Translate

lunedì 1 maggio 2017

"LA ABUNDANCIA" Ju 21,5-6

3 commenti:

  1. S. FAUSTI - “Figlioli” E' un appellativo affettuoso, usato per il figlio del funzionario regio che sta per morire e per l'uomo nuovo che viene al mondo (16,21). In questo racconto è salvata da sicura morte la comunità nascente ed è generata l'umanità nuova.
    Gesù interroga i discepoli sulla fatica notturna : chiede loro del companatico. Il “pane” c'è già, è Lui, che ha dato se stesso per la vita del mondo. Manca il “companatico” da aggiungere a questo pane ; è la risposta al Suo Amore, che solo noi possiamo dare.
    Essa consiste nel nostro andare verso i fratelli, in obbedienza alla Sua Parola.
    Il nostro cibo è il medesimo del Figlio ; compiere l'opera del Padre (4,34), che vuol salvare tutti i suoi figli, con l'ultimo dei quali Gesù si è identificato.
    Nell'ultimo dei fratelli infatti vediamo il Figlio da amare.
    Gesù aveva promesso ai discepoli che avrebbero compiuto le Sue opere e anche di più grandi (14,12).
    La loro risposta è un secco “no”, pieno di delusione. Quante volte, nonostante il nostro darci da fare con perizia e impegno, brancoliamo nella notte e non peschiamo nulla.
    Se la missione è senza frutto , significa che non siamo uniti a Lui, che non ascoltiamo la Sua Parola.
    Gesù ordina di gettare le reti da una parte precisa, l'unica che può essere feconda di vita.
    Per questo ci ha dato un preciso comando , il “Suo”, offrendoci il potere divino (richiamato dall'espressionen”la parte destra”) di amarci a vicenda con lo stesso Amore con il quale Lui ci ha amati.
    Solo l'obbedienza a questo comando fa dimorare Lui in noi e ci dona la Sua vita.
    Come Maria disse : “Avvenga di me secondo la Tua Parola” (Lc 1,38), anche il discepolo dice : “Sulla Tua parola getterò le reti” (Lc5,5).
    In obbedienza al comando del Signore la loro pesca è abbondante : si può catturare alla vita solo mediante l'amore.
    Il termine “moltitudine” che in greco indica “pienezza” ricorre a proposito degli infermi ai bordi della piscina che attendonon salvezza (5,3).
    Nella rete tirata a terra c'è la moltitudine di uomini salvati dalle acque , una “pienezza” che abbraccia l'umanità intera.
    E' il molto frutto del tralcio unito alla vite (15,5).
    La Missione non è opera nostra, ma dello Spirito che Gesù ci ha donato.
    Dal frutto si riconosce l'albero (Mt 7, 20).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Antifona
      Il Signore li condusse sicuri e diede loro speranza.
      I loro nemici li sommerse il mare. Alleluia. (Cf. Sal 77,53)

      Si dice il Gloria.

      Colletta
      Dio onnipotente ed eterno,
      che nel mistero pasquale hai offerto all’umanità
      il patto della riconciliazione,
      donaci di testimoniare nelle opere
      il mistero che celebriamo nella fede.
      Per il nostro Signore Gesù Cristo.

      Prima Lettura
      In nessun altro c'è salvezza.
      Dagli Atti degli Apostoli
      At 4,1-12

      In quei giorni, Pietro e Giovanni stavano parlando al popolo, [dopo la guarigione dello storpio,] quando sopraggiunsero i sacerdoti, il comandante delle guardie del tempio e i sadducèi, irritati per il fatto che essi insegnavano al popolo e annunciavano in Gesù la risurrezione dai morti. Li arrestarono e li misero in prigione fino al giorno dopo, dato che ormai era sera. Molti però di quelli che avevano ascoltato la Parola credettero e il numero degli uomini raggiunse circa i cinquemila.
      Il giorno dopo si riunirono in Gerusalemme i loro capi, gli anziani e gli scribi, il sommo sacerdote Anna, Càifa, Giovanni, Alessandro e quanti appartenevano a famiglie di sommi sacerdoti. Li fecero comparire davanti a loro e si misero a interrogarli: «Con quale potere o in quale nome voi avete fatto questo?».
      Allora Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani, visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d'Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato. Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d'angolo. In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati».

      Parola di Dio.

      Salmo Responsoriale
      Dal Sal 117 (118)

      R. La pietra scartata dai costruttori
      è divenuta la pietra d’angolo.
      Oppure:
      R. Alleluia, alleluia, alleluia.

      Rendete grazie al Signore perché è buono,
      perché il suo amore è per sempre.
      Dica Israele: «Il suo amore è per sempre».
      Dicano quelli che temono il Signore:
      «Il suo amore è per sempre». R.

      La pietra scartata dai costruttori
      è divenuta la pietra d'angolo.
      Questo è stato fatto dal Signore:
      una meraviglia ai nostri occhi.
      Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
      rallegriamoci in esso ed esultiamo! R.

      Ti preghiamo, Signore: Dona la salvezza!
      Ti preghiamo, Signore: Dona la vittoria!
      Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
      Vi benediciamo dalla casa del Signore.
      Il Signore è Dio, egli ci illumina. R

      Elimina
  2. Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 21,1-14

    In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
    Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.
    Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatrè grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare"
    Parola del SIGNORE

    PAROLE DEL SANTO PADRE
    Il Vangelo di oggi narra la terza apparizione di Gesù risorto ai discepoli, sulla riva del lago di Galilea, con la descrizione della pesca miracolosa Il racconto è collocato nella cornice della vita quotidiana dei discepoli, tornati alla loro terra e al loro lavoro di pescatori, dopo i giorni sconvolgenti della passione, morte e risurrezione del Signore. Era difficile per loro comprendere ciò che era avvenuto. Ma, mentre tutto sembrava finito, è ancora Gesù a “cercare” nuovamente i suoi discepoli. È Lui che va a cercarli. ( 10 aprile 2016)



    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.