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domenica 8 maggio 2016

"DÉJALA" Ju 12,4 - 8




2 commenti:

  1. S. FAUSTI – L'obiezione, posta da Giovanni in bocca a Giuda, da Matteo (26,8) è attribuita ai discepoli, da Marco agli astanti (14,4). Tra di essi siamo anche noi, i lettori. “Consegnare” è la parola usata per indicare il gesto di Giuda che tradisce Gesù. Indica pure la consegna a Pilato, che lo consegna alla croce, da dove il Signore ci consegnerà il Suo Spirito.
    Alle nostre consegne di morte, Egli risponde con la consegna della Sua Vita.
    Più di duecento denari servivano per sfamare la folla, trenta pezzi d'argento fu la vendita di Gesù.
    Questo profumo vale molto di più, perchè è fedele e di grande pregio, come l'amore.
    Giuda invece lo monetizza. E parla di vendere , per dare ai poveri.
    Ci sono due modi opposti di pensare e di agire, due diverse economie : da una parte calcolo e vendita, dall'altra amore e spreco. Una è l'economia dell'uomo, che uccide; l'altra quella di Dio , che dà la vita. Il problema non è dare ai poveri qualcosa, ma “darsi” per amore.
    In Luca 10, 40 Marta, tutta indaffarata, contrappone il suo servizio all'atteggiamento di Maria, che sta seduta e gioisce della presenza di Gesù.
    Qui Giuda contrappone l'aiuto dei poveri all'amore per il Signore.
    L'aiuto ai poveri è una maschera per i propri furti.L'elemosina è spesso un buon pretesto per il furto, già fatto o ancora da fare. E' legge economica inderogabile : si può dare solo con profitto, per avere indietro di più. Per questo nella scrittura c'è connessione abituale tra ricchezza e mammona, tra denaro e demonio. Non perchè i beni siano cattivi, ma per l'uso ladronesco che ne facciamo ; il denaro , che media ogni bene, è diabolico nella misura in cui , invece di mettere in comunione i fratelli, li divide tra di loro. Quanto la donna compie è annuncio di resurrezione, risposta d'amore a un amore che sa dare la vita.Maria va lasciata compiere questo gesto, che la fa nascere come sposa.
    Come sempre abbiamo con noi il Signore , che da ricco si è fatto povero per arricchirci con la sua povertà, così abbiamo sempre con noi i poveri. La loro povertà è la nostra ricchezza.
    La nostra ricchezza ingiusta infatti ci viene da ciò che abbiamo tolto a loro ; la nostra ricchezza vera ci viene da ciò che condividiamo con la loro povertà.
    Gesù tra sei giorni tornerà al Padre . Ma sarà sempre con noi , nel dono del Suo Spirito che ci fa amare l'altro, cominciando dall'ultimo. L'amore che Maria dimostra per il Figlio,lo Sposo, sarà lo stesso che avremo verso i suoi fratelli. La storia di Cristo continua in tutti i poveri cristi della terra, nei quali egli ci viene incontro per salvarci : con essi il Signore si è identificato (Mt 25; 31-45).

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  2. LETTURA DEL GIORNO
    Dal libro del profeta Isaìa
    Is 42,1-7

    «Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio. Ho posto il mio spirito su di lui; egli porterà il diritto alle nazioni. Non griderà né alzerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce, non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta; proclamerà il diritto con verità. Non verrà meno e non si abbatterà, finché non avrà stabilito il diritto sulla terra, e le isole attendono il suo insegnamento». Così dice il Signore Dio, che crea i cieli e li dispiega, distende la terra con ciò che vi nasce, dà il respiro alla gente che la abita e l'alito a quanti camminano su di essa: «Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia e ti ho preso per mano; ti ho formato e ti ho stabilito come alleanza del popolo e luce delle nazioni, perché tu apra gli occhi ai ciechi e faccia uscire dal carcere i prigionieri, dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre».

    VANGELO DEL GIORNO
    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 12,1-11

    Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Làzzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Làzzaro era uno dei commensali. Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell'aroma di quel profumo. Allora Giuda Iscariòta, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me». Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Làzzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Làzzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.

    PAROLE DEL SANTO PADRE
    Questa è la vita cristiana, una storia d’amore con Dio, dove il Signore prende gratuitamente l’iniziativa e dove nessuno di noi può vantare l’esclusiva dell’invito. Da questo amore gratuito, tenero e privilegiato nasce e rinasce sempre la vita cristiana. Possiamo chiederci se, almeno una volta al giorno, confessiamo al Signore il nostro amore per Lui; se ci ricordiamo, fra tante parole, di dirgli ogni giorno: “Ti amo Signore. Tu sei la mia vita”. Perché, se si smarrisce l’amore, la vita cristiana diventa sterile, diventa un corpo senz’anima, una morale impossibile, un insieme di princìpi e leggi da far quadrare senza un perché. Invece il Dio della vita attende una risposta di vita, il Signore dell’amore aspetta una risposta d’amore. Ecco il pericolo: una vita cristiana di routine, dove ci si accontenta della “normalità”, senza slancio, senza entusiasmo, e con la memoria corta. Ravviviamo invece la memoria del primo amore: siamo gli amati, gli invitati a nozze, e la nostra vita è un dono, perché ogni giorno è la magnifica opportunità di rispondere all’invito. (Omelia, Santa Messa con il Rito della Canonizzazione, 15 ottobre 2017)

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