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lunedì 8 maggio 2017

" Y PAN" Ju 21,9

4 commenti:

  1. S. FAUSTI - “La terra”è dove ormai Gesù sta e si manifesta . È da dove si parte per la missione e dove si torna portando nuovi fratelli. E' il luogo dell'Eucaristia, vera Terra promessa, dove si vive da figli e da fratelli. Non si dice che vedono Gesù, ma brace con pesce e pane.
    La brace, evocando il rinnegamento di Pietro (18,18) , prepara il seguito della scena.
    Pesce e pane- c'è una sovrimpressione tra Gesù e i doni eucaristici – richiamano il fatto dei pani e dei pesci, quando Gesù anticipò la Sua Pasqua (6,9-11).
    Ora i discepoli capiscono il discorso fatto nella sinagoga di Cafarnao sul Pane di Vita (6,26-59) : Gesù è il Pane offerto. Anche il pesce, che vive nell'abisso e viene sulla terra per essere cotto e diventare cibo, è Lui : “Il pesce arrostito sul fuoco rappresenta Cristo nella Sua Passione”
    (S. Agostino). Infatti il pesce vive nella morte (= mare) e, morendo sulla terra, si dona come vita agli altri. Gesù, proprio in quanto rinnegato e ucciso, è cibo per tutti.
    Ora che Lui ci ha amati fino al dono di Sé, anche noi abbiamo il Suo Spirito e possiamo fare come Lui. Dall'Eucaristia del Figlio, celebrata in solitudine sulla Croce, scaturisce la nostra eucaristia di fratelli, partecipi della Sua missione e del Suo frutto.
    Dall'Eucaristia si parte da figli verso i fratelli, all'Eucaristia si torna con nuovi fratelli che diventano figli, capaci di andare a loro volta verso i fratelli.
    E così via, finché Allora i figli di Dio dispersi, saranno raccolti in unità nel Figlio (11,51).
    E il Padre Suo diventerà il Padre Nostro, di tutti (20,17).

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  2. In nessun altro c'è salvezza.
    Dagli Atti degli Apostoli
    At 4,1-12

    In quei giorni, Pietro e Giovanni stavano parlando al popolo, [dopo la guarigione dello storpio,] quando sopraggiunsero i sacerdoti, il comandante delle guardie del tempio e i sadducèi, irritati per il fatto che essi insegnavano al popolo e annunciavano in Gesù la risurrezione dai morti. Li arrestarono e li misero in prigione fino al giorno dopo, dato che ormai era sera. Molti però di quelli che avevano ascoltato la Parola credettero e il numero degli uomini raggiunse circa i cinquemila.
    Il giorno dopo si riunirono in Gerusalemme i loro capi, gli anziani e gli scribi, il sommo sacerdote Anna, Càifa, Giovanni, Alessandro e quanti appartenevano a famiglie di sommi sacerdoti. Li fecero comparire davanti a loro e si misero a interrogarli: «Con quale potere o in quale nome voi avete fatto questo?».
    Allora Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani, visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d'Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato. Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d'angolo. In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati».

    Parola di Dio.

    Salmo 117(118)
    R. Alleluia, alleluia, alleluia.
    Rendete grazie al Signore perché è buono,
    perché il suo amore è per sempre.
    Dica Israele: «Il suo amore è per sempre».
    Dicano quelli che temono il Signore:
    «Il suo amore è per sempre». R.

    La pietra scartata dai costruttori
    è divenuta la pietra d'angolo.
    Questo è stato fatto dal Signore:
    una meraviglia ai nostri occhi.
    Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
    rallegriamoci in esso ed esultiamo! R.

    Ti preghiamo, Signore: Dona la salvezza!
    Ti preghiamo, Signore: Dona la vittoria!
    Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
    Vi benediciamo dalla casa del Signore.
    Il Signore è Dio, egli ci illumina. R.


    Alleluia, alleluia.

    Questo è il giorno fatto dal Signore:
    rallegriamoci ed esultiamo. (Sal 117,24)


    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 21,1-14

    In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
    Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.
    Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatrè grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare"
    Parola del SIGNORE




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  3. PAROLE DEL SANTO PADRE
    Il Vangelo di oggi narra la terza apparizione di Gesù risorto ai discepoli, sulla riva del lago di Galilea, con la descrizione della pesca miracolosa Il racconto è collocato nella cornice della vita quotidiana dei discepoli, tornati alla loro terra e al loro lavoro di pescatori, dopo i giorni sconvolgenti della passione, morte e risurrezione del Signore. Era difficile per loro comprendere ciò che era avvenuto. Ma, mentre tutto sembrava finito, è ancora Gesù a “cercare” nuovamente i suoi discepoli. È Lui che va a cercarli. ( 10 aprile 2016)

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  4. La ripresa dell'ordinaria vita , che riparte col ritorno in Galilea, dopo gli interrogatori dei sommi sacerdoti e dei sadducei, all' annuncio della Resurrezione di Gesù che Pietro e gli Apostoli cercavano di diffondere in Giudea, è un rimettersi in barca a pescare. Ma nella notte non trovano nulla, e al mattino Gesù stesso si avvicina per chiedere se avevano da mangiare, ma le reti erano vuote. Li convince a pescare dalla parte destra della barca ,e, incredibilmente, trovano un'abbondante quantità di grossi pesci (153) a poca distanza da riva.
    Gesù li invita a mangiare, ha preparato Egli stesso pane e pesce alla brace per i Suoi amici.
    Li fa entrare nella stupefacente provvidenza della Sua Presenza che tante volte aveva annunciato!
    Accogliamo l'augurio di S. Paolo agli Efesini (Ef1,18-23)”Possa Egli davvero illuminare gli occhi della vostra mente per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di Gloria racchiude la Sua eredità fra i Santi e qual è la straordinaria grandezza della Sua Potenza verso di noi credenti, secondo l'efficacia della sua forza che Egli manifestò in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla Sua Destra nei cieli... Tutto infatti ha sottomesso ai Suoi piedi e Lo ha costituito su tutte le cose a capo della Chiesa, la quale è il Suo Corpo, la pienezza di Colui che si realizza interamente in tutte le cose”! im.om preg

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