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lunedì 4 maggio 2015

"CRÉEME " Ju 4,20-21



3 commenti:

  1. MEDITAZIONE RINNOVATA – S. KAROL WOJTYLA
    Allora io – proprio io, consapevole del mio risveglio,
    come chi nella chiara corrente , consapevole
    della sua immagine
    si rialza a un tratto dallo specchio e torna in sé
    e stupefatto trattiene il respiro, cullandosi nella sua luce.
    Come mi sono rialzata non so, benchè consapevole
    di me – di me com'ero prima e poi...
    fu soltanto il risveglio a dividermi?
    Semplice varco nel muro che finora attraversavo
    senza sapere che mi divideva da me stessa
    e non solo da me. Sì , mi sono rialzata. Eppure tutto è come prima .
    Dalla collina scendono i muli , come ogni giorno,
    scivolando sotto la loro soma

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  2. S. FAUSTI - “I nostri padri su questo monte adorarono”. L'uomo vive di ciò che adora. L'adorazione ha a che fare con l'acqua e con lo Sposo, in quanto è appagamento di quella sete che solo lo Sposo può soddisfare. Il monte di cui la donna parla è il Garizim , dal quale furono pronunciate le bendizioni su Israele (Dt 11,29).
    Esso rimase un luogo di culto anche dopo la costruzione del tempio di Gerusalemme.
    Come il Moira era diventato il monte di Sion, così si era identificato il Garizim con Betel, dove Giacobbe vide la scala del cielo.
    “Il luogo dove bisogna adorare”
    E' importante “dove” l'uomo incontra e adora Dio : lì ritrova se stesso, il “suo luogo”.
    La donna pone l'alternativa tra i due templi , per lei antagonisti : Garizim e Gerusalemme.
    Gesù dopo aver precisato che il Garizim è idolatrico e che la casa del Padre Suo sta a Gerusalemme, dirà il vero e definitivo Luogo di culto : il nuovo Tempio dove bisogna adorare è il Corpo del Figlio dell'uomo, che “bisogna “ sia innalzato, perchè scaturisca da lui lo Spirito e L'Acqua Viva, che diventa in ciascuno di noi fonte zampillante di amore.
    Qui si adora in Spirito e Verità,
    “Credi a me, donna” Qui, per l'unica volta Gesù la chiama così, indicando e provocando il salto di qualità che sta avvenendo nel loro rapporto. Così Gesù ha chiamato Sua Madre quando le chiese se non era giunta la “Sua ora” (2,4) e quando, giunta l'ora, le affideràm il discepolo prediletto (19,26).
    “Viene l'ora” L'”ora “ del nuovo tempio, anticipata “adesso” per la donna che incontra L'Agnello di Dio , fa cessare sia il culto idolatrico di Garizim, sia i sacrifici di Gerusalemme :
    il tempio è la casa del Padre Suo , che diventa quella del Padre Nostro, di noi che Lo adoriamo.
    La casa del Padre è il Figlio, che dice : “Chi ha visto me , ha visto il Padre”.
    Al culto dei padri, Gesù contrappone quello del Padre, che ormai si compie nel Figlio, che si fa fratello di tutti.
    Il Padre è l'origine della fraternità . Per questo il Suo vero culto è il reciproco amore tra fratelli.

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  3. DEDICAZIONE OGGI DEL DUOMO DI TORINO
    LETTURE Prima Lettura
    Vidi l’acqua che usciva dal tempio,
    e a quanti giungerà quest’acqua porterà salvezza.
    Dal libro del profeta Ezechièle 47, 1-2.8-9.12
    In quei giorni quell’uomo mi condusse
    all’ingresso del tempio del Signore e vidi che
    sotto la soglia del tempio usciva acqua verso
    oriente, poiché la facciata del tempio era verso
    oriente. Quell’acqua scendeva sotto il lato destro
    del tempio, dalla parte meridionale dell’altare.
    Mi condusse fuori dalla porta settentrionale e
    mi fece girare all’esterno, fino alla porta esterna
    rivolta a oriente, e vidi che l’acqua scaturiva dal
    lato destro.
    Mi disse: «Queste acque scorrono verso la
    regione orientale, scendono nell’Araba ed
    entrano nel mare: sfociate nel mare, ne risanano
    le acque. Ogni essere vivente che si muove
    dovunque arriva il torrente, vivrà: il pesce vi
    sarà abbondantissimo, perché dove giungono
    quelle acque, risanano, e là dove giungerà il
    torrente tutto rivivrà. Lungo il torrente, su una
    riva e sull’altra, crescerà ogni sorta di alberi da
    frutto, le cui foglie non appassiranno: i loro
    frutti non cesseranno e ogni mese matureranno,
    perché le loro acque sgorgano dal santuario. I
    loro frutti serviranno come cibo e le foglie come
    medicina».
    Parola di Dio.
    Assemblea
    Rendiamo grazie a Dio.
    Salmo Responsoriale
    Dal Salmo 45 (46)
    Rit. Un fiume rallegra la città di Dio.
    Dio è per noi rifugio e fortezza,
    aiuto infallibile si è mostrato nelle angosce.
    Perciò non temiamo se trema la terra,
    se vacillano i monti nel fondo del mare. Rit.
    Un fiume e i suoi canali rallegrano la città di Dio,
    la più santa delle dimore dell’Altissimo.
    Dio è in mezzo a essa: non potrà vacillare.
    Dio la soccorre allo spuntare dell’alba. Rit.
    Il Signore degli eserciti è con noi,
    nostro baluardo è il Dio di Giacobbe.
    Venite, vedete le opere del Signore,
    egli ha fatto cose tremende sulla terra. Rit.
    R. Alleluia, alleluia.

    La mia casa sarà chiamata
    casa di preghiera per tutti i popoli.

    R. Alleluia.








    VANGELO
    I veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità.

    Dal vangelo secondo Giovanni
    4, 19-24

    In quel tempo, la donna Samaritana disse a Gesù: «Signore, vedo che tu sei un profeta. I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che è Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare».

    Gesù le dice: «Credimi, donna, è giunto il momento in cui né su questo monte, né in Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità».

    Parola del Signore.

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