S. FAUSTI – Dopo essersi manifestato alla comunità, Gesù si rivolge personalmente a Tommaso. Non vuole infatti perdere nessuno di quelli che il Padre gli ha dato (17,12). Rivolgendosi a lui, mostra che non solo conosce i pensieri del suo cuore, ma che era presente quando lui esprimeva la sua incredulità e il desiderio, ritenuto impossibile, di vederlo e toccarlo. Gesù è umile : si mette a disposizione di Tommaso, della sua sorda chiusura agli altri e alla vita. Questa condiscendenza lo renderà disponibile a credere in Lui, fino a giungere al punto più alto di espressione della fede. Gesù esorta Tommaso a realizzare il suo desiderio di toccare e vedere il segno dei chiodi che lo hanno sostenuto sulla croce, la ferita della lancia che gli ha aperto il fianco. La presenza del Risorto è sempre connessa con le Sue ferite, ricordo della Sua Passione, memoria perenne del Suo Amore per noi. L'esortazione è rivolta anche al lettore, gemello di Tommaso. Come lui, anche noi siamo chiamati a toccare e vedere il Corpo del Figlio, per entrare in Comunione con Lui. Vedere le ferite del Crocifisso,immergerci e battezzarci in esse, significa per noi respirare l'Amore più forte della morte stessa, trovare la fonte della vita. Anche noi possiamo così contemplare la gloria del Verbo fatto carne, l'Unigenito del Padre, la gloria di quell'Amore per noi che è prima della fondazione del mondo. Credenti o non credenti non si nasce, ma si diventa. In noi ci sono due semi : la fiducia del Figlio e la sfiducia del divisore. Se stiamo accanto agli altri, cominciamo a coltivare la fiducia.
SAN TOMMASO, APOSTOLO – FESTA Colore Liturgico rosso Grandezza Testo A A A Antifona
Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie, sei il mio Dio e ti esalto; ti rendo grazie perché sei stato la mia salvezza. (Sal 117,28.21)
Si dice il Gloria.
Colletta
Esulti la tua Chiesa, Dio onnipotente, nella festa del santo apostolo Tommaso; ci sostenga la sua protezione perché, credendo, abbiamo vita nel nome di Gesù Cristo, tuo Figlio, che egli riconobbe come suo Signore e suo Dio. Egli vive e regna con te.
Prima Lettura Edificati sopra il fondamento degli apostoli.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni Ef 2,19-22
Fratelli, voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d'angolo lo stesso Cristo Gesù. In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 116 (117)
R. Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.
Genti tutte, lodate il Signore, popoli tutti, cantate la sua lode. R.
Perché forte è il suo amore per noi e la fedeltà del Signore dura per sempre. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto! (Gv 20,29)
Alleluia.
Vangelo Mio Signore e mio Dio!
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 20,24-29
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
S. FAUSTI – Dopo essersi manifestato alla comunità, Gesù si rivolge personalmente a Tommaso. Non vuole infatti perdere nessuno di quelli che il Padre gli ha dato (17,12). Rivolgendosi a lui, mostra che non solo conosce i pensieri del suo cuore, ma che era presente quando lui esprimeva la sua incredulità e il desiderio, ritenuto impossibile, di vederlo e toccarlo. Gesù è umile : si mette a disposizione di Tommaso, della sua sorda chiusura agli altri e alla vita.
RispondiEliminaQuesta condiscendenza lo renderà disponibile a credere in Lui, fino a giungere al punto più alto di espressione della fede. Gesù esorta Tommaso a realizzare il suo desiderio di toccare e vedere il segno dei chiodi che lo hanno sostenuto sulla croce, la ferita della lancia che gli ha aperto il fianco. La presenza del Risorto è sempre connessa con le Sue ferite, ricordo della Sua Passione, memoria perenne del Suo Amore per noi. L'esortazione è rivolta anche al lettore, gemello di Tommaso.
Come lui, anche noi siamo chiamati a toccare e vedere il Corpo del Figlio, per entrare in Comunione con Lui.
Vedere le ferite del Crocifisso,immergerci e battezzarci in esse, significa per noi respirare l'Amore più forte della morte stessa, trovare la fonte della vita.
Anche noi possiamo così contemplare la gloria del Verbo fatto carne, l'Unigenito del Padre, la gloria di quell'Amore per noi che è prima della fondazione del mondo.
Credenti o non credenti non si nasce, ma si diventa. In noi ci sono due semi : la fiducia del Figlio e la sfiducia del divisore. Se stiamo accanto agli altri, cominciamo a coltivare la fiducia.
SAN TOMMASO, APOSTOLO – FESTA
RispondiEliminaColore Liturgico rosso
Grandezza Testo A A A
Antifona
Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie, sei il mio Dio e ti esalto;
ti rendo grazie perché sei stato la mia salvezza. (Sal 117,28.21)
Si dice il Gloria.
Colletta
Esulti la tua Chiesa, Dio onnipotente,
nella festa del santo apostolo Tommaso;
ci sostenga la sua protezione
perché, credendo, abbiamo vita nel nome di Gesù Cristo,
tuo Figlio, che egli riconobbe come suo Signore e suo Dio.
Egli vive e regna con te.
Prima Lettura
Edificati sopra il fondamento degli apostoli.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Ef 2,19-22
Fratelli, voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d'angolo lo stesso Cristo Gesù.
In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 116 (117)
R. Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.
Genti tutte, lodate il Signore,
popoli tutti, cantate la sua lode. R.
Perché forte è il suo amore per noi
e la fedeltà del Signore dura per sempre. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto;
beati quelli che non hanno visto e hanno creduto! (Gv 20,29)
Alleluia.
Vangelo
Mio Signore e mio Dio!
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 20,24-29
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Parola del Signore.