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martedì 31 maggio 2016

"YA LO HE GLORIFICADO" Ju 12,28


2 commenti:

  1. S. FAUSTI – Giovanni riferisce il senso profondo della trasfigurazione, posta dagli altri Vangeli al centro della vita di Gesù.
    Giovanni non la racconta, perchè è l'ottica nella quale legge tutta la sua vita .
    Ogni parola e opera è “segno” della Sua gloria di Figlio del Padre.
    Al Figlio dell'uomo, che nell'agonia lo chiama “Padre”, la voce del cielo risponde proclamandolo Figlio. Quanto gli altri vangeli dicono esplicitamente della scena luminosa della Trasfigurazione , qui è misteriosamente espresso dalle parole “Glorificai e ancora glorificherò”.
    Il verbo è senza oggetto ; si riferisce al nome del Padre. Ma la glorificazione del Padre avviene in quella del Figlio, che rivela e offre a noi l'amore del Padre.
    Il nome del Padre è stato glorificato nel battesimo di Gesù con il dono dello Spirito , che lo costituisce Figlio suo e fratello nostro.
    Inoltre è stato glorificato mediante le opere che il Padre gli ha dato da compiere, “segni” della Gloria, comune ad ambedue.
    Il Padre glorificherà il suo nome sulla croce, quando il Figlio darà lo Spirito e rivelerà la sua gloria di Unigenito dal Padre. E lo glorificherà anche nella storia , attraverso i numerosi fratelli che vivranno del suo Amore di Figlio e conosceranno il Padre.

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  2. 29-10 CANTO AL VANGELO (Gv 17,17)
    R. Alleluia, alleluia.
    La tua parola, Signore, è verità;
    consacraci nella verità.
    R. Alleluia.

    VANGELO
    Questa figlia di Abramo non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?
    + Dal Vangelo secondo Luca 13,10-17
    In quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C'era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta. Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia». Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio. Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, prese la parola e disse alla folla: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di sabato». Il Signore gli replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi slega il suo bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni, non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?». Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.
    Parola del Signore.
    PRIMA LETTURA
    Camminate nella carità, nel modo in cui anche Cristo ci ha amato.
    Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini 4,32 - 5,8
    Fratelli, siate benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo. Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate nella carità, nel modo in cui anche Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. Di fornicazione e di ogni specie di impurità o di cupidigia neppure si parli fra voi - come deve essere tra santi - né di volgarità, insulsaggini, trivialità, che sono cose sconvenienti. Piuttosto rendete grazie! Perché, sappiatelo bene, nessun fornicatore, o impuro, o avaro - cioè nessun idolatra - ha in eredità il regno di Cristo e di Dio. Nessuno vi inganni con parole vuote: per queste cose infatti l'ira di Dio viene sopra coloro che gli disobbediscono. Non abbiate quindi niente in comune con loro. Un tempo infatti eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come figli della luce.
    Parola di Dio.

    SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 1)
    R. Facciamoci imitatori di Dio, quali figli carissimi.
    Beato l'uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
    non resta nella via dei peccatori
    e non siede in compagnia degli arroganti,
    ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
    la sua legge medita giorno e notte. R.
    È come albero piantato lungo corsi d'acqua,
    che dà frutto a suo tempo:
    le sue foglie non appassiscono
    e tutto quello che fa, riesce bene. R.
    Non così, non così i malvagi,
    ma come pula che il vento disperde.
    Il Signore veglia sul cammino dei giusti,
    mentre la via dei malvagi va in rovina. R.

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