quindi ancora il primo giorno della settimana, il giorno “uno” dei sabati, “quel giorno” che è il giorno del Signore : è la domenica, quando la comunità si riunisce per celebrare l'Eucaristia.
    E' insieme il giorno primo e ottavco, quell'unico giorno senza tramonto, fonte di vita senza fine. Tutto è illuminato dalla luce del Risorto.
    Non a caso nel capitolo seguente, che racconta la terza manifestazione, non si indica più alcun tempo. Ormai viviamo sempre in quel tempo. Nella liturgia infatti iniziamo la lettura del Vangelo con l'espressione “in quel tempo”, perchè il racconto ci ri-presenta l'evento, facendoci contemporanei a esso.
    L'Eucarestia è il luogo per eccellenza in cui si incontra il Risorto.
    Bisogna “far eucaristia in ogni cosa” (1Ts 5,18), perchè la nostra esistenza concreta diventi il vero culto spirituale gradito a Dio (Rom 12,1).
    “Di nuovo erano dentro i suoi discepoli” “Dentro” non è più il luogo di tenebra e di paura, ma di comunione nella pace e nella gioia, dove il frutto dello Spirito fiorisce e matura in missione, perdono e testimonianza.
    E' quel “dentro” di chi, essendo figlio, è inviato verso il “fuori “ del mondo, per continuare l'opera di Gesù.
    In questo luogo, i fratelli vivono il memoriale del Figlio, che li rende “uno” e li proietta fuori, testimoni del Padre comune verso il mondo intero.
    Tommaso, la domenica precedente non era presente. Anche se non condivide la loro fede, ora è tra i fratelli, uniti e vivificati dall'incontro con il Signore.
    Qui potrà fare l'esperienza del Figlio e diventare suo gemello.
    Gesù viene sempre l'ottavo giorno, quando la comunità si riunisce per celebrare la memoria del suo Amore. E così viene di continuo, fino a quando ascenderà al Padre con tutti i suoi fratelli.
    “Pace a voi” la venuta e il saluto del Signore sono riferiti come nel racconto precedente. Egli si rivolge innanzi tutto alla comunità intera – dice infatti : 'Pace a voi ' , nella quale ora c'è anche Tommaso.
    Ogni incontro con il Vivente ci fa vivere “quel giorno” , godendo degli stessi doni.

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  2. SAN TOMMASO, APOSTOLO – FESTA
    Colore Liturgico rosso
    Grandezza Testo A A A
    Antifona

    Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie, sei il mio Dio e ti esalto;
    ti rendo grazie perché sei stato la mia salvezza. (Sal 117,28.21)

    Si dice il Gloria.

    Colletta

    Esulti la tua Chiesa, Dio onnipotente,
    nella festa del santo apostolo Tommaso;
    ci sostenga la sua protezione
    perché, credendo, abbiamo vita nel nome di Gesù Cristo,
    tuo Figlio, che egli riconobbe come suo Signore e suo Dio.
    Egli vive e regna con te.

    Prima Lettura
    Edificati sopra il fondamento degli apostoli.

    Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
    Ef 2,19-22

    Fratelli, voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d'angolo lo stesso Cristo Gesù.
    In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale

    Dal Sal 116 (117)

    R. Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.

    Genti tutte, lodate il Signore,
    popoli tutti, cantate la sua lode. R.

    Perché forte è il suo amore per noi
    e la fedeltà del Signore dura per sempre. R.

    Acclamazione al Vangelo

    Alleluia, alleluia.

    Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto;
    beati quelli che non hanno visto e hanno creduto! (Gv 20,29)

    Alleluia.

    Vangelo
    Mio Signore e mio Dio!

    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 20,24-29

    Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
    Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

    Parola del Signore.

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