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mercoledì 14 ottobre 2015

NICODEMO Ju 7,50-51




4 commenti:

  1. S. KAROL WOJTYLA - VEGLIA PASQUALE - Hai portato l'unità dei desideri?
    Come cogliere quest'unità nella moltitudine degli attimi -
    in ognuno dei quali la volontà può scindersi
    in bene e in male
    ( volontà, volontà - un pianto primigenio copre
    il fondo della storia).
    Sei tenero, sensibile - ogni scissione trova in Te
    uno spazio e un'impronta.
    per noi resti sempre nel segno delle nostre scissioni.
    nel segno delle nostre scissioni risplende la Tua unità,
    unione dell'Uomo e della Parola : con quest'unità
    Tu entri nelle scissioni sparse largamente tra noi -
    - scissioni sparse come si sparge il grano perché sia fecondo
    e cresca in abbondanza , cresca perfino contro
    l'unità dell'uomo nella Parola.

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  2. S. FAUSTI - Un secondo livello di conoscenza di Gesù è riconoscerlo non solo come profeta che parla in nome di Dio, ma anche come il Cristo che compie ogni sua Parola, realizzando il regno promesso.
    Il titolo di Cristo va oltre quello di profeta : il Cristo non solo dice la Parola, per altro sempre inascoltata, ma la compie, restituendo l'uomo alla sua verità.
    Vince infatti il male che la Parola denuncia e fa il bene che essa annuncia
    Ciò che scandalizza, allora come adesso,è che Dio sia un uomo concreto, particolare e unico, ben definito. ma proprio questo suo essere una carne, uguale alla nostra,è salvezza di ogni altra carne.
    Noi preferiamo sempre - forse perchè non accettiamo la nostra umanità concreta,
    un essere divino che sia un uomo universale, non legato al contingente,un po' vaporoso e inconsistente.
    Ma questo è non prendere in considerazione né l'uomo nè Dio.
    Il mio io è unico e non può annullarsi nel generico.
    Dio stesso è personale e prende corpo nella singolarità di una carne. Davanti al Figlio, come davanti al fratello, c'è amore oppure odio, non indifferenza. E' l'ultimo giorno della festa, anticipo del suo ultimo giorno, che peraltro non è ancora venuto. Ci sono però già le premesse.
    L ' 'ora', tuttavia, non è determinata dall'uomo,ma da Dio stesso :è la "sua" ora.
    I capi dei sacerdoti e i farisei avevano mandato gli inservienti per arrestare Gesù.Sono sorpresi e sdegnati perché tornano a mani vuote e ne chiedono il motivo.
    "Mai un uomo parlò così" Ottengono una risposta inattesa che sa di ironia . chi doveva prenderlo , è stato 'preso ' da lui.
    La sua Parola li sorprende e cattura.
    Il suo stesso dire e la sua persona non hanno confronto con nessun altro uomo.
    Ascoltandolo sono affascinati dalla Parola che era sin dal principio.
    La luce entra nelle tenebre e le tenebre non possono catturarla. Ne sono illuminate.
    I farisei rimproverano gli inservienti di essere ingannati "anche "loro,oltre la folla.
    Mentre la folla e gli inservienti sono disponibili a cogliere il mistero di Gesù,i capi del popolo restano chiusi nella loro autosufficienza.Come può credere chi cerca la gloria che viene dagli uomini e non quella che viene da Dio? I maestri, invece di di osservare la legge, maledicono le folle che riconoscono Colui di cui essa parla.
    Nicodemo : è anche lui un fariseo,uno dei capi. E' "uno di loro". E' lo stesso che venne a Gesù di notte, per essere illuminato, riapparirà alla fine per chiedere il suo corpo e deporre il seme del regno sotto terra.
    La divisione avviene anche all'interno dei farisei. Nicodemo prende la legge nella sua integrità, non come difesa del proprio potere.
    Ritorce così l'accusa ai farisei : sono loro a trasgredire la legge,perchè condannano una persona senza ascoltare cosa dica e verificare cosa faccia.
    Giudicano in base a pregiudizi,stravolgendo la legge : da strumento di giustizia ,ne fanno la croce del giusto.

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  3. Vedere i commenti precedenti da : NINGÚN PROFETA Juan 7,52-53
    EL ESPĺRITU JU 7,39-40
    UNA DIVISIÓN Ju 7,41 - 43
    NADIE HABLÓ Ju 7,44-46
    LOS FARISEOS Ju 7,47-49
    e NINGÚN PROFETA Juan 7,52-53

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  4. Antifona
    Mi circondavano flutti di morte,
    mi travolgevano torrenti infernali;
    nell'angoscia ho invocato il Signore:
    dal suo tempio ha ascoltato la mia voce. (Sal 17,5.7)

    Colletta
    La tua misericordia, o Signore, guidi i nostri cuori,
    poiché senza di te non possiamo fare nulla che ti sia gradito.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    Come agnello mansueto che viene portato al macello.
    Dal libro del profeta Geremìa
    Ger 11,18-20

    Il Signore me lo ha manifestato e io l'ho saputo; mi ha fatto vedere i loro intrighi. E io, come un agnello mansueto che viene portato al macello, non sapevo che tramavano contro di me, e dicevano: «Abbattiamo l'albero nel suo pieno vigore, strappiamolo dalla terra dei viventi; nessuno ricordi più il suo nome».
    Signore degli eserciti, giusto giudice,
    che provi il cuore e la mente,
    possa io vedere la tua vendetta su di loro,
    poiché a te ho affidato la mia causa.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 7

    R. Signore, mio Dio, in te ho trovato rifugio.

    Signore, mio Dio, in te ho trovato rifugio:
    salvami da chi mi perseguita e liberami,
    perché non mi sbrani come un leone,
    dilaniandomi senza che alcuno mi liberi. R.

    Giudicami, Signore, secondo la mia giustizia,
    secondo l'innocenza che è in me.
    Cessi la cattiveria dei malvagi.
    Rendi saldo il giusto,
    tu che scruti mente e cuore, o Dio giusto. R.

    Il mio scudo è in Dio:
    egli salva i retti di cuore.
    Dio è giudice giusto,
    Dio si sdegna ogni giorno. R.

    Acclamazione al Vangelo
    Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!

    Beati coloro che custodiscono la parola di Dio
    con cuore integro e buono
    e producono frutto con perseveranza. (Cf. Lc 8,15)

    Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!

    Vangelo
    Il Cristo viene forse dalla Galilea?
    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 7,40-53

    In quel tempo, all'udire le parole di Gesù, alcuni fra la gente dicevano: «Costui è davvero il profeta!». Altri dicevano: «Costui è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice la Scrittura: "Dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo"?». E tra la gente nacque un dissenso riguardo a lui.
    Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui. Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto qui?». Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato così!». Ma i farisei replicarono loro: «Vi siete lasciati ingannare anche voi? Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!».
    Allora Nicodèmo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse: «La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?». Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!». E ciascuno tornò a casa sua.

    Parola del Signore.

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