S. FAUSTI - Durante la festa si leggeva il profeta Ezechiele cap. 47 , che parla della sorgente che esce dal tempio e diventa un grande fiume di acqua vivificante, sulle cui rive crescono alberi da frutto di ogni specie. Il tempio era visto in relazione alla roccia che Dio spaccò, facendo scaturire acque come dall'abisso (Salmo 78). - S. Paolo dice." Tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella nube e nel mare, tutti mangiarono lo tesso cibo spirituale , tutti bevvero la stessa bevanda spirituale . bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo" ( 1 Cor 10, 3) - . Il dono dello Spirito è il compimento dell'opera di Dio creatore e liberatore : comunica all'uomo la sua vita e la sua libertà. Così l'uomo nasce dall'alto (3,3-5) e diventa figlio di Dio (1,12). Per questo Dio l'ha creato. Tutti i grandi temi della Bibbia, dalla creazione all'esodo, dall'alleanza alla legge, dalla terra promessa al tempio, dal Messia/Sposo al suo trionfo finale, si compiono nel dono dello Spirito . la creazione raggiunge il settimo giorno, l'uomo gode la libertà del figlio, Dio è per lui e lui per Dio, la sapienza dell'amore regge il mondo, la terra diventa giardino, la presenza di Dio pervade l'universo, risuona il canto dello sposo e della sposa e ogni creatura è in comunione col suo Creatore. ...Gesù realizza la grande promessa di Dio e il desiderio segreto dell'uomo. Con lui inizia l'epoca definitiva, quella dell'acqua e dello Spirito , dove l'acqua di vita è lo stesso Spirito di Dio che è amore.
S. KAROL WOJTYLA - SUTURE - Oh, questo coinvolgimento in una Paternità più intima di ogni mondo visibile - questo coinvolgimento mediante la Parola : e mediante il silenzio più che un timbro di voce - questo coinvolgimento mediante L'Amore che insieme dà e toglie il moto - questo coinvolgimento - mysterium tremendum et fascinosum - deve avere un suo segno!
Il Signore me lo ha manifestato e io l'ho saputo; mi ha fatto vedere i loro intrighi. E io, come un agnello mansueto che viene portato al macello, non sapevo che tramavano contro di me, e dicevano: «Abbattiamo l'albero nel suo pieno vigore, strappiamolo dalla terra dei viventi; nessuno ricordi più il suo nome».
Signore degli eserciti, giusto giudice, che provi il cuore e la mente, possa io vedere la tua vendetta su di loro, poiché a te ho affidato la mia causa.
VANGELO DEL GIORNO Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 7,40-53
In quel tempo, all'udire le parole di Gesù, alcuni fra la gente dicevano: «Costui è davvero il profeta!». Altri dicevano: «Costui è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice la Scrittura: "Dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo"?». E tra la gente nacque un dissenso riguardo a lui.
Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui. Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto qui?». Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato così!». Ma i farisei replicarono loro: «Vi siete lasciati ingannare anche voi? Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!».
Allora Nicodèmo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse: «La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?». Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!». E ciascuno tornò a casa sua.
PAROLE DEL SANTO PADRE “Gesù è il Signore!” Nessuno parla come Lui! Lui solo ha parole di misericordia che possono guarire le ferite del nostro cuore. Lui solo ha parole di vita eterna. La parola di Cristo è potente: non ha la potenza del mondo, ma quella di Dio, che è forte nell’umiltà, anche nella debolezza. La sua potenza è quella dell’amore: questa è la potenza della parola di Dio! Un amore che non conosce confini, un amore che ci fa amare gli altri prima di noi stessi. (Messa in Piazza del Plebiscito, Napoli, 21 marzo 2015)
S. FAUSTI - Durante la festa si leggeva il profeta Ezechiele cap. 47 , che parla della sorgente che esce dal tempio e diventa un grande fiume di acqua vivificante, sulle cui rive crescono alberi da frutto di ogni specie.
RispondiEliminaIl tempio era visto in relazione alla roccia che Dio spaccò, facendo scaturire acque come dall'abisso (Salmo 78).
- S. Paolo dice." Tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella nube e nel mare, tutti mangiarono lo tesso cibo spirituale , tutti bevvero la stessa bevanda spirituale . bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo" ( 1 Cor 10, 3) - .
Il dono dello Spirito è il compimento dell'opera di Dio creatore e liberatore : comunica all'uomo la sua vita e la sua libertà. Così l'uomo nasce dall'alto (3,3-5) e diventa figlio di Dio (1,12). Per questo Dio l'ha creato.
Tutti i grandi temi della Bibbia, dalla creazione all'esodo, dall'alleanza alla legge, dalla terra promessa al tempio, dal Messia/Sposo al suo trionfo finale, si compiono nel dono dello Spirito . la creazione raggiunge il settimo giorno, l'uomo gode la libertà del figlio, Dio è per lui e lui per Dio, la sapienza dell'amore regge il mondo, la terra diventa giardino, la presenza di Dio pervade l'universo, risuona il canto dello sposo e della sposa e ogni creatura è in comunione col suo Creatore.
...Gesù realizza la grande promessa di Dio e il desiderio segreto dell'uomo.
Con lui inizia l'epoca definitiva, quella dell'acqua e dello Spirito , dove l'acqua di vita è lo stesso Spirito di Dio che è amore.
S. KAROL WOJTYLA - SUTURE -
RispondiEliminaOh, questo coinvolgimento in una Paternità più intima
di ogni mondo visibile -
questo coinvolgimento mediante la Parola :
e mediante il silenzio più che un timbro di voce -
questo coinvolgimento mediante L'Amore che insieme
dà e toglie il moto -
questo coinvolgimento - mysterium tremendum
et fascinosum - deve avere un suo segno!
Dal libro del profeta Geremìa
RispondiEliminaGer 11,18-20
Il Signore me lo ha manifestato e io l'ho saputo; mi ha fatto vedere i loro intrighi. E io, come un agnello mansueto che viene portato al macello, non sapevo che tramavano contro di me, e dicevano: «Abbattiamo l'albero nel suo pieno vigore, strappiamolo dalla terra dei viventi; nessuno ricordi più il suo nome».
Signore degli eserciti, giusto giudice,
che provi il cuore e la mente,
possa io vedere la tua vendetta su di loro,
poiché a te ho affidato la mia causa.
VANGELO DEL GIORNO
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 7,40-53
In quel tempo, all'udire le parole di Gesù, alcuni fra la gente dicevano: «Costui è davvero il profeta!». Altri dicevano: «Costui è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice la Scrittura: "Dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo"?». E tra la gente nacque un dissenso riguardo a lui.
Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui. Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto qui?». Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato così!». Ma i farisei replicarono loro: «Vi siete lasciati ingannare anche voi? Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!».
Allora Nicodèmo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse: «La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?». Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!». E ciascuno tornò a casa sua.
PAROLE DEL SANTO PADRE
“Gesù è il Signore!” Nessuno parla come Lui! Lui solo ha parole di misericordia che possono guarire le ferite del nostro cuore. Lui solo ha parole di vita eterna. La parola di Cristo è potente: non ha la potenza del mondo, ma quella di Dio, che è forte nell’umiltà, anche nella debolezza. La sua potenza è quella dell’amore: questa è la potenza della parola di Dio! Un amore che non conosce confini, un amore che ci fa amare gli altri prima di noi stessi. (Messa in Piazza del Plebiscito, Napoli, 21 marzo 2015)