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lunedì 15 maggio 2017

"SE MANIFESTÓ" Ju 21,13-14





3 commenti:

  1. S. FAUSTI – Prima Gesù stava ritto a riva . È il Risorto, già arrivato sulla “terra” tornato al Padre e già presente ai fratelli. Ora si dice che viene (20,26). Infatti il Risorto viene a noi nell'Eucaristia. Egli è “il Veniente” che di continuo viene a noi nel memoriale del Suo Amore. Attende solo di essere accolto, per accoglierci con sé in seno al Padre.
    “Prende il pane e lo dà loro...” l'espressione richiama il dono dei pani e dei pesci. “prendere il pane e dare” sono le Parole dell'Eucaristia,dove riceviamo il Pane del cielo che dà vita eterna : chi lo mangia entra in comunione con Lui e vive di Lui, come Lui del Padre.
    E' il compimento in noi del dono del Figlio.
    I verbi, coniugati al presente, indicano che la presenza è ormai sempre presente.
    In questo banchetto, oltre al pane e al pesce che Gesù ha donato , c'è anche quanto noi abbiamo pescato, che serve da companatico, da aggiungere al cibo che Lui ci dà. Questa “aggiunta” è la nostra risposta al Suo dono, che ci fa partecipare pienamente alla Sua natura di Figlio che, come riceve dal Padre, così dà ai fratelli amore e vita.
    L'Eucaristia coinvolge noi e coloro ai quali ci rivolgiamo, fino ad abbracciare il mondo intero, raffigurato nella moltitudine di pesci.
    C'è una stretta relazione tra Eucaristia e Missione : non c'è Messa senza Missione (20,19.23) e non c'è Missione senza Messa.
    “Così” , in questo modo, per la terza e definitiva volta – dopo la prima alla sera di Pasqua e la seconda otto giorni dopo – si manifestò il Signore ai discepoli riuniti insieme.
    Le tre manifestazioni “graduali” indicano il passaggio da quella riservata ai primi , che “credono perché vedono” a quella rivolta a noi che “ non vediamo e crediamo”.
    In mezzo c'è l'esperienza di Tommaso che sta tra il primo e questo terzo modo di presenza del Risorto. Si parla delle tre manifestazioni ai discepoli, tralasciando quella a Mariam.
    Non perché sia unica e riservata, ma perché indica la dimensione profonda di ogni incontro con Gesù che si compie nell'amore.
    L'incontro con Gesù, destato dai morti, ci ridesta dalla morte, comunicandoci il Suo Amore per il Padre e per i fratelli.

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  2. In nessun altro c'è salvezza.
    Dagli Atti degli Apostoli
    At 4,1-12

    In quei giorni, Pietro e Giovanni stavano parlando al popolo, [dopo la guarigione dello storpio,] quando sopraggiunsero i sacerdoti, il comandante delle guardie del tempio e i sadducèi, irritati per il fatto che essi insegnavano al popolo e annunciavano in Gesù la risurrezione dai morti. Li arrestarono e li misero in prigione fino al giorno dopo, dato che ormai era sera. Molti però di quelli che avevano ascoltato la Parola credettero e il numero degli uomini raggiunse circa i cinquemila.
    Il giorno dopo si riunirono in Gerusalemme i loro capi, gli anziani e gli scribi, il sommo sacerdote Anna, Càifa, Giovanni, Alessandro e quanti appartenevano a famiglie di sommi sacerdoti. Li fecero comparire davanti a loro e si misero a interrogarli: «Con quale potere o in quale nome voi avete fatto questo?».
    Allora Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani, visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d'Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato. Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d'angolo. In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati».

    Parola di Dio.

    Salmo 117(118)
    R. Alleluia, alleluia, alleluia.
    Rendete grazie al Signore perché è buono,
    perché il suo amore è per sempre.
    Dica Israele: «Il suo amore è per sempre».
    Dicano quelli che temono il Signore:
    «Il suo amore è per sempre». R.

    La pietra scartata dai costruttori
    è divenuta la pietra d'angolo.
    Questo è stato fatto dal Signore:
    una meraviglia ai nostri occhi.
    Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
    rallegriamoci in esso ed esultiamo! R.

    Ti preghiamo, Signore: Dona la salvezza!
    Ti preghiamo, Signore: Dona la vittoria!
    Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
    Vi benediciamo dalla casa del Signore.
    Il Signore è Dio, egli ci illumina. R.


    Alleluia, alleluia.

    Questo è il giorno fatto dal Signore:
    rallegriamoci ed esultiamo. (Sal 117,24)


    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 21,1-14

    In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
    Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.
    Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatrè grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare"
    Parola del SIGNORE








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  3. PAROLE DEL SANTO PADRE
    Il Vangelo di oggi narra la terza apparizione di Gesù risorto ai discepoli, sulla riva del lago di Galilea, con la descrizione della pesca miracolosa Il racconto è collocato nella cornice della vita quotidiana dei discepoli, tornati alla loro terra e al loro lavoro di pescatori, dopo i giorni sconvolgenti della passione, morte e risurrezione del Signore. Era difficile per loro comprendere ciò che era avvenuto. Ma, mentre tutto sembrava finito, è ancora Gesù a “cercare” nuovamente i suoi discepoli. È Lui che va a cercarli. ( 10 aprile 2016)

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